Capitolo 6

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JASON

Ero in camera mia incazzato con il mondo e ancora abbastanza imbarazzato per la sceneggiata fatta prima in camera di Naomi, quando ad un certo punto sentii dei rumori strani...

non so in realtà bene come definirle ma sembravano delle urla strozzate, strozzate da qualcosa che assomigliava a dei singhiozzi.

Subito dopo sentii correre Ashley, la madre di Naomi, nella camera della figlia e farfugliare qualcosa.

Cocciuto come sono non riuscii a trattenermi e andai in camera di Naomi per cercare di capire cosa stesse succedendo. Li non trovai nessuno così decisi di scendere al piano di sotto...

Appena arrivato in cucina mi scontrai con Naomi... i suoi occhi catturarono i miei e rimanemmo così per qualche secondo.

Quegli occhi grigi riuscivano ogni volta a lasciarmi senza fiato, riuscivano ad incartarmi e a non farmi capire più nulla! Quegli occhi da grande che per lei sono come uno scudo, ma che in realtà racchiudono una bimba che cerca di rimanere a galla nel suo piccolo mondo.

Ecco... io in quegli occhi mi ci perdevo, mi ci perdevo con tutto me stesso. E non importava dove fossi, o in quale momento, ma mi bastava guardarli per perdere la testa, completamente.

Quegli stessi occhi però, che ogni giorno mi toglievano il fiato, in quel momento erano cupi e gonfi per le lacrime che aveva probabilmente versato e per quelle che molto probabilmente continuerà a versare.

Mi sforzai per riuscire a pensare lucidamente e mi staccai da lei il giusto per non rimanere più imbambolato.

A quel punto non mi restava altro che sfoderare la mia arma migliore... il sarcasmo.

"Naomi sei così carina quando arrossisci" e iniziai a ridere di gusto.

Mi piace farla arrabbiare di proposito... mi diverto troppo vedendo quanto si incazza!

Lei iniziò a guardarmi con uno sguardo veramente strano... vergogna misto odio. Faceva quasi ridere.

Così senza dire una parola se ne corse in camera sua sbattendo la porta.

Vidi Sam rientrare con un mazzo di margherite in mano, probabilmente i fiori preferiti di Naomi, e correre in camera sua per darglieli. Aspettai che se ne andasse e entrai.

Non sono una ragazzo troppo timido così andai dritto al punto... "cos'hai??" Gli chiesi con un tono forse troppo acido. Mannaggia a me e alla mia lingua lunga!!!

Lei mi guardò come se niente e nessuno l'avrebbero mai convinta a parlarmi.

Così avanzai fino ai piedi del suo letto, dove era rannicchiata, e mi sedetti accanto a lei.

"Il gatto per caso ti ha mangiato la lingua?" Le chiesi con un tono scherzoso.

Lei sbuffò e alzò le spalle, lasciandomi di nuovo di sasso.

"Hai intenzione di parlarmi o vogliamo rimanere così per tutta la sera?!?" Le dissi.
"Guarda che non ho fretta, posso stare qui tutto il tempo del mondo"

Finalmente riuscii a convincerla ad aprire bocca ma non ottenni altro che un chiaro ed esplicito "ESCI DALLA MIA CAMERA!"

Mi rassegnai e uscii da lì senza fiatare.

Bene o male ascoltando Ashley e mio padre parlare riuscii a capire che Naomi aveva queste specie di crisi e che le erano ricominciare da poco. L'unica cosa che ancora non mi era chiara, e che per certo avrei scoperto, era il motivo...

💙💙💙
Jason è determinato a scoprire a cosa sono dovute le crisi e gli incubi di Naomi, riuscirà nel suo intento?
Lo scoprirete nei prossimi capito
Alice e Chiara
#JAMI

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