Capitolo 12

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JASON

Arrivati a casa la feci scendere dall'auto e la portai in camera mia.

Era evidentemente sbronza e il suo alito lo dimostrava benissimo.

"Scusa ma vorrei andare in camera mia, se non ti dispiace!" Mi disse con tono acido.
"No tu ora rimani qui e mi spieghi chi era quel tizio e cosa ci facevi in uno stanzino tra le sue braccia!" Le ordinai io sbarrando la porta.

"Io non devo dirti proprio nulla..." ribatté lei cercando di spostarmi inutilmente.

"Penso che ti convenga dirmelo dato che non mi muoverò da qui finché non mi racconterai tutto." Le dissi con uno sguardo compiaciuto.

"Scusa perché ti interessa tanto... sei per caso geloso?" Mi chiese lei con un sorrisino stampato in faccia.

Effettivamente stavo bruciando vivo... la sola immagine di lei che si struscia su quel tizio, con quel vestito dannatamente sexy, e quei balli provocatori che le riescono stupendamente, mi verrebbe da tirare un cazzotto al muro.

"Si, sono geloso. Sono geloso perché se io non arrivavo mia sorella avrebbe perso la verginità con un coglione che l'avrebbe solo usata" mentivo ovviamente... mi sto rendendo conto che per me è più di una sorella, me ne sto accorgendo con il tempo, ma almeno me ne sto accorgendo.

"Io non ti ho chiesto nulla!! Non ti ho chiesto ne di controllarmi alla festa, e ne di proteggermi..." mi urlò infuriata.

"Beh sei mia sorella cazzo! Non serve una tua richiesta per proteggerti." I suoi occhi si spensero appena pronunciai queste parole.
Il suo sguardo si incupì è una lacrima le rigò la guancia.

"Ehi bambolina... guardami!" Cambiai totalmente tono, diventai dolcissimo, senza neanche rendermene conto. Le presi il viso con le mani e lo alzai, in modo tale che i nostri sguardi si incrociarono. Aveva gli occhi gonfi e altre lacrime chiedevano il permesso di solcargli il docile viso, anche se lei non glielo concedeva.

"Tu mi piaci." Mi disse tutto d'un tratto.

Io rimasi immobile e lei si allontanò da me e corse in camera sua.
Tu mi piaci.
Tu mi piaci.
Tu mi piaci.
Tu mi piaci.
Tu mi piaci.

Le sue parole rimbombavano nella mia testa e non riuscivo a non pensare ad altro che ai miei sentimenti nei suoi confronti...
✏️✏️✏️
Il giorno dopo.

Mi svegliai verso le 11 e scesi giù in salone. Mio padre, Ashley e Sam erano andati ad una fiera e rimanevano il fine settimana li.

Appena arrivai in cucina vidi Naomi che si teneva un pacco di ghiaccio sulla fronte. Era visibilmente a pezzi presumo per la sbronzata di ieri sera.

"Tutto ok?" Le chiesi. Lei probabilmente non si era accorta della mia presenza dato che sobbalzò sulla sedia. Divenne subito rossa come un pomodoro.

"Si.. senti.. ieri sera ero molto sbronza e... quello che ti ho detto.. beh.. non ero in me insomma." Mi disse lei cercando di nascondersi il viso dietro i capelli.

"Sai... da ubriachi si dice sempre la verità." Le dissi mostrandogli il mio sorriso migliore.

"Sì ma sai... da sbronzi si confonde anche una suora con un pinguino!" Mi disse lei facendomi la linguaccia!

Mi fa impazzire quando fa così, quando fa la bambina!! Mi fa letteralmente impazzire!

💙💙💙
Scusate se è corto, il prossimo sarà sicuramente più lungo.
Cosa ne pensate di questo capitolo??
Alice e Chiara
#JAMI

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