6 ( Harry )

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Che casino nonostante provassi in tutti i modi a sgusciare via da quelle calde braccia, non ce la fecevo.
Per quanto mi contorcessi e mi movessi in modo sconnesso e confuso lui riusciva sempre a riprendermi in dei momenti anche a l'ultimo e a riportarmi in una posizione stabile.

Che rabbia.
Sono piccolino dovrebbe essere facile per me scappare da questo grosso energumeno e dal suo amico.
Alla fine mi arrendo al mio terrificante fato e anche se continuo a sgambettare non faccio poi così resistenza.

Intanto nel frattempo mi stava anche venendo da vomitare a causa del movimento sussultorio del mio accompagnatore e del suo quadrupede.
Anche se la mia visuale alla fine era seminanasco nascosto riuscì a vedere molte cose interessanti e assurde a mio parere.

Come centinaia di strane caverne tutte diverse costruite con pietre e legna oppure degli rami piantati nel terreno dove in cima stavano enormi corteccie colorate in modo al quanto singolare.
Era tutto così entusiasmante e nuovo che le sensazioni mi tramortivano da quante ne provavo nello stesso istante.

Mi terrorizzava tutta l'eccitazione che provavo nello scoprire quelle cose strane.
Anche perché era a causa di ciò se ora mi trovavo qui e in queste condizioni.
Avevo un po' paura del mio possibile futuro, visto che adesso mi sembrava alquanto incerto.

Non mi accorsi nemmeno che c'eravamo fermati da come ero preso nei miei pensieri.
"Fatto al quanto strano visto che non pensi mai a nulla nemmeno alle conseguenze delle tue azioni."
Sempre simpatica coscienza mia, soprattutto i tuoi pareri richiestissimi....

"Di niente tesoro, lo faccio con immenso piacere. ;-)"
Una volta scesi all'animale ci venne incontro un altro essere umano simile a quelli che mi aveva ingiustamente catturato.
Appena ci avvicinammo i toni della conversazione cominciarono a diventare molto aspri e duri, con continui strilli da parte del nuovo arrivato.

Uno mi arrivò in un orecchio più alto di tutti i precedenti portandomi a muovermi a scatti innervosito.
Improvvisamente tutto divenne più quieto fino a quando venni brutalmente strappato al mio caldo rifugio per passare ad un altro, molto meno confortevole.

Il mio corpo venne sballotatto e scosso ripetute volte.
Fortunatamente la situazione si calmò e notai che l'odore di chi mi aveva in collo assomigliava molto a quello delle mamme o delle femmine in generale.
Quindi dedussi che quello che mi aveva in braccio era sicuramente una donna.

Facendo un ipotesi potrebbe essere la madre di uno o di tutte e due i miei aggressori.
Per qualche motivo a me completamento ignoto la signora era molto positiva nei miei confronti e poco nei loro.
In effetti nei loro era molto aggressiva e questo mi rendeva felice.

Mi rendeva molto felice.
Decisi di arruffianarmela e guardando quello che avevo morso e graffiato ripetutamente, mi strusciai e mi feci coccolare dalla femmina.
Non sapete quanto ciò goduto nel vederlo geloso e infastidito.

Le conversazioni tra loro ripresero e io continuai a non capirci un granché.
Mi divertì quando vidi il biondino correre via pieno di terrore, un po' meno quando la femmina si girò verso un mastodontico edificio e ci entrò.

Era davvero enorme e a mio giudizio poco accogliente.
Era tutto pieno di oggetti, secondo me inutili e poi quasi tutti quei cunicoli erano molto bui, l'unica luce veniva fuori da delle finestre e da qualche candela.
Girammo a molti incroci ed angoli, così tanti che né persi sia il conto che la strada.

Sinceramente pensavo che girassimo in tondo e che neanche lei sapesse il percorso.
Non avevo la minima idea di come sarei potuto uscire da lì.
In un istante mi ritrovai ad essere appoggiato con assai delicatezza in quello che credo sia un giaciglio.

Solo che mentre il mio nella radura era fatto di paglia e erba con ogni tanto dei ramoscelli per tenere il tutto compatto, quello degli esseri umani era molto più morbido senza l'ombra di cose provenienti dalla natura.

Per me tutto quello era un vero mistero.
Quelle creature sembravano molto intelligenti, ma altrettanto pericolose.
Un rumore fece scattare la mia testa a vedere la fonte.
L'unica cosa che vidi era il castano che mi osservava curioso.

A quanto pare la femmina se n'era andata, lasciandoci soli.
Il castano si avvicinò e si sedette comodo al mio fianco.
Io d'altronde scattai lateralmente e cominciai a ringhiargli.
Il bastardo per dispetto ne sono sicuro mi dette una botta sul mio povero nasino, facendomelo arricciare in un gesto automatico e poi si mise a ridere.

Rideva di me?!
Non ci vidi più e gli saltai addosso dimenticando la mia piccola taglia.
< Hey sei aggressivello eh? Ti piace il mio letto almeno? È comodo no? >
"Letto?"

È così che si chiamava il giaciglio sopra cui stavamo?
< Sai sei proprio carino quando non attacchi!> mi disse sorridendo.
" Carino sarai tu! Ma guarda questo! "
No aspetta l'avevo appena definito carino?!

Certo guardandolo non era brutto.
"Ok, no stavo definitivamente impazzendo...." pensai mettendomi una zampa sul muso per coprirmi dal imbarazzo.
< Sai se farai il bravo dopo ti porto fuori.> mi sussurrò felice.

Ma cosa credeva questo?
Che ero un cane?
Un animale da addomesticare?
Ma neanche mor- che cos'era questa bella sensazione?
Mi rendeva così in pace con me stesso.
< Awww che dolce fai le fusa? Questa è un'informazione da scrivere sul mio quaderno.>

Va bene, qualunque cosa tu abbia detto ma non levare la tua mano dalla mia pancia.
Non so nemmeno in che momento mi avesse rigirato e come avevo fatto a finire in quell'umiliante posizione.
Qualcuno rovinò l'atmosfera bussando alla porta.

< Mio signore, siete atteso dalla vostra famiglia nella sala comune del castello.>
La voce era femminile ma diversa da quella di prima, sembrava più distante e fredda.
< Potete riferire che non mi sento bene e che preferisco stare nei miei alloggi?>

< Come desidera.> stava per andarsene, quando ribattè un'altra volta sul legno della porta.
< Prima che vada desidera che l'aiuti a cambiarsi?>
< No preferisco fare da solo per stanotte.> e così com'era arrivata se ne andò.

Occhi chiari si tolse tutto quello che aveva indosso per mettersi dei semplici calzoni.
Poi mi prese con una mano dietro la collottola e una volta spostate le coperte mi strinse al suo petto sotto quello strato che sapeva di protezione.

Mi addormentai in questo modo, sognando il verde della mia adorata casa, con il calore del sole sulla pelliccia e a rincorrermi con Zayn, ma con una strana tranquillità di cui non capivo la provenienza completamente sconosciuta.

Neko-ginny
Salve gente !
Volevo sapere se secondo voi la storia sta andando troppo lenta.
O se per caso avevate delle domande a causa di spiegazioni poco chiare.

Ps: Vi piace la pizza? Se sì a che gusto?

☆◇☆◇

Il principe ed il dragoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora