Cap 11

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OGGI VI FARO' CONOSCERE MEGLIO GIULIO ROSSI E SARA' LUI A PARLARE.

Quando arrivo' Sofia in azienda ne fui subito colpito aveva 28 anni ed io 35 , e da tre ero impelagato in una storia con una donna di un anno più grande di me a cui interessava solo la carriera di manager , i suoi viaggi e i bei vestiti , Carmen era molto bella e a letto ci sapeva fare ed io me ne innamorai come uno stupido.
Il mio sogno invece era avere una famiglia , dei figli ed una donna che mi amasse non solo per i miei soldi e Carmen evidentemente era tutto l' opposto di ciò che volevo nella mia vita.
Quando vidi Sofia ne rimasi incantato e non credevo potesse ancora succedermi dopo Carmen , ma lei non mi guardo' neanche , i suoi sguardi erano rivolti a Franco , e poi io avevo quella maledetta fissa di non intrecciare relazioni con i dipendenti , così non tentai neanche di attirare il suo interesse.
Quando chiusi definitivamente la storia con Carmen , Sofia comincio' ad uscire con Franco ed era troppo tardi per me.
Cominciai ad avere storie di poco conto e mi allontanai da mio Fratello ,non condividendo i suoi modi ,aprendo una ditta in Bulgaria molto redditizia.
Al matrimonio di Sofia portai una donna che avevo conosciuto in un bar da una settimana , molto appariscente ma completamente vuota che duro' il tempo di qualche scopata.
Ero diventato uno stronzo con le donne ma loro lo erano anche più di me.
L' unica che ai miei occhi occupava un' altro livello era Sofia, ma lei era di un' altro.
Ero felice che con Franco aveva trovato la felicita' almeno fino al giorno che se ne ando' e ne soffrii molto sapendo che ne avrebbe sofferto.
Era l' ultimo viaggio in Bulgaria quello che feci quando quel porco di mio fratello la violento'.
Avevo deciso , era trascorso abbastanza tempo dalla morte di Franco ed era ora di dedicarmi a lei , di tornare in Italia e di conquistarla , pian piano con pazienza e amore ,quell' amore che bastava per due , con la speranza che un giorno avrei occupato il posto di Franco nel suo cuore.
L' abbraccio improvviso di Sofia era il primo contatto con il suo corpo e sentii come percorrermi una scossa elettrica in tutto il corpo , rimasi paralizzato ed ebbi quasi paura che potesse sentire il mio cuore battere così forte da scoppiare , non ebbi neanche il coraggio di sfiorarla.
Ma guarda se a 44 anni dovevo impacciarmi così con una donna.
Non sapevo come avvicinarmi a lei e avevo una tremenda paura di sbagliare , di essere respinto .
Dovevo avere solo pazienza e il tempo avrebbe fatto il resto o almeno così speravo.
Vivevo in un attico a Palermo con un panorama mozzafiato sul porto e trascorrevo ore a guardare le navi crociera , che arrivavano ed andavano via piene di turisti felici verso mete sconosciute , quel continuo movimento mi dava il senso del tempo che passa in fretta.
Era trascorsa già una settimana e non avevo trovato il modo di avvicinarmi a Sofia, quando un' aiuto dal cielo mi diede un' occasione che non dovevo perdere.
Erano le 20:00 e la vidi dare calci all' auto e imprecare contro quell' ammasso di ferro come se parlasse ad una persona.

L' amore dalle macerieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora