Thirteen.

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«E questo è il motivo per cui, secondo me, le drogherie ci mentono. Insomma, sennò perché le chiamerebbero drogherie? Solo per venderci le caramelle? Eh, eh. Monelli!» Finì Louis e tutti i duecento invitati esaltarono e fischiarono.

«No, no, no!» Anche Niall salì sul tavolo su cui si trovava Louis.

«Niall vuole dirci qualcosa, sh!» Disse un ragazzo infondo alla stanza, fecero silenzio.

«Allora, la droga non è una cosa positiva, okay?» Disse ad alta voce Niall, qualcuno gli diede ragione.-«Vi fa male ai polmoni, al fegato, al sangue, vi fa schiattare, proprio come l'alcol!» Fece un tiro alla sua canna d'erba e rubò il bicchiere di vodka al melone dalle mani di Louis. Louis barcollò a destra e a sinistra e si accovacciò per versarsi del whisky in un altro bicchiere, poi si rimise dritto sul tavolo su cui si trovavano, barcollò.

Stanley e Zayn lo guardarono preoccupati.

Louis si sistemò il cappello da vichingo.

«Siete solo ubriachi!» Gridò una ragazza dal fondo del grande salotto di casa Horan.

«Non sono ubriaco!» Urlò Louis impicciando anche le parole. Era ubriachissimo, infatti.

«LouLou, puoi passarmi la bottiglia?» Chiese poi Niall altrettanto ubriaco.

Louis sentì i conati di vomito. Fece cadere il bicchiere sul tavolo, successivamente cadde anche lui, ma dal tavolo. Mormorò un paio di parolacce, si rialzò e corse verso l'uscita della casa per vomitare, ma non fece in tempo, riversò tutto sul parquet dell'amico.

«Sta vomitando, uoh!» Esultò Niall.

Stanley decise che era ora di andare, ripulì la bocca del suo amico con dei fazzoletti e con l'aiuto di Zayn lo caricò nella sua auto. Lo accompagnarono a casa e bussarono un paio di volte.

Ad aprirli fu un Harry assonnato, appena notò lo stato di Louis spalancò la porta e aiutò i due ragazzi a metterlo nella sua camera.

«Quanto ha bevuto?» Domandò ai due mentre gli toglieva le scarpe.

«Credo due o tre.» Rispose Stanley.

«Bicchieri?» Chiese Harry.

«No, bottiglie.» Zayn finì.

Quando gli amici del più piccolo se ne andarono, Harry sospirò guardandolo e gli baciò la fronte.

«Non dirlo alla mamma.» Mormorò Louis ad occhi chiusi.

«Non glielo dirò.» Gli promise Harry e poi uscì dalla camera.

«Grazie.. Har.» Sussurrò piano, ma il maggiore era già sul divano del salotto per tentare di dormire.


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