Quando riuscì ad entrare in casa senza far cadere le buste della spesa, Elisa tirò un sospiro di sollievo e dopo averle lasciate sul tavolo si diresse verso la camera da letto per poggiare il cappotto e le scarpe. Dopo essersi lanciata sul divano prese il telefono per impegnare il tempo,o meglio, per rimandare il momento in cui avrebbe dovuto preparare la cena perchè per quanto lei adorasse il cibo quella capacità casalinga non era riuscita a sviluppare, nonostante da piccola si impegnasse ad osservare la madre per memorizzare i vari passaggi non era mai riuscita a sfornare qualcosa di più complicato di un pasticcio o di una torta salata. I suoi pensieri furono interrotti dal rumore della porta e dal fischiettare del nuovo arrivato,alias suo fratello minore Cristian "E io che ho corso pensando di essere tardi per la cena! Veramente una grande donna di casa Eli" la ragazza si alzò dal divano, consapevole che dopo ciò che stava per chiedere il fratello l'avrebbe presa in giro più di quanto stesse facendo ora "Fino a prova contraria io ero al lavoro fino ad un' ora fa e non in giro per Torino con i miei amici, poi ti stavo aspettando perchè avevo bisogno del tuo aiuto" disse l'ultima frase quasi sussurrando nella speranza che il fratello non la sentisse "Aaaaaaa Rimani, se non ci fossi io o moriresti di fame o bruceresti l'intera casa solo per farti una bistecca! Vado a lavarmi le mani e ti raggiungo" e dopo averle scompigliato i capelli si diresse verso il bagno, segiuto dagli sbuffi della sorella.
"Mi stai dicendo che due anziani hanno fatto amicizia credendo di conoscersi già?" esclamò Cri trattenendo con difficoltà le risate "Non potevo contraddirli, sembravano così convinti" aggiunse la ragazza scuotendo la testa e sorridendo. Nella sua giornata queste erano le cose più normali che le potessero capitare, d'altronde quando lavori in un bar in un paese relativamente piccolo come Vinovo, queste scene sono all'ordine del giorno. Non era il lavoro che Elisa aveva sempre desiderato, ma quando suo padre le aveva chiesto di dare una mano a lui e a sua madre per mandare avanti il bar in cui aveva trascorso gran parte della sua infazia, non era riuscita a rifiutare e il solo pensiero che potesse chiudere portando via tutti i ricordi che conteneva non solo per lei, ma anche per gli abitanti di Vinovo, le aveva stretto il cuore. Tutti conoscevano quel bar e negli anni passati era capitato che anche qualche calciatore si fermasse a prendere un caffè, si ricordava ancora quando Del Piero le autografò la sua piccola sciarpa bianconera rendendola la persona più felice del mondo. "E tu con l'università?" il fratello mandò giù un sorso d'acqua "Bene dai, alcuni corsi sono difficili ma sono tutte cose interssanti" le rivolse un sorriso che lasciava intedere che nonostante le tante ore che passava sui libri era comunque soddisfatto. Era stata lei a convincerlo scegliere ingegneria anche se i suoi non avevano avuto la sua stessa idea, visto che Cristian era sempre stato promosso per un soffio, ma lui li stava pian piano facendo ricredere anche se per farlo definivamente doveva passare tutti gli esami di quell'anno. "Sei rimasto fuori per ripassare con gli altri? Per questo sei arrivato tardi?" improvvisamente il ragazzo si agitò leggermente "Sì ero con Marco ma non stavamo ripassando" si passò la mano tra i capelli castani prima di continuare "Senti non sentirti come la ruota di scorta okay? Ci volevo andare con te ma poi Marco ha insistito e io.." Elisa lo interruppe perchè quando suo fratello iniziava i discorsi con le premesse,alla fine ne usciva sempre sconvolta "Cri andiamo so quanto sia importante la vostra amicizia! Non mi sentirei mai la ruota di scorta ne di te ne di Marco" il ragazzo annui accenando a un piccolo sorriso "Okay, vieni a vedere la partita allo Stadium Domenica?".
L'ultima volta che aveva visto la Juventus era stato cinque anni fa, quando dopo l'addio del suo idolo Alessandro Del Piero non trovò più la voglia e l'adrenalina nell'andare allo stadio, negli anni non aveva smesso di amare la sua Juve ma non era riuscita a tornarci, sia per la mancata adrenalina che per pigrizia, ma ora poteva spezzare quella brutta abitudine "Eli? Ci stai?" la mano di suo fratello che sventolava davanti ai suoi occhi la riportò alla realtà "Certo, sì, ovvio, sì, sì" disse saltando in braccio a suo fratello facendolo quasi cadere,con il sorriso sulle labbra e con la mente già alla partita di Domenica.
SPAZIO AUTRICE
Heei la, vi avviso che questa è la mia prima storia e quindi perdonatemi per eventuali errori grammaticali. La storia è ambientata durante la stagione 2017/2018, cercherò di non cambiare più di tanto le partite e le date. Elisa ha 27 anni e so che è abbastanza grande ma visto che Mario ne ha 31/32 non volevo ci fosse troppa differenza d'età.
Fatemi sapere che ne pensate, Manu.
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We Could Be Warriors
FanfictionCosa faresti se i sogni che fai ogni giorno mentre dormi o ad occhi aperti diventassero realtà? Questo è ciò che è successo ad Elisa Rimani quando dopo una semplice partita della sua Vecchia Signora la sua vita cambiò.