capitolo 13

990 28 2
                                    

CAMILA'S POV

Questa mattina i ragazzi avevano allenamento alle 8 all'Eurosuole e Simone, da quel meraviglioso ragazzo che è, non mi ha svegliato (dato che l'avevo minacciato di morte). Finalmente ho del tempo per stare da sola e pensare a tutto quello che mi è successo in così poco tempo: inizialmente odiavo Simone e nemmeno so perchè, poi adesso non saprei odiarlo è diventato troppo importante per me "Ciao amore buongiorno" Non mi ero nemmeno resa conto che era mezzogiorno "Ti sei appena svegliata?!" Mi guarda sbalordito, divento rossa "Vedi che bravo fidanzato che sono? Ti lascio anche dormire" si butta sul letto "Lo sai che ti amo tanto" comincia a baciarmi "Com'è andata ad allenamento?" dico abbastanza nervosa, beh ovviamente come fai a non essere nervoso visto che stasera c'è la finale di scudetto? "è stato molto stancante, abbiamo rivisto un botto di tecnica, mi sono allenato abbastanza intensamente e ho moltissima ansia" come biasimarlo "Ti senti pronto?" non ricevo nessuna risposta e quando mi giro trovo Simone a dormire. Decido di lasciarlo stare e di andare da mio padre. Esco dalla camera e raggiungo quella di mio padre "Papà? Posso?" sento la porta aprirsi "Ehi Cami" mio padre mi abbraccia, quanto mi è mancato "Come va? Sei agitato?" Non posso fare a meno di chiederglielo visto che sta passeggiando avanti e indietro "abbastanza. Questa partita è la più importante è qui ci giochiamo tutto" corro verso di lui "tranquillo papà i ragazzi sono tutti in gamba e vedrai che saranno in grado di tenere testa a questa partita" detto questo rimaniamo un po' insieme "piuttosto parlami un po' di te e Simone" arrossisco "da quando state insieme?" Comincio a giocherellare con un elastico che ho al polso "più o meno una settimana" lo vedo che ha un sorriso in faccia "lui è da molto tempo che mi parla di te" sorrido anche io.
Ormai è pomeriggio e finalmente ho del tempo per parlare con Simone tranquillamente "piccolina allora, questa estate io avrò i mondiali no?" Faccio cenno di si "ti va di venire con me?" Mi escono gli occhi a cuoricino "oddio, oddio! Certo" gli salto addosso "io ti amo troppo, ti amo tantissimo" comincio a riempirlo di baci "allora andiamo prima un po' di giorni a Bolzano dai miei così te li faccio conoscere e poi andiamo a Cavalese, okay?" Addirittura mi vuole far conoscere i suoi "ovvio amore" continuo a baciarlo "dai su adesso fammi andare a riposare che stasera devo essere carico".

Finale di scudetto, questo giorno è arrivato. Siamo 24-23 questa è la nostra ultima chance per portare lo scudetto a casa oppure portare tutto al tie break. Simone va a battere, riceve Grebennikov, Christenson alza a Sokolov che sbaglia. Perfetto ora siamo sul 24-24; Simone torna in battuta, Osmany riceve, Christenson alza a Cester e murato da Lisinac. Okay perfetto 24-25 ansia pura. Simone va a battere ed è.... ACEEEEE Trento campione d'Italia. Corro verso Simone e lo bacio "sei stato bravissimo amore" mi fa girare "ti amo piccola".

"E Trento campione d'Italia la la la la la la e Trento campione d'italia la la la la" è due ore che stiamo cantando questa canzone in pullman "io ancora non smetterò di dedicarti questo punto amore" lo guardo negli occhi "ti amo Simo"

Il palleggiatore che mi rubó il cuore|| Simone GiannelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora