Dal mio primo incontro con Louis era passato un mese e mezzo.
Non avevo ancora capito come tornare alla mia solita forma, in compenso avevo imparato a parlare come un qualsiasi essere umano.Avevo imparato anche a contare e molte loro abitudini, avevo conosciuto la restante famiglia reale.
Già "reale", mi era stato spiegato che il biondino non era uno qualunque, ma il prossimo sovrano in linea di successione.Lou non era molto felice della situazione, ma faceva finta di esserlo per non creare problemi all'interno della corte.
Passavamo spesso molto tempo insieme, ogni minuto libero che gli concedevano in realtà.
A volte veniva stressato parecchio, perciò non potevamo fare nulla di troppo faticoso.L'incoronazione si avvicinava sempre di più e i nobili ed i vari consiglieri che gli giravano a torno non aiutavano affatto, anzi a quanto sapeva lo facevano sentire addirittura peggio.
Una terribile e sgradita novità fu che venni affidato ad un insegnante per farmi continuare ad imparare.Era un uomo più grande di Louis, forse sui venticinque/ trent'anni e più grosso di corporatura, era anche poco paziente e spesso mi mandava degli sguardi che mi mettevano parecchio a disagio.
Pensava di dirlo a Louis tra una conversazione e l'altra, ma poi lo vedevo così spossato sia fisicamente, sia mentalmente che non me la sentivo proprio di incasinare di più la situazione.Non era poi così urgente la questione, no?
Louis poi era così emozionato ogni volta che capivo o apprendevo qualcosa della sua cultura.
Avevo trovato una sorta di routine tra quelle mura, mi permetteva di non impazzire.Mi mancava la mia libertà però.
Mi mancavano i miei amici.
Pensavo spesso a loro, ma non avevo possibilità di fuga e dopo poco non ci provai neanche più.
< -ry! Harry!>
Mi voltai nelle lenzuola per arrivare a guardare i suoi occhi azzurri e farli incontrare nei miei.< Sei sempre con la testa tra le nuvole. A cosa pensi? >
Era vero, ma questo non voleva dire che chiunque me lo poteva far notare.
Sono molto permaloso, Lou me lo dice spesso.
< Niente.> sussurrai ad un palmo del suo viso.< Lo sai che non puoi nascondermi nulla, vero?> sorrise.
Il suo sorriso era genuino, abbagliante, mi piaceva e mi faceva battere forte il cuore, anche se non ne sapevo il motivo.
< Voglio tornare nel bosco, a casa.> detto questo il suo sguardo mutò.Il sorriso sparì e il suo sguardo rilassato si trasformò in uno allarmato.
< Perché? Non ti trovi bene qui con me? > si alzò a sedere e alzò leggermente la voce.
Non volevo spezzare la nostra intimità, ma me lo aveva chiesto lui.< Non è quello. Solo,-sbuffai- voglio tornare libero.>
< Ma tu lo sei!> mi gridò contro.
< Scusa, non volevo urlare.>
Si appoggiò su un gomito per stare faccia a faccia con me.
Ci osservammo in silenzio per un paio di minuti, poi riprese la conversazione.< Se ti manca così tanto il bosco, questo pomeriggio potremmo fare un giro a cavallo e avventurarci fino ai confini.>
Mi fece così felice che lo baciai sulla guancia.
Era molto protettivo verso di me e fidatevi lo avevo capito molto bene durante la mia permanenza qua, perciò sapevo quanto gli costasse concedermi ciò.Gli sorrisi e annuì in segno di consenso.
Mi domandavo però se c'è l'avrebbe fatta davvero a portarmi a fare una cavalcata nonostante i suoi numerosi impegni.
Me l'aveva promesso, decisi di dargli la mia fiducia, dopotutto fino ad ora non mi aveva mai dimostrato di essere inaffidabile.Bussarono e lui si alzò mormorando uno sconfitto < Arrivo tra qualche istante.>
Mi porse la mano che io afferrai, fece forza e mi alzò così velocemente che andai a sbattere contro il suo petto.
< Ops, scusa.>
Diventai bordeaux, me lo aveva sussurrato all'orecchio, facendomi sentire il suo fiato caldo dentro al mio orecchio e sul mio collo.Balbettai qualcosa senza senso.
Dovevo proprio sembrare patetico perché il biondo scoppiò a ridere in nemmeno un secondo.
Dopo esserci vestiti e aver fatto colazione, mi accompagnò fino alla stanza dove mi attendeva il mio maestro, poi si diresse a sbrigare delle pratiche o riunioni urgenti.Il tempo passava a mio parere troppo lentamente, insomma mi annoiavo mentre lui parlava di... Non so guerre?
Erano ore che narrava di ogni materia che gli veniva in mente.
Perché non si stancava mai, voglio sapere io!?Mi ripresi solo quando iniziò a parlarmi di romanzi d'amore che finivano tragicamente.
Uno in particolare colpì la mia attenzione.
Una storia drammatica di due adolescenti che si erano innamorati per errore senza nemmeno accorgersene, divisi da due mondi differenti con l'impossibilità di stare insieme.I sentimenti che venivano descritti con splendide parole erano simili a quello che io iniziavo a provare per Louis.
Ma non era credibile, vero?
Un drago non può provare qualcosa come l'amore verso un essere umano, giusto?Stavo per riperdermi tra i miei pensieri quando proprio l'oggetto dei miei pensieri spuntò con la testa dalla porta.
Mi sorrise e poi bussò alla porta aperta.
< Mi dispiace interrompere la lezione di oggi, ma noi avremmo un impegno per pranzo.>Senza pensarci un istante mi alzai dalla scrivania e gli andai incontro.
Louis mi prese la mano e camminammo fino ad uscire dalla porta principale del castello, quella vicina alle scuderie.Un cavallo era già pronto e con lui anche una borsa dove c'era tutto il nostro pranzo, devo confessare che un pò la creatura mi spaventava.
Il biondo salì in sella per poi aiutare me a fare lo stesso.
Spronò il cavallo a partire e io mi strinsi con le braccia al suo petto, chiusi anche gli occhi.Gli riaprì solo una volta abituato alla velocità.
Probabilmente stavamo facendo a ritroso lo stesso cammino di quando mi aveva trovato e portato con sé.
Sfrecciammo tra le casa ed i negozi, fino a giungere ai primi alberi della foresta.Era bella e verde come la ricordavo, gli animali vivevano tranquilli senza considerare minimamente la nostra presenza.
Rallentammo e parlando un pò arrivammo in una grande radura.All'improvviso un suono potente come il rombo di un tuono spaventò il cavallo e una figura immensa si parò di fronte a noi.
Il cavallo si imbizzarrì e noi cademmo nell'erba.
Era impossibile.
Era.....Neko-ginny
Non so cosa mi succeda ma ho sempre sonno, secondo voi è colpa della scuola?
Quest'anno mi sono cambiati tutti i prof.
Ps: A voi sono cambiati dei professori?☆◇☆◇
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Il principe ed il drago
FantasíaLarry☆ (con accenni Ziam) Louis è un principe stressato a causa del l'avvicinarsi della sua incoronazione. Harry invece è una creatura al quanto particolare. Un pomeriggio si incontreranno in una situazione un po' particolare. ps: Attenzione! è una...