-8° biglietto-

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Gelosia.
Era il secondo biglietto che trasudava gelosia.
Michael riusciva a percepirla in ogni parola scritta su quel foglio di carta, come se gli fosse finita sotto pelle.

"I shouldn't be jealous...
You aren't even mine."

Rilesse quelle parole ancora e ancora.
C'era qualcosa di così familiare che non riusciva a spiegarlo. Non capiva cosa.
Un senso di appartenenza che era radicato dentro di lui. Ma appartenenza a chi?
Lui non era proprio di nessuno!
Questo ammiratore non doveva nemmeno sentirsi in diritto di essere geloso! E poi geloso di cosa? Erano solo delle stupide ripetizioni!
A quel pensiero, qualcosa nel suo cervello si accese.
Le ripetizioni.
Come aveva fatto a sapere delle lezioni private che avrebbe dato a quel ragazzo?
L'insegnante di matematica lo aveva detto solo ai diretti interessati... Le altre persone che lo sapevano, oltre loro, erano Ashton e Luke...
Dubitava che ce ne fossero altre, dato che Jordan, il ragazzo in questione, non aveva nessun amico; lo vedeva sempre seduto da solo in mensa e nel fondo della classe durante le lezioni.
Quindi i sospettati erano tre.
Quel l'idea gli sembrò ridicola.
Ashton e Luke non potevano aver fatto una cosa del genere.
Non era possibile.
Si passò una mano tra i capelli, lasciando di corsa il corridoio, per raggiungere i suoi due migliori amici in mensa. Aveva bisogno di certezze.
«Hey amico, ma quanto ci hai mess-»
«Sapete chi mi scrive questi biglietti?»
Ashton era stato zittito subito da quella domanda.
Spalancò gli occhi mentre Luke cercava in tutti i modi di tenere la presa salda attorno alla sua forchetta; aveva rischiato di lasciarla cadere ma l'aveva recuperata in tempo.
Per non sembrare sospetto, alzò lo sguardo sul corvino, cercando di fingere il meglio possibile.
«No, Mike, altrimenti te l'avremmo già detto...»
Lo sguardo che il tinto gli rivolse lo trapassò da parte a parte. Gli stava scavando dentro.
La paura iniziò a fargli tremare le gambe. Avrebbe scoperto tutto. Avrebbe scoperto tutto.
«Perché ci stai accusando in questo modo?»
Ashton era arrivato in suo soccorso, proprio come promesso ma ciò non servì a placare lo sguardo investigatore di Michael.
«Solo tu e Luke sapevate delle ripetizioni»
Posò il biglietto sul tavolo, in modo che i due potessero leggerlo.
Il biondo si rese conto di essersi scoperto troppo ma riuscì a tirare fuori la sua sfacciataggine.
«Come fai a sapere che si riferisce a questo? Potrebbe essere geloso di me e Ashton, dato che sei sempre con noi, ti pare? Avresti potuto pensarci prima di accusarci»
Il senso di colpa lo stava divorando, ma doveva resistere. Ne andava della sua copertura.
Lo sguardo di Michael vacillò.
Non ci aveva pensato.
«Mi... Mi dispiace. Non so perché ma ero convinto che si trattasse di questo. Non avrei dovuto accusarvi... È solo che questa storia mi confonde. Questo anonimo mi confonde»
«Secondo me dovresti semplicemente accettare i messaggi senza pensarci troppo. Prima o poi si farà avanti, vedrai»
Ashton gli sorrise in modo rassicurante, guadagnandosi a sua volta un sorriso.
Era vero, prima o poi l'anonimo si sarebbe rivelato. O almeno, ci sperava.
Ma Luke non era di quell'idea.

𝐒𝐞𝐜𝐫𝐞𝐭 𝐀𝐝𝐦𝐢𝐫𝐞𝐫 || 𝑴𝒖𝒌𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora