Capitolo 28

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CAMILA'S POV

Oggi è il grande giorno, sono tutti in ansia. Nessuno osa parlare, nessuno osa incontrare lo sguardo di un suo compagno di squadra. Non possono essere seri, non puo' essere vero. "Allora raga, come farete senza di me adesso?" Provo a scherzare ma nessuno risponde "Okay scusate, era solo per sdrammatizzare" mi zittisco e torno in camera. Accendo netflix e comincio a guardarmi tutte le puntate di Teen Wolf. Meglio lasciare stare i ragazzi per un po', hanno bisogno di rilassarsi.

"Amore sai dove ho messo la tua maglia?" chiedo a Simone "Penso che sia dentro la tua valigia" infatti appena apro la valigia la trovo "Sai... ho paura di non farcela" Mi avvicino a lui "Perchè?" Ogni volta che parliamo adoro sedermi in braccio a lui ed ascoltarlo, rilassa sia me che lui "Non lo so, mi sento molto pessimista, ho paura che appena la palla arriva nelle mani possa fare cazzate. Adesso che siamo in finale ho molta paura di sbagliare qualcosa e deludere la squadra, Blengini, te ma sopratutto la mia famiglia" Wow, non l'avevo mai sentito così preoccupato "Amore, se sei arrivato a questo punto un motivo c'è e poi..." lo costringo a guardarmi "...Per quanto rigurda me, Simo tu non potrai mai deludermi. Sei una delle poche persone che riesce a farmi felice nonostante tutto, solo vedendoti giocare riesci a strapparmi un sorriso. Simone non devi nemmeno pensarci. Non mi hai deluso nemmeno quando hai baciato Selly quindi" mi guarda e sorride "Non mi guardare così, lo sai che mi metti in soggezione" cerco di coprirmi la faccia ma lui mi blocca le mani "Cosa ho fatto per avere una fidanzata così perfetta?" Si domanda retoricamente "E io cosa ho fatto per meritarmi un fidanzato così stupido? Il mondo è ingiusto" scoppio a ridere "Piccola peste che non sei altro, riesci a rovinare anche i migliori momenti romantici" si alza e comincia a rincorrermi e alla fine riuesce a buttarmi sul letto ma alla fine inciampa e mi cade addosso "Amore non sei molto leggero sai?" scoppia a ridere e mi bacia "Sei la migliore del mondo piccola" nessuno è come lui.

Il momento si avvicina, usciamo dall'hotel e tutti sono con la testa bassa, tranne Simone, lui sembra essere più sicuro di se.

Lo vediamo, il Pala Alpitour è davanti a noi. Devo ammettere che adesso anche io ho un po' d'ansia ma la devo nascondere, non posso crollare anche io. Tutti si vanno a sistemare negli spogliatoi mentre io parlo un po' con Chicco "I ragazzi sono tutti molto agitati, tranne Simone. Vedo che gli fa bene stare con te. Non nascondo il fatto che anche io sono molto teso ma so che i ragazzi hanno fatto un percorso veramente buono e se sono riusciti ad arriavre ad un traguardo come questo un motivo ci sta." Chicco mi abbraccia "Grazie per tutto quello che fai per loro, grazie per aiutarmi a non fargli perdere la testa" sono molto felice di essere stata utile in questo percorso con i ragazzi. Simone mi chiama ed entro nello spogliatoio "Allora volevamo che la tradizione continuasse, quindi aspettiamo le tue parole di incoraggiamento" tutti mi sorridono forzatamente "Okay, mi sento abbastanza male nel pensare che questa sarà l'ultima partita dove vi vedo tutti insieme. Non pensavo di trovare un gruppo così unito. Mi avete accolto e io nemmeno me lo aspettavo di trovarmi così bene con quattordici ragazzi, anzi quattordici vecchi" scoppiano tutti a ridere "Ragazzi a parte gli scherzi, io sinceramente vi voglio bene uno ad uno, siete la mia seconda famiglia. Credo di non essere mai stata mai così legata con qualcuno che non sia Simone o la mia famiglia. Adesso che uscite ricordate che del risultato non ce ne frega assolutamente niente. Quindi adesso che uscite scordatevi tutti e pensate a divertirvi. Adesso un abbraccio di gruppo ci sta vero?" tutti si alzano e ci abbracciamo "Ragazzi vi voglio bene" dico appena esco.

I ragazzi stanno giocando benisssimo, infatti siamo avanti 2-0 su il Brasile. Ho molta ansia, stiamo perdendo questo terzo set; stiamo 5 pundi indietro e siamo 15-20. Vorrei sorridere a tutti i ragazzi ma non ce la faccio. Chicco chiama il time out e parla con loro. Io sono qui che tremo dal nervosismo. Ritornano in campo e con mia grande sorpresa riescono a recuperare tutti i punti grazie agli ace di Osmany. Riusciamo ad arrivare al 29-28 per noi, questa partita sembra infinita. Ormai sono nela panchina, alla battuta c'è Simone. Vedo che è molto proccupato, prende il pallone, allunga il braccio, si alza la palla, sinistro, destro, sinistro, pallone fortissimo nella zona di conflitto. Un boato ricopre il palazzetto, non ci posso credere. Tutti corrono incontro a Simone, io abbraccio Chicco, ancora non ci credo. Siamo campioni del mondo. Corro immediatamente dal mio ragazzo "Amore hai visto che battuta? Penso sia stata una delle migliori" bacio il mio ragazzo "Sei stato il migliore amore" sono veramente orgogliosa di lui.

Siamo tutti in discoteca a festeggiare la nostra vittoria. Tutti stanno ballando e hanno bevuto almeno un cocktail mentre Simone ha deciso di rimanere sobrio per ricordarsi tutto nei minimi dettagli "Sai amore, pensavo di non farcela, ma appena ti ho visto, seduta lì, ho capito che tu avresti voluto che io la chiudessi qui ed è questo che ho fatto" gli sorrido "Simo ti amo" lui mi bacia "Piccola sei la mia vita".

Il palleggiatore che mi rubó il cuore|| Simone GiannelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora