Il principe ed il drago

8 ( Harry )

Mi svegliai piano piano, senza aprire gli occhi.
La prima cosa che notai era che la terra sotto di me era stranamente molto morbida.
Che mi fossi di nuovo addormentato nel muschio?
Spero di non aver preso un'altra volta il raffreddore....

Aprì gli occhi e vidi che non ero più nella mia amata casa, e che quello in cui dormivo non era il solito giaciglio proprio come non era con Zayn che sonnecchiavo.
Realizzai tutto quello che era successo ieri.

Ero in un vero e proprio incubo.
Voglio tornare al rifugio!
Non dovevo uscite da lì maledizione, perché non ascoltavo mai quello che mi veniva detto!
Ero così stupido, dannazione!

Feci per muovere la mia zampa per allontanarmi dal suo abbraccio lentamente, quando si mosse un'arto che ero sicuro non essere il mio.
Infatti non era la mia zampa verde, squamosa e con gli artigli, ma più una cosa molle, rosa e simile a quella del soggetto accanto a me.

Mi dovevano aver fatto di sicuro qualcosa mentre ero nel sonno.
È stato l'unico momento in cui non potevo controllarli e in cui potevano farmi tutto quello che volevano.
Tirai un ruggito, ma al posto del normale suono spaventoso, ne uscì uno acuto che fece svegliare di soprassalto il tizio accanto a me.

< Ma cosa?!>
Il giovane era abbastanza rincoglionito, ma almeno avevo ottenuto ciò per cui avevo fatto baccano.
Mi aveva lasciato andare ed io lo spinsi giù dal letto, cadde con un tonfo.

Andai all'altra sponda del letto ed osservai il mio corpo, era completamente differente da quello che mi apparteneva prima, mentre era simile al suo.
Il castano si alzò e mi guardò sorpreso.
Non fece altri movimenti, era come immobilizzato.

< Ok, questo sì che è un risveglio con i fiocchi.> sussurrò nervoso.
Dopo avermi analizzato per alcuni minuti, guardò dove stavamo riposando, cercando chissà cosa.
Poi alzò di nuovo i suoi occhi azzurri come il cielo primaverile e li puntò nei miei, sembrò come avere un'illuminazione.

Si avvicinò con calma e io mi tirai indietro con altrettanta lentezza.
Si sentì un altra caduta questa volta fui io.
Avevo preso male le misure a quanto pare e avevo sbattuto la schiena per terra portandomi dietro ogni stoffa che avevo intorno.

< Stai bene?>
Mi arrivò un infarto, quando lo vidi a pochi centimetri dalla mia testa.
Ma quanto era veloce questo.
< Tutto ok?> mi richiese.
Provai a rispondere ma purtroppo dalla mia gola provenivano suoni incomprensibili.

< Ok, tranquillo. Non ti agitare, va tuuutto bene.>
Questo pensa che io sia cretino, non c'è verso, parla troppo lento.
" Beh da come ti comporti ci credo, sembri un disadattato."
"Hey!!"

Si chinò e poi si mise seduto di fronte a dove stavo sdraiato io.
Provai a fare lo stesso imitandolo.
Dopo un po' riuscì a capire come funzionava il mio nuovo corpo e riuscì anche a mettermi a sedere.

< Va bene, quindi tu sei un drago e già di per sé questo è fantastico, ma adesso scopro anche tu puoi trasformarti in umano? È così che vi nascondete voi? Fingendovi gente della nostra specie? Riuscite a trasformarvi anche in altre?>

Questo è tutto pazzo!
Ma di che diamine parla poi?
Specie? Trasformato?
Improvvisamente alzò le mani come per fermarmi tutto felice, peccato che io fosse già fermo.
< Non sai parlare la nostra lingua, comprendo che le mie domande non avranno risposta finché non te la insegnerò.>

Si alzò e con uno scatto mi prese in braccio stile principessa.
Mi agitai, ma nonostante questo mi tenne stretto fino ad appoggiarmi su una sedia molto comoda che credo fosse imbottita.

Si girò verso un contenitore pieno di vestiti e dopo aver scaraventato fuori da lì metà guardaroba, si voltò e mi passò alcuni abiti.
< Tieni ti dovrebbero stare e poi sono sempre meglio di rimanere nudo ti pare?>

Li presi in mano e non potei pensare altro che gli esseri umani sono tutti pazzi!
Ma che cosa si mettano addosso e poi com'è possibile che non hanno nè peli né squame o artigli?
Bussarono alla porta e questa volta entrò una donna, ma non era come quella di ieri bensì più giovane e più bassina con dei capelli biondi raccolti in una semplice acconciatura.

Era vestita in modo più modesto e i suoi occhi erano di due colori differenti, uno grigio e l'altro blu.
Il castano si voltò verso di lei quasi rassegnato.
< Entri sempre senza il mio consenso, vero Victoria?>

La ragazza fece un paio di passi avanti per poi chiudere la porta.
< E tu sempre così formale Louis? ci conosciamo da quando eravamo bambini.>
Mentre parlavano mi notò e allora fece passare il mio sguardo tra me e lui con un sopracciglio alzato,con dipinto sul viso uno stato di incredulità e confusione.

< Non è come credi.> interruppe ogni sua iniziativa il castano.
< Io lo sapevo che ti piacevano i maschi, adesso Glenda mi dovrà due settimane di faccende!> disse tutta contenta saltellando.

< Aspetta fate scommesse su di me?! E poi ascolta la questione è più complicata te la spiego dopo, prima potresti aiutarmi a vestirlo?>
Lei mi si avvicinò e insieme a lui provarono a farmi indossare tutta quella roba.

< Certo che ieri sera ci sei andato pesante per ridurlo in queste condizioni!> parlò ridacchiando.
< Pervertita! Non è come pensi!>
Dopo diversi lamenti da parte mia e parecchi tentativi di fuga da quei due pazzi, riuscirono a farmi sembrare almeno in apparenza un umano.

Mi fecero vedere il mio riflesso in una grande superficie, di forma tondeggiante che rifletteva in modo molto simile all'acqua.
Non mi riconoscevo minimamente l'unico particolare che mi permetteva di capire che ero veramente io erano i miei occhi, per il resto mi sembravo un completo sconosciuto.

Come poteva essere il mio corpo?
E come avrei fatto a tornare normale?
Non lo sapevo e tutto quello che mi restava era provare ad adattarmi a questa nuova forma della mia anima.

Il biondo mandò via la donna che ci aveva aiutato fino ad ora, per poi avvicinarsi.
< Adesso, che inizino i giochi.> sussurrò con aria spaventosa.

Neko-ginny
Oggi scrivo in aereo per ciò la domanda del giorno è : avete mai preso un aereo?
Per dove?

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