L' amore dalle macerie

Cap 22

I miei occhi si aprirono di scatto alle 6 in punto , era come avere un orologio in testa e mi svegliavo sempre prima del suono della sveglia.
E poi oggi a maggior ragione avevo i miei buoni motivi per non essere tranquilla.
Preparai una ricca colazione e succo d' arancia appena spremuto.
Sorrisi controllando il cellulare , Giulio mi aveva appena mandato un messaggio .
A quanto pare anche per lui non doveva essere semplice << appuntamento a che ora?>>
Entrai in bagno per non farmi sentire e gli telefonai
<< buongiorno ! Vedo che soffri di insonnia anche tu>>
<< mi prendi in giro ? Mi sento come prima degli esami>>
Scoppiai a ridere divertita
<< ci vediamo al bar della piscina alle 10 minuto più minuto meno>>
<< stanotte ti ho sognata , come avrei voluto averti fra le mie braccia >>
<< Amore, risolviamo un problema alla volta >>
<< Quanto mi piace quando mi chiami amore>>
Sembravamo due liceali alla prima cotta , come quelli che dicono << chiudi prima tu o chiudo prima io>>
A volte in amore si diventa ridicoli , ma è questa la magia dell' innamoramento il difficile è esserlo ancora e tenersi mano nella mano anche dopo vent'anni di matrimonio , ed era quello che avevo sempre desiderato .
I miei diavoletti si svegliarono alle 8 senza troppe storie e facemmo colazione insieme nella baldoria , era una delle scene famigliari che più mi piacevano quella di essere insieme attorno al tavolo a colazione , mi metteva di buon umore e l' euforia dei miei figli mi coinvolgeva .
L' acqua park era distante un ora di auto da casa e avevo calcolato che all' orario prestabilito con Giulio saremmo arrivati a destinazione.
Era da tempo che non vedevo i miei figli così felici , cantarono per tutto il tragitto e arrivammo che non stavano nella pelle dalla voglia di fare il loro primo tuffo.
Mi guardai attorno fra una marea di gente cercando con lo sguardo Giulio e mi sorrise dalla sua postazione al bar .
Feci finta di nulla e occupai un tavolo lontano da lui , avevo intenzione di portarli a prendete una granita ed incontrarlo così per caso.
Si tuffarono non aspettando neanche il mio permesso e mi resi conto che farli uscire dall' acqua non sarebbe stato facile.
Parlavamo al telefono ormai da un ora con Giulio e ridevamo per la situazione al quanto ridicola guardandoci da lontano.
Avevo anche attirato l' interesse di due uomini soli probabilmente in cerca di compagnia seduti sulla stessa linea di sguardo con Giulio e ne discutevo con lui divertita .
Ovviamente la cosa non lo rendeva felice , si era alzato dallo sgabello pronto ad intervenire .
Per fortuna stanchi e assetati uscirono tutti e tre dall' acqua per bere , e trovai l' occasione per proporre una granita.
Conoscevo i miei polli e abboccarono in pieno , avvolsi un pareo attorno al corpo e andammo verso il bar.
<< Mamma ,mamma>> Maria mi tirava il braccio.
<< Che c' e' tesoro>>
<< Hai visto chi c' e' >>
<<chi?>> dissi con indifferenza.
<< Il tuo capo >>
Non credevo che Maria ricordasse Giulio dal giorno del funerale di suo padre , ed era passato così tanto tempo.
<< Buon giorno sig. Giulio>>dissi.
<< Buon giorno Sofia >> diede prima la mano a me e poi << ciao Maria , sei molto più alta di come ti ricordavo>> a lei.
<< Posso offrirvi qualcosa da bere ?>>
Luca e Mario lo fissavano imbambolati
<< Chi e' Luca di voi due e chi Mario siete come due gocce d' acqua>>
I gemelli si divertivano a scambiarsi i ruoli così Luca disse << io sono Mario e lui mio fratello Luca >> e poi risero a crepapelle quando Giulio porse loro le granite chiamandoli per nome.
<< Dimmi che non mi prendono in giro!>>
Era sempre molto divertente vederli giocare e ridere sul fatto che erano uguali e solo chi li conosceva molto bene riusciva a distinguerli.
Maria guardava prima me e poi lui a turno , <<signor Giulio le va di unirsi a noi per una birra, siamo seduti li in fondo >>dissi
<< Vi faro' compagnia solo se evitate di dire signore prima del mio nome , mi da' l' impressione di vecchio , non sei d'accordo Maria?>>
Non rispose , ma non reagì male e non aveva neanche molta voglia di tuffarsi , si sedette con noi ed ascoltava i nostri discorsi fingendosi disinteressata.