CAMILA'S POV
Sono sveglia e sento dei rumori provenire dal piano di sotto così incuriosita scendo "Papà?" mi affaccio in cucina e vedo l'unica persona che volevo vedere "Che cosa ci fa lui qui?" mio padre diventa bianco cadaverico "Buongiorno Camila, sono felice anche io di vederti" fulmino i due con uno sguardo "Zitto Giannelli che stai istigando il mio pungo a colpirti in faccia" mi giro verso mio padre "Tra un po' esco con Filippo, non aspettarmi per pranzo; ti raggiungo in palestra" e mentre dico questo salgo di sopra. Mi chiudo immediatamente nel bagno e comincio a prepararmi. In dieci minuti sono pronta per uscire "Ciao papà a dopo" mio padre mi lascia un bacio sulla guancia "Ciao Camila" Giannelli cerca di salutarmi ma io non ricambio e sbatto la porta. Anche se è settembre qui fa sempre fesco e menomale; odio il caldo con tutta me stessa "Pippo!" urlo mentre corro incontro a Filippo "EHi Cami!" saliamo in macchina "Allora dove hai intenzione di portarmi?" sono una persona abbastanza curiosa "Non te lo posso dire" metto il broncio "Cattivo" dopo qualche minuto ci fermiano davanti ad un monastero "Veramente? Sono venuta qui per farmi portare in chiesa?" scoppiamo tutti e due a ridere "in realtà qui c'è un bosco stupendo dove puoi tranquillamente rilassarti e penso che così ritirerai tutte le idee brutte che ti sei fatta su Trento" ho già detto che adoro questo ragazzo? "Tranquilla Simone non è tra quella lista" effettivamente Trento mi sta piacendo tanto, l'unica cosa che odio appunto è Simone "Io quel ragazzo non lo sopporto, si crede Dio sceso in terrra. Lo odio" sono già le undici e mezza "Com'è passato in fretta il tempo!" dobbiamo sbrigarci a mangiare che all'una i ragazzi hanno l'allenamento e forse anche io.; vorrei almeno trovare una squadra e papà mi sta aiutando ma non credo che a qualcuno serva una pallegiatrice "Ehm si giusto, dove andiamo a mangiare?" Filippo caccia una busta "Mangiamo qui ho portato l'insalatona. Spero che ti piacia poi se vuoi ho dei panini e della coca cola" sorrido "L'insalatona va bene" iniziamo a mangiare e parliamo della mia vita a Modena "Avevi un ragazzo li?" a quella domana mi scendono delle lacrime agli occhi "Si, stavamo insieme da quattro anni. Dice che con la distanza non sarebbe mai riuscito ad amarmi come prima E adesso sono single" cerco di sorridere ma a quel ricordo non ce la faccio "Ehi non devi piangere, lascialo perdere. Adesso hai trovato molti amici che ti vogliono già bene nonostant ti conoscano da un giorno" sorrido "Grazie mille Pippo, adesso andiamo che sennò mio padre ci uccide" ripieghiamo la coperta e mettiamo tutto nella borsa. Il viaggio è stato molto più breve di quello che mi aspetavo, non ho parlato perchè mi veniva da piangere, non so che cosa mi stia prendendo e spero che non ricominci tutto da capo perchè non ho passato un periodo veramente brutto e spero che tutto ciò non riaccada.
"Camila!Finalmente ti stvamo aspettando" mio padre mi guarda con un sorriso a 32 denti "Tesoro ti ho trovato una squadra di pallavolo in A2" scoppio a piangere, non ci potevo credere, finalmente potevo giocare e fare quello che mi piace "Veramente?! Oddio non ci posso credere! Grazie mille non puoi capire quanto mi hai fatto felice!" abbraccio mio padre e mi vado subito a cambiare. Ho voglia di fare allenamento con i maschi oggi. Esco sfoggiando la mia maglia del Modena, amo questa maglia e non la lascerò mai "Vedo che qualcuno è di buon umore" Simone commenta, ma non mi irrita "Camila e Simone voi fate allenamento insieme perchè siete palleggiatori quindi cominciate con dei palleggi mentre voi altri in palestra con me" mio padre mi ha messo in coppia con questo qui?! Però lo perdono perchè mi ha fatto troppo felice. Rimaniamo solo io e Simone in campo "Da quanti anni giochi?" alzo gli occhi al cielo "Non fare il carino che con me non attacca Giannelli!" lo fulmino con lo sguardo "Camila sto cercando di fare amicizia con te" manca poco che lo uccido giuro "Sto cercando di allenarmi, non voglio assolutamente avere rapporti di amicizia con te signorino e se permetti adesso palleggia" sono fiera di me stessa e di quello che ho fatto e detto. Non sono mai stata così sicura di me "Scusami" sembra deluso, ma cosa dovrebbe fregarmene. Cominciamo a fare un po' di palleggi, adesso che lo guardo bene non è poi così male, ha degli occhi che mi fanno impazziere. Mi fermo a fissarlo e rimango imbambolata. Vengo svegliata da una pallonata in testa "Smettila di fissarmi, lo so che sono bello ma così mi sciupi" ecco lo stronzo che ho conosciuto "Si ti piacerebbe" schhiaccio un pallone quasi su di lui e rido "Che c'è Giannelli? Hai paura di un attacco?" comincia a rincorrermi "Brutta stronzetta vieni qui, vedi quello che ti faccio appena ti prendo" hai il fiatone ma continua a ridere, inciampo e cadiamo: lui sopra di me; "Presa" i nostri nasi sono vicinissimi , riesco a sentire il suo respiro, ci separano solo due centimetri "Ragazzi avete fin... cosa state facendo?" subito mi alzo facendo cadere Simone "Niente son solo caduta mentre corrvo e lui non mi ha vista ed è inciampato" sono una pessima bugiarda ma almeno spero che mio padre ci creda "I ragazzi sono pronti, Camila adesso proviamo un po' di alzate, situazione di gioco ragazzi" mi metto in uno e cominciamo a giocare, pippo riceve e gli alzo una palla alta in quattro; primo punto nostro! Continuiamo così per il resto del pomeriggio.
Non riesco a togliermi Simone dalla testa, ogni volta che chiudo gli occhi lo penso. Questa sera sarei dovuta uscire con Pippo ma non ci riesco, sono troppo stanca. Bussano alla mia porta "Avanti" davanti a me s presenta Simone "Ah sei tu" faccio finta di essere dispiaciuta "Eh già sono io, a quanto pare non mi odi così tanto" cazzo se ne è accorto oggi allora "Ma che cosa stai dicendo, io ti odio più di ogni altra cosa" scoppia a ridere "Ah quindi mi odiavi anche oggi mentre mi fissavi gli occhi e mi pregavi di baciarti? E poi se non mi sopporti perchè mi hai fatto entrare?" alzo gli occhi al cielo "Non ho pregato nessuno di biaciarmi se volevo potevo anche baciarti io, non ti ho sbattuto fuori perchè non voglio ferire i tuoi sentimenti" si siede sul letto vicino ame "Sai che non ci credi nemmeno tu a quello che dici" mi sto irritando "Giannelli io non provo niente per te, se sei venuto qui per le frecciatine quella è la porta" fa un sorriso "Camila preparati che usciamo" che?! "Io con te non vengo da nessuna parte" sono proprio stronza ma non devo esternare i miei sentimenti per lui quindi meglio fare finta che non voglia a evre a che fare con lui, Che sia chiaro io non mi sono innamorata di lui, provo qualcosa che non è odio; lo sopporto ecco "Dai su non fare la noiosa e veni con me" faccio cenno di no "E se invece mi avvicino così?" si avvicina sempre di più a me "Ti piacerebbe che ti baciassi, vero Giannelli?" rido e lo spingo "Sei molto difficile come ragazza" si risiede bene "No è che con le persone che odio non sono molto amichevole" gli faccio l'occhiolino. Rimaniamo a scherzare e a stuzzicarci "Sono le tre del mattino" annuncio "Posso rimanere qui a dormire?" azo gli occhi al cielo "La camera degli ospiti è a destra "No, intendevo qui con te" ho già architettato un piano malefico "Non aspettavo che mi chiedessi altro" esco da camera mia e vado nella camera degli ospiti a prendere un cuscino e delle coperte "Ecco qui il tuo letto" butto la roba che avevo preso per terra e rido "Sei proprio una stronza" ride, che bel suono che ha la sua risata "Buonanotte Giannelli" mi giro dall'altra parte "Buonanotte Camila"
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Il palleggiatore che mi rubó il cuore|| Simone Giannelli
FanfictionCamila Lorenzetti, 21 anni, figlia del famoso allenatore di pallavolo Angelo Lorenzetti, ragazza molto estroversa, dolce e sognatrice, palleggiatrice, si trova a dover cambiare città perché suo padre è stato chiamato ad allenare la Diatec Trentino...