Cap 6

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OGGI LASCERÒ NEL SUO DOLORE SOFIA E PARLERA' FRANCO UN ATTIMO PRIMA DI ANDARSENE PER SEMPRE.

Avevo un dolore atroce allo stomaco che mi svegliò nel mezzo della notte ,avevo Sofia fra le mie braccia e mi si era addormentato l'arto sinistro.

Non volevo svegliarla muovendomi e rimasi a guardarla mentre un sudore freddo mi bagnava la fronte.

Il dolore ora era al collo e sembrava mi soffocasse , sentii qualche battito mancare e poi fu un attimo e tutto sbiadiva e si oscurava e il dolore spariva .

Ad un tratto persi la sensazione del contatto con Sofia e sentii il mio corpo leggero come una piuma , non riesco a spiegare come ,ma vedevo me dall' alto abbracciato a mia moglie e non sentivo nulla , non avevo la sensazione tattile di lei , pensai che avrei voluto dirle tante cose, che l' amavo , che era tutto per me.

Rimasi li a lungo a guardarci, capii che la mia vita era finita vedendo quella luce bianca in fondo al tunnel di cui tutti parlano e avrei voluto tornare indietro in me.

Poi vidi Sofia disperata che cercava di rianimarmi e per un attimo credetti che il mio corpo mi richiamasse , ebbi un forte dolore al petto e sentii il contatto delle labbra di Sofia , ma poi piu' nulla.

Ero solo una nuvoletta ,ero aria , spirito ,impalpabile essenza immerso in una serenità immensa ma non avrei mai più abbracciato i miei amori , non avrei mai più potuto proteggerli.

Credevo di avere una vita davanti a me , avevo tanti sogni irrealizzati , tante promesse fatte che non avrei più potuto mantenere e in un attimo il nulla .

Mi pentii di tutte quelle volte che avevo detto << lo farò domani >> a volte solo per pigrizia.

Avevo sempre dato per scontato il futuro , ora so che ognuno di noi potrebbe non avere un domani e il detto << chi ha tempo non aspetti tempo>> non poteva essere più azzeccato nel mio caso.

MI SEMBRAVA GIUSTO SALUTARE FRANCESCO DEDICANDO UN CAPITOLO INTERO ALLA SUA DOLCEZZA AL SUO ESSERE SIGNORE NEL VERO SENSO DELLA PAROLA ALL'ESSERE UN UOMO FINO ALLA FINE.

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