Io e il draghetto avevamo convissuto da un mese o più ormai.
Si era abituato a me ed io a lui, quando ci separavamo poi non vedevo l'ora che ci riunissimo.
Harry aveva fatto molti passi avanti nella comunicazione, difatti ormai parlava come un normale ragazzo.Già avevo scoperto come si chiamava e anche molte cose su di lui.
Per esempio sapevo che aveva sempre vissuto nella foresta insieme ad altri suoi simili, sapevo anche che aveva paura di me a causa dei bracconieri di animali e quanto pare persino di creature magiche.Rimasi un pò sotto shock quando mi disse che esistevano una moltitudine di esseri mitologici oltre a lui.
Purtroppo le nostre conversazioni diminuivano drasticamente di giorno in giorno.La corte era in fermento a causa della mia futura incoronazione e nel villaggio ultimamente avvenivano tantissimi fatti sospetti, per dirne uno, il fienile del signor Lirtey che prendeva fuoco da solo.
Voglio dire a volte capitavano incendi ma qui parliamo di oltre settanta incendi in neanche due settimane.
Infatti erano circa trecento tra i contadini e tra i cittadini che avevano avuto danni di varia portata sempre per cause misteriose.Dovevo risolvere la questione, ma non avevo la più pallida idea di come fare e l'ansia che tutto ciò mi portava non faceva altro che farmi stressare più del necessario.
In breve i miei impegni aumentavano ed io ero stato costretto a lasciare l'educazione di Harry in mano ad altre persone.Non ero neanche in grado di visitare quotidianamente la mia famiglia ed INSOMMA CON LA MAGGIOR PARTE ABITAVO NELLO STESSO PALAZZO!
Stavo uscendo di testa.
Lo vedevo solo la sera però, e a volte se la giornata non era pesante il pomeriggio.Mi mancavano le nostre passeggiate in giardino e lo avrei voluto tanto portare a visitare il mio regno almeno una volta, ma un ogni giorno quando uscivo dallo studio ero così stanco che per poco non mi addormentavo in piedi.
Per mia fortuna avevo il piccoletto al mio fianco che cercava di aiutarmi in ogni momento, era rasserenante passare del tempo con lui.
Ultimamente poi apprezzavo particolarmente i suoi tentativi di distrarmi e stavo scoprendo ogni sfumatura del suo carattere, per esempio avevo capito quanto fosse permaloso e geloso, oppure mi divertivo a farlo arrabbiare o a fargli mettere il broncio.Anche se alla fine dovevo sudare sette camice per farmi perdonare.
Sapevo a memoria tutti i verdi che potevano assumere i suoi meravigliosi occhi e come fossero morbidi i suoi capelli dopo un bel bagno.
Ero sceso al compromesso che mi piaceva fisicamente, ma ancora non riuscivo ad ammettere nient'altro.E come potevo dire il contrario? Era perfetto sotto ogni aspetto.
Harry è così dolce e tenero, che potrei avere il diabete.
Infatti lo era anche ora, mentre dormiva.
Lo so, lo so che poteva sembrare un comportamento inquietante, perché insomma il fatto di fissare una persona ignara non era normale.Ma non potevo farne a meno.
Quando il ricciolo si svegliò, mi aspettai almeno un buongiorno, invece si mise a fissare il vuoto con sguardo vacuo.
Ero sorpreso e preoccupato nello stesso istante, il ragazzo che vedevi sempre solare era triste ed era mio dovere farlo tornare alla normalità.Prima dovevo sapere il motivo del suo comportamento però.
< Harry! Harry!> sussurrai.
Lo chiamava ma non mi rispondeva, qualunque cosa fosse lo doveva davvero inpensierire parecchio.
< Harry! Harry!> provai ad alzare un po' la voce.Solo allora si girò a guardarmi, come se si fosse accorto ora che ero lì con lui.
< Sei sempre con la testa tra le nuvole. A cosa pensi? >
Già un'altra cosa che avevo compreso era che spesso si distraeva a causa dei motivi più semplici.< Niente.>
Doveva essere davvero grave se non mi diceva nulla.
< Lo sai che non puoi nascondermi nulla, vero?> dissi cercando di essere rassicurante.
< Voglio tornare nel bosco, a casa.>
Ahh capisco...
No aspetta un secondo...
COSA?!< Perché? Non ti trovi bene qui con me? >
Avevo fatto qualcosa di sbagliato?
Forse ultimamente non lo consideravo abbastanza?
Mi agitai nervoso.
< Non è quello. Solo, -fece una piccola pausa- voglio tornare libero.>Lo era!
Era libero di fare quello che voleva non gli inpedivo niente!
< Ma tu lo sei!> urlai.
Solo successivamente capì quello che stavo provando.
Ero protettivo, forse troppo e lo stavo rinchiudendo in un posto che non era il suo.Dovevo rimediare.
< Scusa, non volevo urlare.>
Mi avvicinai a lui per avere un migliore contatto.
Come se dovessi dire una cosa solo nostra.
Solo che per pochi secondi mi incantai a guardare il suo viso.
Mi riscossi nel vederlo sbattere le ciglia e espressi la mia idea.< Se ti manca così tanto il bosco, questo pomeriggio potremmo fare un giro a cavallo e avventurarci fino ai confini.>
Non mi rispose neanche, mi si lanciò contro il viso per darmi un dolce e casto bacio sulla pelle, vicino alla bocca.
Era proprio un diavoletto tentatore e il bello era che nemmeno se ne accorgeva.Nemmeno un paio di minuti di pace che subito bussarono per richiamarmi hai mie doveri.
< Arrivo tra qualche istante.>
Mi alzai e aiutai Harry a fare lo stesso.
Non so come, ma me lo ritrovai addosso con la faccia tutta rossa, forse avevo messo troppa potenza.Se questo era il risultato però avrei voluto tenerlo attaccato al mio petto più spesso.
< Ops, scusa.>
Balbettava delle parole incomprensibile e io risi alla scena tenerissima.
Senza perdere altro tempo ci preparammo e una volta finita la colazione, lo portai nella sua aula.Io invece andai a sistemare tutto per fare in modo di avere il pomeriggio libero e forse anche la mattina, tanto che potevo.
Dopo un'oretta buona riuscì a convincere tutti i consiglieri che avevo bisogno di una pausa.Era stata dura ma ne valeva la pena, tutte le volte che mi ero scoraggiato, mi bastava pensare al tempo che avrei potuto passare con Harry.
Andai in cucina e ordinai di preparare il pranzo, aggiunsi anche di caricarlo su un cavallo, poi andai dove studiava Harry.Lo vidi seduto e annoiato con la tipica faccia di uno studente che farebbe di tutto pur di non essere a lezione.
Mi misi a ridere, ma decisi di aiutarlo comunque.
Mi feci notare da lui sorridendogli e poi bussò.
< Mi dispiace interrompere la lezione di oggi, ma noi avremmo un impegno per pranzo.>Lui si alzò e corse verso di me, quando mi fu vicino gli presi la mano e lo trascinai fino alle scuderie, dove tutto quello che avevo ordinato era stato già fatto.
Salì sul quadrupede e poi aiutai lui a fare altrettanto.
Spronai il cavallo a partire e Harry si strinse a me terrorizzato.Questo mi fece salire ancora di più l'adrenalina e ad andare più veloce.
Arrivammo alla foresta in un battito di ciglia e decisi di rallentare per sicurezza.
Nel frattempo la presa del piccoletto dietro di me si era pian piano fatta meno come se avesse acquisito più fiducia.Decisi di parlare per rompere un po' il ghiaccio.
Tutto andava bene, finché un ombra gigantesca venne proiettata su di noi e un rumore mai sentito palesò una terza presenza oltre a noi.
Cademmo da cavallo che spaventato tentò di scappare.Nella mia mente un unica frase.
MA CHE DIAMINE ERA?!Neko-ginny
Qualcuno a qualche consiglio o opinione sulla storia?Sappiate che per me sono molto importanti, amo sapere che qualcosa che faccio piace ad altre persone.
☆◇☆◇

STAI LEGGENDO
Il principe ed il drago
FantasyLarry☆ (con accenni Ziam) Louis è un principe stressato a causa del l'avvicinarsi della sua incoronazione. Harry invece è una creatura al quanto particolare. Un pomeriggio si incontreranno in una situazione un po' particolare. ps: Attenzione! è una...