20 ( Louis )

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Passammo il pranzo con il nuovo arrivato, era così bello vedere finalmente Harry completo.
Non era più triste e i suoi occhi risplendevano di felicità a tal punto da poter tranquillamente scambiati per due preziosi smeraldi.
Parlava a raffica un pò come me e un po' con lui.
Non era geloso, o meglio non più di tanto.

Ero felice di condividerlo se questo lo avesse fatto stare bene e poi Zayn sotto tutta quella corazza di terrore era molto simpatico.
Il nostro momento di tranquillità fu interrotto in primis da mia madre in versione demone oscuro, da cui ci siamo salvati per pura fortuna e poi da un biondino poco tranquillo.

< Louis!> gridò infatti Niall prendendo la rincorsa e saltandomi addosso.
Dovrebbero dichiararlo un pericolo pubblico.
Cademmo erntrambi a terra con un tonfo.
Sul serio un giorno mi ucciderà per puro sbaglio ne sono certo.
Niall si tirò su in piedi gridando e indicando un povero Zayn stralunato.

< Ha cambiato colore! Ed è pure più grande! Ma che gli hai dato da mangiare!>
Scoppiai a ridere, sembrava davvero sconvolto.
< Non è lo stesso drago.> Sospirai, per poi andare accanto al mio piccolo Harry.
Più per proteggerlo da quell'uragano che era Niall che per chissà cosa, l'ho spiegato giusto per non farvi pensare ad altri motivi.

< Ne hai trovato un altro? Cavolo piovono dal cielo per caso?! >
In modo alquanto bizzarro ed assurdo ci aveva azzeccato e il bello era che non ne era neanche coscente.
< Più o meno. > gli risposi infatti ridendo come un pazzo.
Harry che nel frattempo era rimasto zitto e pensieroso fece una cosa che non mi aspettavo affatto.

< Buon pomeriggio, io sono Harry!> sussurro stringendosi inconsciamente più a me.
Era molto timido con le altre persone, infatti se non con me a malapena apriva bocca.
Si imbarazzava per un non nulla, povero il mio timido draghetto.
Niall che in genere era sempre spiritoso e che non perdeva mai occasione per burla si d i tutto e tutti, ebbe un straordinario tatto, che sul serio non mi aspettavo da lui.

< Io mi chiamo Niall, ma spero proprio che Lou lou ti abbia parlato di me.>
Mi sbattei la mano in faccia, rosso e di vergogna.
<Quel cretino lo ammazzo! Lo sapevo che era un deficiente...> mormorai.
Avevo evitato fino ad ora, ma eccome che lo avrei fatto da lì in poi.

In anzitutto perché era il mio best, ma poi perché ne avremmo combinate di tutti i colori già lo sapevo, avremmo fatto disperare tutto il castello.
< Passiamo alle cose importanti adesso, in ordine di importanza il cibo, perché ho fame.>
Che strano, Niall che aveva fame.
Il cibo si che era importante per i suoi canoni.

< Wow che strano.> dissi sorridendo.
< E poi, mi devi assolutamente raccontare cosa mi sono perso!>
Guardai Harry che mi sembrava un pochino sotto shock, lo capivo Niall poteva fare questo effetto a primo impatto.
Lo seguì in sala da pranzo tenendo d'occhio Harry che si era allontanato prima.

Arrivammo a tavola insieme e dopo che quel bisonte del mio miglior amico si era spolverato mezza dispensa reale, intraprendemmo la fatidica conversazione.
< Visto che il drago all'entrata non è quello che avevamo salvato, quello verde dov'è che si trova?> chiese ancora mezzo stordito.

Per rispondere indicai un Harry molto confuso.
< Ah, ok.>
L'espressione di Harry passò da molto confusa a completamente sconvolta.
Decisi di rassicurarlo, giusto per non fargli arrivare una crisi da stress.
Dopotutto tutto questo per lui era assurdo, lo capivo.

< Non ti preoccupare, come minimo ancora non ha neanche realizzato cosa è successo ora.>
Come risvegliato da uno stato di trans Niall ebbe una degna reazione alla sconvolgente rivelazione che gli avevo fatto.
Aprì e chiuse la bocca più volte, ogni volta balbettava oppure faceva inutilmente prendere aria alla bocca.

Poi la sua situazione mentale peggiorò precipitosamente con tanto di tic e di una cosa che mi innervosiva tantissimo, il suo vizio di indicare.
Pensavo gli fosse passata.
< Niall è maleducazione indicare.>  gli dissi ridendo in modo un pò isterico lo ammetto.

Nonostante il mio avvertimento lui continuava così cercando di non dare di matto gli abbassai il braccio come si sarebbe fatto ad un bambino.
Gli spiegai tutto per filo e per segno, cercando di non tralasciare assolutamente nulla sia della mia avventura nella foresta con Harry di questo pomeriggio sia dei miei impegni burocratici che si aumentavano vertiginosamente, tanto da farmi avere un persistente mal di testa.

Stavo per finire l'ennesima mia lamentela sulla mia vita, quando il mio piccoletto intervenì, forse per noia visto che gli argomenti trattati non erano poi così entusiasmanti.
< Louis, vado un po' da Zayn.>
Annuì d'accordo e dopo averlo visto uscire dalle porte, mi girai verso un annoiato Niall che aveva costruito un castello di carte.

E lì mi sorsero due domande.
Numero uno dove diamine aveva trovato le carte e quando le aveva prese poi?!
Numero due ero davvero così noioso?
Niall probabilmente sentendo il mio silenzio interruppe la sua attività.
< Che c'è? > mi chiese con in viso un'espressione completamente innocente.

< Mi hai ascoltato almeno? Anche per pochi minuti? >gli domandai sorridendo.
Lui scosse la testa con aria colpevole.
Volevo arrabbiarmi con lui, ma non ce la potevo fare, non dopo non averlo visto per così tanto tempo.
Infatti anche dopo tutti i suoi guai e difetti lo adoravo proprio così come era e non credo che lo avrei mai cambiato con nessun altro.

< Allora? Ti sei innamorato di qualcuno finalmente.> dichiarò ammicandomi verso dove era uscito il castano.
< Già, credo di sì. > risposi con aria sognante.
< Cavolo sei proprio cotto, aspetta che lo sappia tua madre.> esclamò il biondo ridendo di gusto.

Mi risvegliai dalle mie fantasie mentali con il mio dolce Harry al sentire le parole "sapere" e "madre" uscire dalle labbra di Niall.
< Da quando in qua sei diventato una dama che si intrattiene in inutili chiacchiere?!>
< Credo che sia da quando tua madre e sottolineo tua! Mi ha spedito in ogni corte, mi sono dovuto sorbire un centinaio di aristocratiche scatenate appassionate di spettegolamento!> descrisse gesticolando quelle terrificanti oche.

< Tornando a noi, quando glielo dirai al ragazzo o al drago, cos'è di preciso?>
< Per ora è un umano e non lo so di preciso. >
< Vuoi una mano?!> mi chiese alzandosi dalla sedia e sporgendosi verso di me.
Il suo sguardo troppo sveglio e la sua espressione pensierosa non prometteva nulla di buono.

Neko-ginny
Sono andata al Luccacomix sabato e mi sono divertita tantissimo.
E voi ci siete mai andati?
Se sì com'è stato?

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Il principe ed il dragoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora