-14° biglietto-

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"I should never have cared.
But I did care.
I cared a lot.
And I still fucking care."

Luke si sentiva vuoto senza Michael.
Si sentiva come se la sua giornata non fosse mai completa.
Come un libro con un finale aperto, senza risposta.
Eppure si rifiutava di avvicinarsi al tinto... Quello che aveva fatto gli aveva incasinato la testa e non poteva permetterglielo.
Non adesso.
Non adesso che sapeva che i suoi sentimenti erano andati ben oltre il semplice "mi piaci", erano diventati altro e lui era spaventato a morte.
In più, i biglietti che gli scriveva erano cosi chiari che non capiva come il suo migliore amico potesse essere così fottutamente stupido.
Sul serio non riusciva a capire che era Luke l'autore di tutto quello?
Che cazzo di problemi aveva?
Con un sospiro, si lasciò scivolare lungo la porta del bagno.
A quell'ora avrebbe dovuto essere nell'aula di scienze ma non aveva intenzione di entrare in quella classe, sapendo che ci sarebbe stato anche Michael.
Il suo sguardo era sempre sul biondo e quest'ultimo si sentiva bruciare.
Se aveva tanta voglia di attirare la sua attenzione perché non gli parlava?
Perché non gli spiegava cosa diamine gli avesse preso al suo compleanno?
Magari era imbarazzato. Magari non aveva una risposta. Magari aveva capito che Luke provava qualcosa per lui e stava cercando di mantenere le distanze per fargli capire che lo vedeva solo come amico.
Non ne aveva idea.
Ma era stanco di quella situazione.
A questo punto, era meglio rimanere amici e soffrire in silenzio, piuttosto che ignorarsi e soffrire in un bagno.
Forse per questo gli aveva scritto quel biglietto, per fargli capire che ci teneva ancora e non voleva che tra loro crollasse tutto.
Ma era consapevole che un semplice biglietto non bastasse, per questo gli avrebbe parlato subito dopo scuola.
Dovevano sistemare tutto.

𝐒𝐞𝐜𝐫𝐞𝐭 𝐀𝐝𝐦𝐢𝐫𝐞𝐫 || 𝑴𝒖𝒌𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora