Cap 4

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Fra una settimana Francesco avrebbe compiuto quarantuno anni e si era fissato che avrebbe acquistato una moto per muoversi più velocemente , diceva lui.

Sarebbe stato il suo auto-regalo di compleanno.

Naturalmente io non ero d' accordo con lui forse per la prima volta in dieci anni che ci conoscevamo. A parte che non era il momento di affrontare una grossa spesa ,ma soprattutto perché consideravo pericoloso muoversi con la moto nel traffico di auto che non considerano per niente i due ruote.

Non avevamo mai litigato per nulla, ma la moto mi fece andare su tutte le furie e conobbi un lato di Francesco che non mi piacque , la testardaggine.

<< Sofia questa volta non te la lascio vinta>>disse.

<< Ma ti pare il momento , con il mutuo alle spalle di spendere del denaro adesso, per qualcosa che potrebbe anche costarti la vita? Non pensi a me, ai tuoi figli, una caduta banale , uno stronzo che ti taglia la strada e finisci all' ospedale con qualche osso rotto>> ,parlavo quasi gridando.

Mi guardava accigliato ed ascoltava.

<< Vuoi prendere una Smart ? Comprala. E' sicuramente più sicura di una moto e va fa n' culo quanto costa stringiamo un po' la cinghia, se proprio lo desideri>>

<< No! Comprerò la moto >>

Si girò di scatto incazzato e uscì di casa sbattendo la porta.

Per fortuna i bimbi giocavano nella loro stanza e non capirono nulla, non mi piaceva far vedere ai nostri figli che litigavamo ,anche perché non avendolo mai visto avrebbero avuto impressa quell' immagine negativa che non volevo dare.

Tornò a casa tardi e al mattino lo trovai che dormiva sul divano in salotto .

Non riuscivo a tenergli il broncio a lungo , mi avvicinai e sfiorai le sue labbra per rubargli un bacio e si svegliò.

<< Era tardi e non volevo disturbarti svegliandoti Sofi , ... voglio dire che e' per questo che ho dormito sul divano>>

<< Non fa nulla va bene così>>

Non continuai chiedendo se avesse cambiato idea sulla moto ,non avevo voglia di discutere ancora.

I bimbi dormivano ed entrambi avevamo il giorno di riposo, quale migliore occasione per due coccole , ormai ci capivamo con un' occhiata maliziosa e in fretta chiusi a chiave la porta della camera da letto gustando ogni sua carezza ed ogni suo bacio ,che furono più intensi ed appaganti del solito, avrei voluto gridare dal piacere che mi provocavano le sue labbra sul mio corpo e desideravo farne provare a lui altrettanto , ma con tre figli nella stanza a fianco ci limitammo ad ingoiare gemiti di piacere arrivando al culmine mugolando e respirando bocca nella bocca .

<< ti amo Sofi, ti amo tanto e non smetterò mai di ricordartelo>>

<< amore dobbiamo litigare ,ogni tanto per poi fare pace a letto>>

Lo baciai e andai a preparare la colazione ,fra poco si darebbero svegliati i bimbi e la casa avrebbe preso immediatamente vita.

Adoravo guardare i nostri figli che si contendevano un' abbraccio del padre , che giocavano e ridevano saltellando e tirando Franco fino a farlo cadere sul divano e saltargli addosso, erano i momenti più belli di una famiglia felice.

Due giorni dopo Franco si presentò a casa dopo il lavoro a cavallo ad una vespa bianca nuova di zecca , indossando un casco blu , mi citofonò per scendere a vederla nonostante il mio dissenso, ormai era fatta non ero riuscita ad evitarlo aveva vinto la sua testardaggine.

<< bella>> dissi.

<<solo?>>

<<non crederai che faccia le capriole dalla gioia Franco!>>

<<vuoi fare un giro?>>

<< sei scemo? Neanche morta!>>

<<goditela, vado a preparare il pranzo>>

Era felice come un bimbo sotto l'albero di Natale all' apertura dei regali , aveva avuto il suo amato giocattolo.

<< Domani è il mio compleanno si va a mangiare la pizza?>>

I bambini la adoravano e gridarono in coro << si, si papa' pizza pizza>>.

Era stata una settimana difficile fra lavoro e casa e ne fui anch' io felice ,anche se Franco da qualche giorno lamentava qualche fastidio allo stomaco, forse quell' ulcera mai curata che ogni tanto si faceva sentire , ma non potevo ricordarglielo il giorno del suo compleanno, così sorrisi e annuii coinvolta dall'entusiasmo dei nostri figli.

L' amore dalle macerieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora