-17° biglietto-

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"Your name echoes in my head as if someone is screaming it into the canyes of my brain."

Iniziava a preoccuparsi.
Non era possibile che quel tizio, il suo ammiratore segreto, riuscisse sempre a descrivere come lui si sentisse.
Ed era ancora fottutamente strano che lui si sentisse così verso Luke.
Nelle ultime ventiquattro ore non era uscito nemmeno una volta dalla sua testa e la cosa lo preoccupava. E lo tormentava.
Non sapeva nemmeno da quando il suo migliore amico si era preso tutto quello spazio nella sua testa.
Non aveva mai provato niente verso di lui se non amicizia. Forte amicizia.
Stava cercando in tutti i modi di bloccare il suo cervello, perché sapeva che sarebbe arrivato alla soluzione... Non era difficile fare 2+2.
Le emozioni di Michael corrispondevano in modo perfetto con quelle descritte dal suo ammiratore, giorno per giorno.
E il suo ammiratore era innamorato di lui, o almeno così diceva.
Quindi lui era innamorato di Luke.
Lui era cosa?!
Stava per andare in iperventilazione. Come poteva essere innamorato di Luke?
Erano praticamente cresciuti insieme e lui non era nemmeno gay, e supponeva, nemmeno il biondo!
Eppure, da quando gli erano iniziati ad arrivare quei biglietti, il suo cervello aveva smesso di lavorare normalmente.
Il pomeriggio non riusciva nemmeno a studiare, cosa che non succedeva quasi mai. Rimaneva semplicemente per ore, sdraiato sul letto, ad osservare il soffitto.
Nemmeno con la sua prima e unica ragazza si era comportato in questo modo.
Era così confuso.
Si riscosse dai suoi pensieri quando sentì di essere osservato e sperò con tutto il cuore che fosse Luke.
A scuola continuava ad evitarlo e gli mancava da morire. Avevano chiarito tutto, e allora perché quel comportamento?
Che il biondo non gli avesse detto tutto?
Non avrebbe comunque potuto incolparlo... Nemmeno Michael era stato totalmente sincero.
Purtroppo, alzando lo sguardo, si accorse che era Ashton quello ad osservarlo.
Aveva uno sguardo che all'inizio il tinto non riuscì a capire ma, quando fece un cenno del capo verso il terzo amico, intento a litigare con il distributore automatico, non poté fare a meno di sorridere.
Era così adorabile.
Di nuovo stava facendo pensieri di quel tipo. E ancora una volta, non gli dispiaceva.
Riguardò il biglietto.
Sembrava tanto che il suo ammiratore, più che farlo cadere ai suoi piedi, avesse l'intenzione di fargli capire.
Fargli capire che forse era stato cieco per tutto questo tempo.

Forse ci siamo con Michael *apre lo spumante*

𝐒𝐞𝐜𝐫𝐞𝐭 𝐀𝐝𝐦𝐢𝐫𝐞𝐫 || 𝑴𝒖𝒌𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora