2.Dangerous Nights

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~What a dangerous night
to fall in love~

"El lo so che fa male, ma devi reagire cavolo!"

El guardava fuori dalla finestra seduta a gambe incrociate sul divano di casa di Max, il trucco nero preparato dall'amica già colato lungo le sue guance bollenti in lunghe strisce nere fino al collo.
"Sono passate 3 settimane, El! Te lo prometto, sarà divertente e non penserai a Mike per qualche ora".

El fissó l'amica con gli occhi rossi pieni di lacrime: non pensare a Mike? Sarebbe mai stato possibile? Vedeva il viso di Mike ogni volta che chiudeva gli occhi e la voragine aperta nel petto non aveva smesso di sanguinare, anzi peggiorava ad ogni respiro.
Come cazzo Max pensava che una serata in discoteca a ballare potesse essere una buona idea?

El aveva finto sorrisi per tutto il pomeriggio, aveva indossato il vestito corto che aveva scelto Max per lei, si era lasciata truccare come fosse una sua bambola, ma appena le aveva detto in che locale sarebbero andate El era scoppiata a piangere.
Al 'Pup': non un locale qualunque ma il locale. Quello dove andavano sempre al liceo. Quello delle loro prime sbronze, delle risate sulla pista e delle canzone urlate sopra la musica. Quel locale dove ogni scusa era buona per appartarsi in un angolo nascosto nel buio per sentirsi più vicini sotto le note delle "giuste" canzoni.

"Non ci saranno loro, Lucas me l'ha giurato! Fidati El, non vedrai Mike sta sera. Te lo prometto."
El si passò la mano sotto gli occhi togliendo i residui di mascara colati sulle guance.

Sembrava che quella da aiutare fosse Max, non lei.
Sarebbe stata volentieri a casa come tutte le altre sere, immersa nelle coperte a piangere tutte le sue lacrime, ma l'amica sembrava essere sicura di sapere che cosa serviva a lei sul serio.

"Andiamo là e beviamo qualcosa. Ho un compagno di corso al bancone che ha appena iniziato a lavorare e ci preparerà quello che vogliamo. Stacchiamo la testa per 3 o 4 ore e poi torniamo a casa. Ti prometto che ti farà bene"

El tirò su con il naso.
Ubriacarsi per non pensare a Mike le sembrava un'idea più intelligente e concreta che continuare a piangere, per quanto stupida fosse.

Tornò per un secondo con lo sguardo alla finestra, guardando il cielo rosa nel tramonto autunnale.
Chissà Mike come se la stava passando.
El non aveva chiesto nulla a Will e suo fratello non aveva parlato. Si era limitato ad abbracciarla e ad ascoltare i suoi singhiozzi in silenzio ogni volta che sua sorella aveva bussato alla sua camera.
El non avrebbe mai parlato male di Mike con Will: non avrebbe mai voluto metterlo in mezzo costringendolo a prendere una parte.
Non sarebbe stato giusto.

"Guardati..." disse Max prendendole la mano e facendola alzare, portandola di fronte allo specchio.
"..cosa vedi, El?"

Cosa vedeva El?

Il suo viso pallido e le occhiaie scavate nere per il trucco colato e il troppo pianto, le spalle più magre e il vestito di Max troppo grande per lei in quel momento, un paio di occhi rossi e una massa di ricci spettinati.

"...un disastro" sospirò mordendosi il labbro trattenendo le altre lacrime che premevano per uscire.
"No El, io vedo una ragazza di 20 anni che ha voglia di spaccare il mondo" disse Max dietro di lei abbracciandole le spalle.
"Vedo una meraviglia che si è scordata il suo valore, vedo una giovane donna che ne ha passate tante e che supererá anche questa con l'incredibile forza che ha da sempre"

El sorrise guardando l'amica.
Max le voleva bene davvero, non c'erano dubbi: doveva solo provare a fare come diceva lei.
In fondo che altro aveva da perdere?
"Andrá tutto bene, ti fidi di me?"

Never enough||MilevenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora