Quel venerdì pomeriggio la temperatura era mite, segno che la primavera stava arrivando, così i due avevano deciso di tornare nel loro posto isolato al parco, scelta che aveva fatto ridere entrambi perchè, a detta di Elisa, come fantasia erano messi male. Il croato si era diretto sul luogo stabilito subito dopo gli allenamenti con l'intenzione di passare più tempo possibile con lei, si stava affezionando sempre di più a quel piccolo tornado dai capelli castani e dalla battuta sempre pronta, parlare con lei, vederla era diventata una cura capace di rassenerarlo come nessuno aveva mai fatto, anche a detta dei suoi compagni era meno spigoloso e pericoloso, insiuando puntualmente che il merito fosse di una sua nuova possibile fiamma ma tutte le volte lui li smentiva. Non aveva mai pensato ad Elisa in quel modo, certo insieme stavano bene, si divertivano parlando per ore o prendendosi in giro a vicenda, ma l'ipotesi che questo potesse accadere tutti i giorni e alla luce del sole non l'aveva mai sfiorato "Che cosa mi stai facendo Eli.." si era ritrovato a mormorare dentro l'abitacolo della sua macchina mentre aspettava la ragazza.
"Aspetta mi stai dicendo che Dybala è riuscito a segnare di testa e che Chiellini a fatto un goal dalla distanza assurdo, entrambi lo stesso giorno ed io non devo pensare che tu mi stia raccontando balle per impressionarmi?" chiese nuovamente Elisa incredula davanti al racconto del ragazzo, Mario annuì ridacchiando facendo spalancare gli occhi alla ragazza che sentenziò "Domani finisce il mondo, io te lo dico." il ragazzo si voltò per prendere la bottiglia d'acqua "Dai non esagerare adesso, guarda che Paulo non è mica così basso" "Mario...è alto 1.67, io ero così quando avevo 15 anni." ribattè lei alzando lo sguardo su di lui, il croato incrociò il suo sguardo guardandola dubbioso "Che ho detto di strano?" domando lei preoccupata "Sul serio tu sei più alta di 1.67?" Elisa roteò gli occhi alzandoli al cielo borbottando "Cretino.." mentre il croato scoppiava a ridere, posando un braccio intorno alle sue spalle stringendola a se "Andiamo non fare la finta offesa, non ti riesce bene" continuò lui lasciandole un bacio tra i capelli "Scusa se non siamo tutti giganti come te" lo punzecchiò lei "Non sono un gigante, in squadra c'è gente molto più alta" la ragazza scosse la testa "Oh ma ti prego, non ti credo neanche se mi paghi." Mario si scansò da lei voltandosi verso la sua sacca da allenamento "Bhe perchè non lo vieni a vedere?" gli disse mentre le porgeva due biglietti per la partita di sabato sera contro il Milan, Elisa rimase scioccata guardandolo come se avesse trovato un tesoro. Quella partita era piena di ricordi per lei visto che in quell'occasione era andata per la prima volta allo stadio con suo padre, si era ritrovata per un'errore di suo fratello nella curva degli ultras bianconeri ed alcuni anni dopo sempre in Juve-Milan si era presa la sua prima maglietta, per questo lei e suo fratello avevano cercato di acquitare i biglietti ma questi si esaurirono subito lasciandoli a bocca asciutta; "Tu sei pazzo" mormorò la ragazza non staccando gli occhi dai due fogli "Completamente pazzo" ripetè a voce più alta spostando lo sguardo sul giocatore, che gli sorrise di rimando "Può essere" i due rimasero a guardarsi negli occhi fino a quando il telefono della ragazza non vibrò "Pronto...Sì...Cosa?! Spero tu stia scherzando?!....D'accordo arrivo." Elisa terminò la chiamata sbuffando mentre si voltava nuovamente verso Mario che la guardava preoccupato "Ehi è successo qualcosa?" gli chiese avvicinandosi "è successo che ammazzo mio fratello!" gli rispose furente mentre iniziava a raccogliere le sue cose "è rimasto senza benzina e devo andare a prenderlo" spiegò mentre cercava di calmarsi "Scusami" disse dopo aver preso la borsa, il ragazzo le si avvicinò "Tranquilla, anzi perchè non porti anche lui?, mi piacerebbe conoscerlo meglio." la ragazza annuì "Allora a sabato." Mario l'abbracciò lasciandole un bacio sulla tempia "A sabato.".
Finalmente la sera della partita era arrivata e come al solito Elisa era tesa come una corda di violino, dai posti che Mario aveva dato a lei e a suo fratello si aveva una visuale splendida "Ricordami di ringraziarlo dopo." gli ripetè per la centesima volta Cristian mentre filmava la parte finale del riscaldamento dei bianconeri, la ragazza annuì semplicemente senza prestare troppa attenzione a ciò che le aveva detto, poichè troppo impegnata ad osservare quello che ormai era diventato il suo numero 17 mentre stava terminando il riscaldamento. Dopo il consueto gioco di luci, la presentazione delle formazioni e l'inno la partità ebbe inizo, fin da subito i bianconeri attaccarono passando in vantaggio all' 8' con un goal di Dybala "Dai che questa la vinciamo!" esclamò Cri esultando, peccato che 20 minuti dopo il Milan segnò il pareggio proprio con l'ex Bonucci e Elisa non potè trattenersi dal lanciare un'occhiataccia al fratello "Non volevo gufarla!" cercò di giustificarsi. Durante l'inizio del secondo tempo la situazione non cambiò nonostante la Juve stesse prendendo letteralmente a pallonate la squadra avversaria "Oh andiamo! è possibile che non entri!" esclamò frustata la ragazza dopo l'ennesimo tiro sul fondo, finalmente all'78' Cuadrado segnò il vantaggio proprio grazie all'assist di Mandzukic "Hai visto di chi è l'assist?" gli urlò contento Cri a sua sorella che in tutta risposta posò lo sguardo sul croato sorridendo, quest'ultimo segno il goal definitivo 10 minuti dopo facendo esplodere di gioia tutto lo stadio e soprattutto la ragazza.
Subito dopo la partita i due ragazzi si avviarono verso l'apposita sala risevata agli ospiti invitati dai giocatori, mostrando i pass che gli erano stati dati insieme ai biglietti ai vari controllori "Prego accomodatevi pure, dovrebbero arrivare subito." gli informò un'addetto dello stadio prima di richiudere la porta. Subito calò il silenzio tra i due vista la loro agitazione, Cristian stava per realizzare il sogno della sua vita mentre Elisa desiderava solo vedere ed abbracciare Mario "Se svengo mi prendi vero?" domandò il ragazzo alla sorella facedola sorridere "Te la caverai, pensa di essere nella modalità carriera di FIFA." lo sfottè divertita lei "Te l'ho mai detto che tu non sai proprio incoraggiare?" domandò lui retoricamente, la ragazza fece per rispondergli ma fu interrotta sul nascere dal cigolio della porta che si apriva rivelando le figure di Khedira, Matuidì, Dybala, Pjanic, Cuadrado e di Mandzukic, quest'ultimo non appena vide Elisa superò gli altri abbracciandola "Sei stato fenomenale!" le disse mentre si staccava per poterlo guardare , il croato le sorrise "Fenomenale mi sembra un po' troppo." disse ricevendo un pugno amichevole sul petto dalla ragazza "Ma piantala!", nel frattempo anche gli altri si erano avvicinati iniziando a parlare con lei mentre Mario stava ridendo con Cristian. "Però ne capisci di calcio!" esclamò il colombiano dopo che Elisa si era complimentata per l'agolazione del suo tiro "Magari puoi insegnare qualcosa a quel croato dai piedi quadrati." scherzò il bosniaco facendole l'occhiolino "Non era Blaise quello con i piedi quadrati?" domandò scherzoso Mario avvicinandosi al gruppetto e posando un braccio sulle spalle della ragazza "Oh allez! Finitela con questa storia!" protestò il francese facendo ridere tutti, "Bhe è stato un piacere conoscerti! Spero di rivederti presto." la saluto Pjanic facendole un piccolo baciamano. "Certo che è davvero educato Pjanic." commentò Elisa dopo che quest'ultimo si era allontanato "Io direi anche fin troppo." aggiunse Mario seccato, la ragazza si voltò verso di lui sorridendo ed allacciò le braccia dietro il suo collo "Qui qualcuno è un po' geloso." sentenziò con il sorriso sotto i baffi facendo arrossire il calciatore, "Io non sono geloso di nessuno!" cercò di difendersi facendola sorridere "Anche perchè non ne avresti il motivo." aggiunse lei mentre il ragazzo portava le mani su i suoi fianchi sorridendole.
ANGOLO AUTRICE
Sono tornata con un capitolo super diabetoso! Comunque ricodatevi i pensieri di Mario all'inzio, non sono inseriti a caso. A presto, Manu.
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We Could Be Warriors
Fiksi PenggemarCosa faresti se i sogni che fai ogni giorno mentre dormi o ad occhi aperti diventassero realtà? Questo è ciò che è successo ad Elisa Rimani quando dopo una semplice partita della sua Vecchia Signora la sua vita cambiò.