17.Head Above Water

1.5K 87 227
                                    

~God, keep my head above water
Don’t let me drown
It gets harder
I’ll meet you there at the altar
as I fall down to my knees
Don’t let me drown, drown, drown~

"Ho preso 30…30 e lode"
"Amore mio ma è meraviglioso!!!"
El fece un piccolo sorriso, alzando gli occhi verso il cielo plumbeo fuori dalla finestra di camera sua, con la cornetta stretta in mano e il cuore che le batteva a ritmo irregolare nel petto.

Era felice, soddisfatta ed orgogliosa.
Ce l'aveva fatta, non ci avrebbe mai scommesso nel turbinio di emozioni che aveva riempito le sue ultime 24ore ma ce l'aveva fatta, aveva portato a casa quell'esame e nel migliore dei modi.

"Sì, sono molto contenta: non me l'aspettavo, ma il professore era molto felice del mio approfondimento, e così…"
"Non avevo dubbi! Ti conosco tesoro, ti sottovalutati sempre troppo ma io ci avrei scommesso saresti stata la migliore! Ti sei sempre impegnata così tanto e te lo meritavi! D'altronde, scommetto che avrai passato tutte le vacanze sui libri mentre io ero via, non è vero?"

Le parole di Louie dall'altra parte del filo la punsero come uno spillo nella pelle ed El immediatamente chiuse gli occhi, facendo un profondo respiro e cercando di restare calma.
Non c'era più altro tempo da aspettare, non c'erano altre scuse per procrastinare quel momento.
Le vacanze erano finite, Louie e Melanie erano tornati a casa, la visita e il suo esame erano andati alla grande ed El era sempre più convinta solo di una cosa: doveva troncare con Louie il prima possibile e dire a Mike tutta la verità sul bambino.
Che altro aveva ancora da aspettare?

"Louie, senti: non dovremmo parl.."
"…festeggiare! Noi dovremmo festeggiare!" la interruppe il ragazzo dall'altra parte del telefono, con un entusiasmo sincero e genuino che ad El fece ancora più male.

"Come riesci ad essere così stronza con un ragazzo che ti ama così tanto?"

"Louie, non è il caso, davvero, è solo un esame…" tentò di rispondere El scuotendo la testa e stringendo le unghie sul palmo della mano, nervosamente. "Non è il caso di festeggiare!"
"Scherzi?! Tesoro hai preso 30, certo che c'è da festeggiare! Te l'ho detto, ti sottovaluti troppo! E inoltre è il primo esame che sostieni da quando stai con me!" ribattè Louie con tono allegro.

El si passò una mano tra i ricci, respirando piano e prendendo tempo: cosa gli doveva dire?! Le sembrava scortese rifiutare: Louie avrebbe mangiato la foglia e si sarebbe insospettito, avrebbe iniziato a fare domande su domande e l'ultima cosa che El voleva era troncare con lui per telefono.

"Io, non credo.."
"Jane, insisto, sul serio! I miei volevano conoscerti! Credo che dopo 3 mesi sia arrivato il momento, non credi? Mia madre sarebbe felice di averti a cena da noi sta sera!"
El spalancò gli occhi alla finestra, perdendo un battito a quella proposta così diretta ed inaspettata.

"Conoscere i tuoi? Sta sera?! Cazzo Louie, ma io stavo per lasciarti!"

"A cena da te? Con i tuoi genitori? Sta sera?!" ripeté El cercando di non tradire il terrore nella sua voce.
"In che cazzo di casino ti stai cacciando El?!"
"Sì, a cena da me, con i miei genitori, sta sera!" ripeté anch'egli con una risata.
"Tesoro, andrà tutto bene, i miei non mordono mica! So che ti ho parlato tanto di mio padre, dei suoi modi un po' burberi e del suo lavoro ma credimi, non sono così male! Vogliono conoscerti e non abbiamo più scuse! Ti adoreranno, ne sono sicuro! Come non potrebbero?"

Never enough||MilevenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora