Capitolo 13

340 10 0
                                    

Instagram: @alichiara.stories

NAOMI

"Gli hai detto che ti piace?" Disse Liz euforica
Sbuffai annoiata da quella sua domanda che mi diceva da ormai due ore.
"Cazzo,si sono 2 ore che te lo dico" dissi seccata.
Non gli diedi il tempo di rispondere. "E comunque non gli dare importanza ero semplicemente ubriaca e ho sparato cazzate"  dissi cercando di convincere lei ma anche me.
"Farò finta di crederci" disse con un ghigno in faccia
"Bene" dissi io esasperata
"Bene" mi imitò Liz fallendo miseramente.

Devo dimenticarlo, devo dimenticare lui, il suo carattere difficile che mi attrae come una calamita, lui che mi sa prendere sia fisicamente che mentalmente, devo dimenticare i nostri sguardi che si incatenano e che si dicono mille cose, devo dimenticare il modo in cui mi ascolta e mi fa sentire sicura di me e di quello che mi circonda, ma come faccio???

Poi mi venne in mente, il posto che i ragazzi odiano di più , la scuola!
"A scuola" urlai contenta
Liz mi guardò preoccupata non capendo cosa centrasse la scuola con quello di cui stavamo parlando poco prima.
Gli spiegai brevemente il mio piano tralasciando le parti più 'intime' se così possiamo definirle.
Lei sembrò esitante ma dopo qualche tentativo e lo sguardo dolce, lo approvò, avvertendomi che avrei fatto un'errore e che avrei solo complicato le cose.

ma quando mi metto in testa una cosa la porto a termine!

So che non sarà facile dimenticarlo ma devo riuscirci, anche perché non voglio innamorarmi di qualcuno che non è disposto ad amarmi o soltanto provare una parte delle sensazioni che provo io soltanto incrociando i nostri sguardi o sfiorarci le mani. Basta Naomi! Non pensare a lui, DIMENTICALO!

                       ✏️✏️✏️
Giorno seguente.
Erano circa le 7.30 del mattino e non avevo intenzione di alzarmi dal mio comodo e caldo letto e così assecondai il mio desiderio e mi rinfilai nelle coperte , ma purtroppo mia madre venne in camera sbraitando un "Alzati e vai immediatamente a scuola" non osai replicare anche perché non avevo voglia di iniziare una discussione con mia madre oltretutto di prima mattina.

Andai in bagno e mi infilai sotto l'acqua gelata della doccia, riusciva a svegliarmi e in qualche modo ad allentare la tensione è la preoccupazione.
Mi sorse una domanda, che almeno una volta nella vita anche voi avrete pensato ovvero 'Cosa cazzo metto?'

Così passai venti minuti ad osservare il mio armadio per poi scegliere un top rosso ma non volgare, odio farmi notare, dei jeans neri attillati e una camicia del medesimo colore del top legata in vita e le converse rosse.
Legai i miei lunghi capelli color nocciola in due trecce e misi un filo di mascara per far risaltare i miei occhi grigi, erano l'unica cosa che avevo ripreso da mio padre e ne andavo fiera. Cercai di coprire alcune lentiggini con del blush di un color rosato molto semplice e tenue.

Presi il mio zaino e mi recai a scuola, amavo camminare con le cuffie nelle orecchie e far partire in riproduzione casuale le mie canzoni preferite.

Vidi dal telefono l'orario e cazzo ero in ritardassimo!!! Mi sarei beccata un'ammonizione e inoltre una punizione.

Cazzo,cazzo,cazzo pensai tra me e me. Iniziai a correre come una pazza e così ricevetti qualche occhiataccia e qualche risatina da parte dei paesani ma non ci dieti troppo peso.

Finalmente arrivai a scuola ma essendo dannatamente goffa e sbadata andai a sbattere contro qualcuno e tutti i fogli che avevo in mano caddero sul pavimento, ci mancava solo questo!

"Sai, potresti fare più attenzione la prossima volta" disse una voce roca.. alzai gli occhi per vedere chi era e mi trovai davanti il capitano della squadra di football credo si chiami Caleb o una cosa del genere. non é niente male, ha i capelli ricci color nocciola, gli occhi anche essi color nocciola e un bel fisico.
"Scusami é che sono in ritardo e non ho prestato attenzione a dove mettessi i piedi"
A questa mia risposta lui sorrise e mi aiutò a raccogliere i fogli sparsi per il pavimento. Si creò un silenzio imbarazzante che fu subito spezzato dalla sua voce "Siccome ti ho aiutata mi devi un favore, sta sera ti va non so un appuntamento?" Feci finta di pensarci e poi accettai, faceva parte del piano dimenticare Jason e forse Caleb avrebbe potuto aiutarmi.
"Ti passò a prendere alle 8 Naomi" disse facendomi l'occhiolino.
Come sapeva il mio nome?

Le prime lezioni finirò in fretta e così mi ritrovai a mensa.
Mi avvicinai a Maia e a Liz con tono pacato in modo tale da non farmi sentire da nessuno "Vi devo raccontare una cosa iper importante"
Gli raccontai tutto e a Maia anche del piano.
"Questo piano non serve a nulla, complicherai solo le cose e sai come si dici più cerchi di dimenticare qualcuno più questo tormenterà sempre più spesso i tuoi pensieri e soffrirai ancora di più" disse lei con tono di voce pacato e calmo.
Aveva ragione ne ero al corrente ma non avevo intenzione di darle ragione nonostante fosse la mia migliore amica, sono una persona abbastanza orgogliosa proprio come mia madre e non avrei mai ammesso di avere torto così restai in silenzio senza replicare.

"Ragazze alle 19.00 venite da me che dovete aiutarmi a prepararmi per l'appuntamento" dissi euforica.

Tornata a casa passai le ore a vedere serie tv e mangiare schifezze.

Verso le 18.30 mi feci la doccia e alle 19.00 arrivarono Maia e Liz.

Liz mi scelse il vestito e le scarpe. Era un vestito lungo nero con uno spacco sulla gamba destra, aveva una scollatura a cuora che lasciava intravedere un po' il seno ma non in modo provocante anzi tutt'altro era molto elegante. Le scarpe erano dei semplici tacchi neri ornati da qualche brillantino color argento. Maia mi truccò e mi acconciò i capelli. Il trucco era semplice, aveva usato i toni del nero per creare un effetto Smokey eyes sugli occhi e chiaramente aveva messo il mascara.
sulle gote aveva messo del blush sempre sul tono del rosato chiaro e sulle labbra un rossetto rosa accompagnato da uno strato di lucida labbra. I capelli erano racconti in uno chignon elegante, lasciando qualche ciocca fuori.

Mi guardai esterrefatta allo specchio, ero magnifica, stranamente mi vedevo bella o per lo meno decente.

Scesi le scale appena sentii il campanello suonare, mi ritrovai davanti però la persona che non avrei mai voluto incontrare... Jason

Incontrai i suoi occhi e subito mille brividi invasero il mio corpo, notai che mi squadrava anche lui esterrefatto man mano si avvicinò a me. era così vicino a me che potevo sentire il suo fiato caldo sul collo... è inutile dire che mi sentii in estremo imbarazzato.

poco dopo avvicinandosi sempre di più  mi sussurrò all'orecchio un "Sei incantevole" e un sorriso involontario apparve sul mio viso.
Quest'attimo di intimità finì non appena notai Caleb, gli andai incontro non curante dello sguardo severo di Jason e delle occhiatacce che lanciava sia a me che al mio accompagnatore.

"Vuole andare mia principessa" disse Caleb con tono dolce, annuì e uscimmo da quella casa.

L'appuntamento andò per il meglio, avevo imparato molte cose su di lui e che al contrario di ciò che si diceva in giro lui non era un ragazzo superficiale, non si lasciava incantare dall'apparenza. Capii velocemente che non era il ragazzo adatto a me, ma almeno avevo qualcuno che non mi faceva pensare a l'innominabile e no non mi riferisco a Voldemort....

💙💙💙
In questo capitolo Naomi tira su un piano per dimenticare Jason.
Riuscirà a dimenticarlo grazie all'aiuto di Caleb?
Cosa ne pensate di questo capitolo?
Alice e Chiara
#JAMI

Seguiteci su Instagram: alichiara.stories
Seguiteci su wattpad: chiara__alice
Email: aliceskin23@gmail.com
Per scoprire tutte le novità inerenti al libro o aggiornamenti seguiteci su tutti i social!

Uno splendido disastro Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora