Capitolo 11

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NAOMI
Erano circa le sette di sera, avevo voglia di passare del tempo con Liz e Maia, così assecondai il mio desiderio di vederle e le chiamai.

"Tra dieci minuti arriviamo" sentii dire
"Sbrigatevi! Vi devo raccontare troppe cose!!"
E così terminò la chiamata.

Ero abbastanza annoiata così decisi di far visita a Jason prima che arrivassero le mie migliori amiche.

Prima che riuscissi a bussare alla porta sentii Jason parlare al telefono con qualcuno capii semplicemente queste parole " Senti.. la verità è che non so cosa mi sia preso l'altra volta. Facciamo così ci vediamo alle 19:30 a casa tua" bastarono queste parole a farmi restare di pietra.. io avevo creduto che ci potesse essere qualcosa tra di noi e lui va da qualche puttana per spassarsela.

Corsi in camera mia e senza riuscirmi a controllare delle lacrime rigarono le mie guance.

I miei pensieri furono interrotti dallo sbattere della porta; mi asciugai velocemente le lacrime.

"Naomi, ci sei mancata così tanto" dissero Liz e Maia in coro
Cercai di fare un sorriso ma di nuovo delle lacrime apparvero sul mio volto.
"Ehi, cosa succede?" Mi domando preoccupata Liz
"Chi devo ammazzare?" Mi chiese Maia
"I-io pensavo che lui p-provasse qualcosa per m-me, che stupida che sono stata, i-io lo o-odio!"
Mi abbracciarono forte e per tranquillizzarmi mi dissero che saremmo andate ad una festa tra qualche giorno.

li per li non accettai... non era mio solito andare a feste del genere, anzi... effettivamente non ero mai stata ad una festa negli ultimi 5 anni!

Ci avrei dovuto riflettere, non mi andava molto a genio il fatto di dovermi strusciare con tutti quei corpi sudati e alcolizzati. Bleahh!!

Passammo la serata tra mangiare schifezze e guardare vari film.

Durante tutta la serata Jason non si fece vivo, e dedussi che non sarebbe arrivato e che il mio presentimento effettivamente era corretto.
Questa cosa mi faceva male... ma per non mostrarmi fragile agli occhi delle mie amiche, feci finta di nulla e mi concentrai sul film.

La mattina seguente Liz e Maia non facevano che assillarmi per la festa, pregandomi di andare e convincendomi che mi sarei divertita e che avrei smesso di pensare a Jason per un po'... effettivamente era quello che ci voleva, quindi, anche se un po' controvoglia, le feci contente e accettai!

le mie amiche mi portarono a comprare degli abiti adatti ad una festa del genere, e più che abiti mi sembravano straccetti, perché il più lungo che provai mi arrivava a malapena a metà coscia...

Alla fine comprai un "abitino" rosso molto attillato e un giacchettino di pelle nero. Per le scarpe optai per delle comode Adidas bianche.

festa.

Liz mi aveva aiutato a scegliere il vestito e delle scarpe invece Maia mi aveva acconciato i capelli e poi truccato.
Il vestito era abbastanza corto, fasciava perfettamente le mie forme, a dire la verità non ero abituata a vestirmi in modo così provocante, ma sta sera dovevo divertirmi e non pensare a quel coglione di Jason.

I capelli erano perfettamente piastrati e i miei occhi erano contornati da una matita nera e del mascara; le labbra erano tinte di un rosso acceso.

"Sei bellissima!" Disse eccitata Liz
"Grazie ragazze, non sarei mai riuscita a fare una capolavoro del genere da sola!" detto questo ci stringemmo in un grande abbraccio.

"È ora di divertirisi!!" Disse euforica Maia.
E tutte e tre ci dirigemmo in macchina.

Il viaggio in auto fu silenzioso, un silenzio non imbarazzante anzi tutt'altro.

Poco dopo arrivammo a destinazione. La musica era molto alta, c'erano persone che si scambiavano saluti con la saliva e altri che si strusciavano.

"Vado a cercare Aaron" disse Maia,
Io e Liz annuimmo e la lasciammo andare!

"Emm... Naomi ti dispiace se vado a cercare.... emm Lucas" mi chiese Liz arrossendo.
"Vai pure" urlai in modo tale da farmi sentire, "ma quando torniamo a casa voglio sapere tutto" Le dissi e le feci un occhiolino.

Mi diressi al bar e non avendo mai bevuto prima d'ora non seppi cosa scegliere. così mi ricordai di aver visto un film dove delle ragazze bevevano della Vodka; feci un bel respiro e ordinai quella.
Uno, due, cinque, dieci bicchierini e non capii più nulla.

Sentii la testa più leggera,
iniziai a ridere senza alcun motivo e a ballare in modo troppo provocante addosso a uno. Mi sentivo libera, senza alcuna preoccupazione, ero finalmente felice.

Questo ragazzo iniziò a baciarmi e per mia sorpresa non mi scansai anzi ci diedi dentro.
"Che cazzo fai Naomi?" Sentii urlare qualcuno, non mi importava chi fosse, mi stavo divertendo e non volevo essere disturbata.

"Ti va di andare in un posto più appartato" disse il tizio con cui stavo limonando prima.

Io annuì senza pensarci due volte, poco dopo mi ritrovai le sue mani su tutto corpo.

Tutto un tratto capii cosa stesse per accadere e cercai di scansarlo con tutte le mie forze.

era troppo forte, cercai di urlare ma le mie urla erano strozzate, singhiozzavo e avevo paura.

Poco dopo non sentii più la presa di quel verme e mi resi conto che Jason gli stava addosso e gli aveva tirato un pugno in piena faccia. A quanto pare non voleva smettere di picchiarlo e se avesse continuato così probabilmente sarebbe finito in ospedale...

"Basta Jason! Così gli farai male!" dissi con voce flebile e impaurita.
"Ti prego lascialo e portami a casa" lo supplicai.
Poco dopo senti una mano afferrare la mia e trasportarmi dall'altra parte della pista, verso l'uscita. La sua presa sulla mia mano era ferrea, come se stesse tenendo qualcosa a cui teneva molto, e in un certo senso cercava di proteggerla. mi dava un conforto fantastico e per un momento mi fece dimenticare come mi aveva fatta sentire in precedenza.

Jason mi fece entrare in auto. il tragitto passò velocemente.

"Ma che cazzo volevi fare là dentro" urlò spezzando il silenzio che si era creato.
"I-io volevo divertirmi e non pensare a nulla" sussurrai. avevo paura, non paura di lui ma paura di una sua possibile reazione.

"Ma che cazzo dici? Ma ti senti quando parli" sbraitò Jason con tono freddo.

ero stufa di lui e del suo modo da padre di rivolgersi a me, così senza accorgermene dissi "Vuoi sapere il perché?"

Lui annuì "Perché tu sei uno stronzo, non ti meriti un cazzo, fai solo soffrire le persone e le riduci in stracci, io sono andata a quella festa per non pensare a te, a te che ti scopavi quella puttana di Jessica o come cazzo si chiama. ho bevuto per essere felice e non pensare a niente, per non pensare a mio padre e a te. Ti va bene come motivazione?" Dissi tutto d'un fiato con le lacrime agli occhi. Lui rimase in silenzio.

💙💙💙
In questo capitolo abbiamo visto una Naomi diversa, disposta a tutto pur di non soffrire per Jason.
Jason ricambierà i sentimenti che prova Naomi o la userà soltanto?
Alice e Chiara
#JAMI

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