~We'll make heaven a place on earth
Ooh, heaven is a place on earth~El aveva passato le 24 ore successive al "tranquillo" matrimonio di Nancy e Jonathan a casa di Max, o meglio, nel suo bagno, ripetendosi nella mente quanto fosse stata una deficiente a mettersi in quella situazione.
Max d'altra parte, tra la nausea costante di El e un calo di pressione, aveva finalmente compreso le parole di Will che le aveva sussurrato il giorno prima, chiudendo la portiera dell'auto alle sue spalle:
"Ora è il tuo turno Max, buona fortuna!"La situazione non era solo ingestibile, era assurda nella maniera più assoluta e Max non smetteva di scuotere la testa, tenendo con le mani i capelli di El raccolti sulla sua schiena:
"El, ti giuro che finché non sarà finita tutta questa storia tu non toccherai più nemmeno una goccia di alchool!"
"Lo so Max, lo so…"
"Dio mio, ci dovrebbe essere Mike qui al posto mio ora!!"El non aveva potuto fare a meno di sorridere a quell'affermazione esasperata dell'amica, così come non aveva smesso di fare un attimo in quelle ultime 24 ore: Mike, la stanza buio, i baci e quel "anch'io ti amo El". El non aveva pensato ad altro neanche per un secondo.
Louie aveva chiamato, aveva chiesto come stava e di vederla il giorno seguente: era ormai il 22 dicembre e l'indomani, con la sua famiglia, sarebbe partito per il Meryland, come ogni anno nel periodo natalizio, per passare le feste con i nonni materni.
"Passerò a salutarti a casa, così non prenderai freddo!"
"Certo, anche a papà e a Joyce farà piacere farti gli auguri!"
"Jane, posso farti una domanda…?"
El aveva trattenuto il respiro, dall'altra parte della cornetta, seduta sul letto matrimoniale in camera di Max avvolta nel suo pigiama di ciniglia e in una enorme e calda coperta."Hai parlato ancora Mike ieri al matrimonio? Ti ha fatta piangere lui?"
El si era morsa forte il labbro, cercando di ragionare sulla migliore risposta da dare.
Odiava mentirgli: Louie non se lo meritava. Non era colpa sua se El si era comportata così, se lo aveva tenuto all'oscuro del segreto più importante della sua vita, se lo aveva preso in giro per tutte quelle settimane: non era colpa sua se El non riusciva a dimenticare Mike."Tecnicamente non abbiamo parlato, abbiamo fatto per la maggior parte altro…" aveva risposto El nella sua mente, non potendo evitare di sorridere.
"..Jane?"
"Oh si scusa, mi sono distratta! Mi sento ancora così stanca…dicevi?"
"Tesoro, ti ho visto al matrimonio, eri distrutta, non ti ho mai visto così sconvolta.."
El aveva chiuso gli occhi, trattenendo una risata:
"Oh si, sconvolta lo ero davvero, ma non per quello che pensi tu, Louie…"
"…vorrei solo fossi serena e che quel deficiente non ti desse più fastidio. Posso parlarci sai? Posso dirglielo una volta per tutte di starti lontano! Non ho paura di lui!""Louie davvero, ti ringrazio ma non è il caso: ieri è stata una lunga giornata, non mi sono sentita bene e certo non aveva una bella cera, ma Mike non c'entra nulla con questo, sul serio. Mike non significa più nulla!" aveva risposto El con il tono di voce più convincente che poté e sentendosi in colpa da morire.
"Louie cavolo, non ti meriti una stronza come me…"
"Va bene, ti credo" aveva risposto il ragazzo dall'altra parte della cornetta dolcemente.
"Ci vediamo domani, riposati tesoro mio, ti amo"
"A domani!" aveva agganciato El con le lacrime agli occhi e massacrandosi con i denti le povere labbra.Odiava quella situazione, odiava dire le bugie, odiava sentirsi così in colpa: lei e Mike dovevano chiarire la loro posizione, il prima possibile.
Che cosa erano loro due in quel momento?
Amici? Amanti? Volevano davvero tornare insieme?
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Never enough||Mileven
Fanfic[COMPLETA] ||Come il Sole giallo ritrova ogni giorno l'azzurro al confine del suo Cielo|| Questa non è una storia d'amore. Sarebbe troppo riduttivo. Questa è una storia di lacrime, di dolore, di baci su ferite aperte e sanguinanti. È una storia di...