GONE // KOOKV

quarrel ;

«Allora io vado, mh?» disse il grigio, stampandogli un bacio sulle labbra.
«Metticela tutta» sorrise stanco il minore, rigirandosi nelle coperte bianche.
«Promesso» disse, carezzandogli i capelli e scendendo le scale per uscire di casa.
Quel giorno era venerdì, e il maggiore stava uscendo per fare il colloquio prestabilito qualche giorno prima.
Nel frattempo, Jungkook si era sdraiato sul lato destro del letto, quello su cui dormiva Taehyung. Stava respirando a pieni polmoni il suo profumo, non credendo che, finalmente, dopo due anni, fosse davvero nudo nel loro letto.
Sorrise contro il suo cuscino, decidendo poi di alzarsi per andarsi a fare una doccia.
Fece con calma, rilassandosi e sentendosi felice mentre ricordava le sue vecchie abitudini, e, non appena fu vestito, cambiò le lenzuola macchiate del loro amore con altre pulite.
Scese in cucina per preparare il pranzo, nonostante fosse abbastanza tardi, ma si bloccò sul posto quando sentì la serratura scattare e notò la figura che meno avrebbe voluto vedere in quel momento.
Jimin era rosso in viso e le vene del collo mostravano più evidenti del normale.
«Tu — urlò — Che cazzo ci fai qui?»
Si precipitò verso di lui, prendendolo per il colletto della maglia.
«Con quale coraggio sei qui?» continuò, arrabbiato più che mai.
«Per favore, Jimin, ne ho già parlato con Taehyung.»
«Ne hai già parlato? E che ti ha detto? Che ti perdona, no? Tanto l'hai soltanto ridotto uno schifo per due anni, Jungkook. Ma lui si è auto convinto di stare bene senza di te, negli ultimi tempi, quando poi sappiamo benissimo che non è così. È palese, lo so che ti avrebbe perdonato.»
«Senti, Jimin, ho sbagliato, lo so. Non continuare a ricordarmelo, per favore. Stiamo provando, non è detta l'ultima parola. Non so se mi perdonerà, perciò, per favore, non rendere la situazione più difficile di quanto non lo sia già.»
Il biondo fece per replicare, ma sentì due voci familiari alle sue spalle.
«Jimin è venuto ad aiutarti per il pranzo.»
«J-Jimin?»

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odio questa ff