Capitolo 22

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Oggi è il grande giorno. Parto per Torino, devo a utti i costi pensare a quello che voglio fare e quello che voglio diventare con Simone "mi raccomando fai la brava e non dare retta agli sconosciuti" mio padre comincia con gli avvertimenti e mi fa ridere "Tranquillo papà so quello che faccio" detto questo prendo il treno che mi porterà verso la mia meta.

Arrivo davanti un piccolo hotel che assomiglia ad una baita, entro e vedo molte persone all'interno, molti sono vicino al fuoco, altri vicino al bar e alcuni vicino ai divanetti. Mi avvicino alla reception "Salve sono Cecilia, come posso aiutarla?" la ragazza che mi trovo davanti ha più o meno 25 anni, alta, magra e con lunghi capelli neri "Sono qui per ritirare le chiavi della mia stanza, la prenotazione dovrebbe essere al nome di Camila Lorenzetti" vedo che mi sorride "certamente, ecco qui le sue chiavi, la stanza è la 203 al secondo piano. Qui può fare molte attività tra cui: sciare, andare in piscina, stare nell'idromassaggio all'aperto, rilassarsi sulle nostre terrazze e conisglio, se vuoi avere un po' di pace, ti consiglio di andare all'altimo piano. In quella piscina non c'è mai nessuno" mi fa l'occhiolino e dopo averla ringraziata salgo in camera mia. Dovrei dire che mi sembra perfetta: letto grande, camera molto illuuminata, bagno con la vasca; questa vacanza si sta facendo più interessante del previsto. Decido di postare una foto su instagram della vista che c'è; come descrizione metto la frase che ripetevo sempre a Simone 'My Perfect Place' dopo aver sistemato le mie valige decido di scendere giù sotto per riscaldarmi un po' davanti al fuoco, qui vedo una ragazza con qualche anno in più di me che cerca di parlarmi "Ah questi ragazzi vero?" la guardo parecchio incuriosita "Eh già" dico tirando un sospiro di sollievo "Non sanno che legge vanno cercando" sorrido "Scusami ma tu chi sei?" lei si gira "Si scusami non mi sono presentata, mi chiamo Carlotta e ho 22 anni" mi presento anche io "Anche tu sei venuta qui per pensare?" le domando "Già, una mia amica mi ha detto che qui lei è riuscita a prendere delle decisioni molto importanti ed eccomi qui. Il tizio che mi piace, non che il mio migliore amico, mi ha chiesto di andare a vivere con lui. Il problema? Che lui non sa niente dei miei sentimenti quindi ho paura che se vado a convire con lui devo per forza dirglielo. Non s cosa fare" Ascolto la mia nuova amica parlare della sua cotta segreta, deduco che lei non segua la pallavolo sennò mi avrebbe fatto la classica domanda 'ma tu sei la figlia di Angelo Lorenzetti?' oppure l'altra domanda 'Ma tu sei la fidanzata di Simone Giannelli? Come sei stata stupida a lasciarlo' e meglio che non sappia chi sono "E tu per quale motivo sei qui?" Non potevo dirle tutto perchè infondo nessuno sapeva che mi stavo risentendo con Simone "Anche io sono qui per colpa di un ragazzo. In poche parole mi ero fidanzata con il suo migliore amico ma a lui non andava bene perchè era innamorato di me. Anche io provavo qualcosa e quando ho scoperto che il  mio ragazzo mi stava tradendo sono corsa subito da lui; mi faceva ridere e mi faceva stare bene, tanto che ci siamo fidanzati. Dopo tre mesi che stavamo insieme lo becco mentre baciava la sua ex e quindi ci siamo lasciati, però io lo amo lo stesso, lui mi ha spiegato che mi ama ancora e che mi aspetterà..." vedo Carlotta abbastanza confusa "Ehm wow, mai avuto una coppia più incasinata di voi due" scoppio a ridere "si siamo abbastanza complicati" la saluto e comincio ad andare sulla terrazza, infondo mancano due giorni e rivedo Simone, prima ci penso meglio è. Comincio a mettermi il costume e salgo, mi levo l'accappatoio e mi immergo dentro l'acqua calda, mi rilasso completamente, sembra quasi tutto perfetto; manca solo lui. Ripenso a tutto quello che abbiamo passato, perchè appena sono entrata in casa sua ho avuto tutti quei ricordi? Perchè sono scoppiata a pianegre? Perchè quando stavo con Pippo non provavo le stesse cose? I miei pensieri vengono interrotti da uan persona che entra in vasca. Mi giro di scatto e lo guardo male "Scusa, se vuoi esco" mi ha fatto abbastanza pena quindi addolcisco il mio tono "Nono scusa, non volevo guardarti in quel modo" fa un piccolo sorriso "Piacere sono Matteo" lo guardo meglio, alto, muscli perfetti, occhi azzurri e capelli castano scuro "Piacere" mi guarda sorridendo "Allora ce l'hai un nome" mi giro verso di lui "Si" st a aspettando che io continui la frase "Posso sapere qual è?" alzo gli occhi al cielo "Camila" sorride ancora "Bel nome, che ci fai qui Camila?" sono abbastanza infastidita dalla presenza di questo ragazzo "Sto cercando di godermi la mia vacanza" sembra incredulo "E stavi piangendo per la vacanza?" aspetta che? Io mica stavo... oh cazzo no! Perchè anche solo il pensiero di Simone mi fa piangere "Ehm non sono affari tuoi" dico uscendo dalla vasca "Eddai rimani ancora un po' voglio conoscerti"  vedo che continua ad osservare il mio corpo "Scusa ma devo andare". Voglio sapere perchè?! Perche Simone fottutaperfezione Giannelli mi fai questo effetto? Ti odio ma ti amo. Sai a volte vorrei prenderti a pugni sul petto, insultarti per poi finire a pianegre e farmi coccolare da te. Ovviamente questo sono cose che mi terrò per sempre dentro e che non gli dirò mai perchè sono troppo codarda. Torno in camera e ci rimango per il resto del pomeriggio e della sera a studiare perchè si, mi sono iscritta alla facoltà di fisioterapia. Lo so ho dei problemi, sono in vacanza e studio ma chi che cosa ci posso fare.

Per tutta la notte non ho chiuso occhio, appena cercavo di addormentarmi mi appariva in testa Simone. Che problema ho? Sono così tanto innamorata di lui che nemmeno riesco a dormire. Non vorrei perdonarlo, deve capire che ha sbagliato. Ma io non ci posso fare niente, mi manca come l'aria e non respiro senza di lui. Era diventato il mio migliore amico, la persona da cui correvo se avevo dei problemi , la persona che mi ha accettato ogni volta che sbagliavo qualcosa, la persona che ho amato sin dall'inizio anche se non lo ammettevo. Devo assolutamente tornare da lui. Questa distanza mi sta uccidendo.

Il palleggiatore che mi rubó il cuore|| Simone GiannelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora