Tre Contro Uno

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Domani sarà Natale, sto progettando il regalo di Edith da quando siamo arrivati qui nel Montana. La foresta si sta tingendo di bianco, proprio come nei film natalizi. Vivendo a Los Angeles è molto raro veder nevicare, perciò questo spettacolo mi affascina ogni volta che lo vedo. Il regalo di Mark come tradizione è un videogioco, non è stato molto difficile trovarlo. Per lei invece ho voluto fare qualcosa di speciale.
Arch ci ha concesso un ora di pausa dal pranzo prima dell'allenamento pomeridiano e ho sempre sfruttato quel piccolo intervallo di tempo  per lavorare al mio progetto.
Ho dovuto chiedere più di un favore al mio addestratore per aprire portali nella città vicino per comprare i materiali necessari, ma adesso è quasi finito, manca giusto qualche asse di legno sul pavimento.
Il progetto è molto semplicemente una casa sull'albero e ho scelto quello più grande della foresta. Può sembrare infantile, ma vorrei regalarle qualcosa che le ricordi sua madre, per farle vivere un po' di normalità e per avere un posto, quando ritorneremo qui, dove potrà evadere da tutto. Sto inchiodando le ultime assi quando sento lo scricchiolio delle scale fuori l'albero.
Senza nemmeno il tempo di voltarmi sento lei pronunciare il mio nome e correre verso di me.
"Credevi di riuscire a nascondermi qualcosa?" dice lei furbamente,"è più di un mese che ti seguo durante la pausa pranzo e volevo aspettare che la casa fosse finita."
"In realtà questo sarebbe il tuo regalo di Natale, Edi. Ci tenevo a regalarti qualcosa che ti ricordasse tua madre. So che non è all'altezza ma almeno è meglio di niente " le dico io mentre poso il martello e i chiodi.
"È quanto di più bello possa desiderare, vieni qui" e ci baciamo, intensamente, come se la nostra vita dipendesse l uno dalle labbra dell'altro. Il bacio dura almeno due minuti pieni, poi lei si stacca e mi dice:"In realtà anche io avevo un regalo per te, l'ho anche qui."
"No dai, voglio aspettare Natale" le rispondo io.
"No, adesso lo vedi, io già so il mio quindi è giusto che tu sappia il tuo."
e detto ciò estrae dalla tasca un piccolo pacchettino.
"Aprilo" dice lei e faccio come dice; il contenuto è proprio un ciondolo, molto simile a quello di Edith.
"Che cosa significa? " chiedo prontamente io.
"Significa 'ti amo', Jamie." e quelle due semplici parole fanno battere il mio cuore a mille.
"Ti amo anch'io", le rispondo, come se fosse la cosa più naturale del mondo.

L'allenamento nel pomeriggio procede bene, anche se devo fare molta attenzione al fatto che Edith e Mark stanno diventando degli avversari temibili.
Sulla riva del lago, dove di solito ci alleniamo, che adesso è in parte ghiacciato, si sono formati molti crateri e protuberanze rocciose dovute agli allenamenti fatti con le abilità. Ho notato che Edith diventa stranamente più forte quando usa i suoi poteri di giorno, soprattutto quando siamo vicini a mezzogiorno: a quell'ora non sono mai riuscita a batterla. Anche Mark è diventato in poco un avversario temibile: lui sfrutta il suo potere in modo intelligente in combattimento. Un grande vantaggio che ha è la velocità: sparando i suoi proiettili di aria compressa dai piedi è in grado di superare me ed Edith in velocità senza problemi, tranne quando siamo in forma divina. Dal punto di vista offensivo deve ancora migliorare: lui non ha la stessa potenza distruttiva del fuoco e del fulmine, ma è solo una questione di tempo prima che ci superi. Mentre sto per lanciare un fulmine dalle dita si apre un portale dal quale esce Arch ed interrompe l'allenamento dicendo:"Ragazzi miei, è rimasto poco tempo, inoltre domani sarà Natale, quindi non vi farò allenare. Vi informo che il 26 partiremo per il Giappone subito e prenderemo il primo aereo."
"Quindi dobbiamo smettere di allenarci?" chiedo io confuso.
"No ragazzo", mi risponde lui,"voglio testare il massimo del vostro potere prima di partire" e detto ciò si arrotola le maniche della camicia, come se fosse pronto a darcela di santa ragione ed esclama infine :"Fatevi sotto."
Senza pensarci due volte io, Edith e Mark sblocchiamo la forma divina, creando un caleidoscopio di luci blu, rosse e bianche che si riflettono sul lago. Arch fa lo stesso, ma stavolta non si genera la solita sfera, solamente i suoi occhi sono diventati smeraldo. A differenza di Edith e Mark, lui si è allenato sempre da solo, quindi non sappiamo a che livello sia arrivato.
Senza neanche permetterci di attaccare Arch disegna subito un Kanji sul terreno, asportando la terra con i dei piccoli portali ed esclama:"KAMIGOROSHI!": adesso è in grado annullare la nostra intangibilità.
Abbiamo appena perso un vantaggio nei suoi confronti, adesso siamo pari. Devo evitare che evochi altre magie, così con tutte e dieci le dita sparo dei fulmini verso di lui e tutti puntano in direzioni diverse, in modo tale che non possa aprire un portale per deviarle tutte. Intanto sento Edith urlare:"JINZOKO", così da attivare lo Shizen Kigo, ma purtroppo Arch, sollevando una mano, apre dieci diversi portali intorno a lui, nei quali, con una precisione millimetrica, entrano tutti i miei colpi. Tra poco me li sparerà contro, così approfitto del piccolo momento per tirare un pugno al terreno, così da spaccare la terra fino ai suoi piedi. Riesco a destabilizzarlo, ma ciò non basta a impedirgli rispedire al mittente tutti i fulmini con i portali, e li riapre apposta vicino a te. Non appena i portali si aprono Edith e Mark usano le rispettive esplosioni di fuoco ed aria per scattare velocemente. Mark arriva subito sotto di me e, con la sua aria genera uno scudo che devia tutti i fulmini, mentre Edith durante lo scatto fa partire una colonna di fuoco da sotto i piedi di Arch e subito si trova dietro di lui. Carica così un calcio infuocato, ma suo padre non è più lì: il colpo di Edith ha solo tagliato la colonna, senza colpire nessuno. Un portale adesso si è aperto vicino la mia testa e di Mark, dal quale esce Arch che tira due calci in aria, come se fosse un acrobata. Mark riesce a parare in tempo il colpo con uno scudo d'aria, ma il calcio è così forte che comunque viene scagliato lontano. Io invece di parare tiro un gancio direttamente sul polpaccio in modo da deviare il calcio, che sfiora il mio orecchio destro. Approfitto dell'apertura nella difesa di Arch per estrarre il bastone dalla tasca, che diventa viola e luminoso per via della mia abilità. Tiro così una bastonata alla sua schiena, ed il colpo va a segno e sento lo stesso gemere per il dolore e diventare viola e luminoso anche lui: forse ho usato una carica troppo elevata. Adesso Arch è stato sbalzato verso l'alto dal mio colpo, ma vedo una scintilla rossa attivarli sopra mentre è ancora il volo. È Edith che ha approfittato dell'occasione per unire le mani, farle diventare roventi e scagliare contro suo padre un unico e forte colpo verso il suo stomaco, ma Arch si riprende in tempo e apre in portale, nel quale la dea del fuoco viene risucchiata e catapultata nell'acqua del lago, il cui ghiaccio inizia ad evaporare a causa del valore della dea del fuoco. Putroppo per lui non ha fatto i conti con la mia velocità in forma divina, così con un balzo mi dirigo verso di lui, seguendo l'esempio di Edith e a quanto pare Mark ha fatto la stessa cosa. Ora siamo entrambi sopra di lui e nonostante la situazione ha il coraggio di dire :"Non mi batterete mai in aria", ma non ha calcolato che il Raijin ed il Fujin insieme sono invincibili, come é anche narrato nelle leggende. Calciando l'aria più velocemente che posso giro così rapidamente intorno ad Arch da formare una enorme sfera di luce azzurra, ed inizio a sparare di fulmini da diverse direzioni. Arch è preso alla sprovvista ma non si fa battere, perché la sua abilità lo protegge ancora una volta e cerca di nuovo di rispedirmi i miei fulmini addosso, ma sono troppo veloce per lui adesso e li schivo tutti. Nonostante la gran quantità di proiettili da me lanciati lui riesce comunque a devisrli tutti, ma Mark approfitta della distrazione del nostro maestro per scattare sotto di lui senza che se ne accorga e per concludere lo scontro tira un calcio nello stomaco di Arch che viene sbalzato via dalla mia sfera di luce. Il nostro allenatore ora non è più in aria ma è ancora in piedi, anche se barcollante, e senza ancora arrendersi apre un altro portale, pronto per tornare nella mischia, ma purtroppo per lui non si è accordo che il terreno è costellato di punti rossi luminosi: quelle sono le bombe di Edith che senza perdere tempo fa esplodere, chiudendo definitivamente lo scontro. Contro ogni pronostico Arch è ancora in piedi, con il gilet e la camicia polverizzati, rimanendo a petto nudo ed è proprio sul pettorale sinistro che notiamo il suo Shizen Kigo, il quale inizia ad illuminarsi.
Così il padre di Edith grida:"CHIYU", che significa guarigione, e tutte le sue ferite, comprese le ustioni iniziano a sparire e rimarginarsi. Quell'uomo è una fortezza, potrebbe già rimettersi a lottare se volesse ma sfortunatamente dice :"Basta così" e disattiva la forma divina, facendo tornare i suoi occhi del loro colore naturale. Peccato, mi stavo davvero divertendo con lui. Con il risveglio disattivato io e Mark atterriamo vicino a lui, accertandoci che stia bene.
"Forse ci siamo andati troppo pesanti con te, vecchio" gli dice Edith per prenderlo in giro.
Lui sorride e risponde:"Siete voi che siete troppo potenti per me, avete tutte le qualità per battere quei mostri."

Mentre stiamo tornando nelle nostre stanze chiedo ad Edith:"Edi, ma se tuo padre è così forte, come mai non è riuscito a salvare tua madre? ."
Questo è sempre un tasto dolente per lei, ancora non è riuscita a superare del tutto la morte della madre, ma nonostante ciò prende coraggio e mi dice :"Prima non sapeva usare la forma divina, non ci era mai riuscito. È stato solo dopo la morte della mamma che ha avuto lo stimolo necessario per sbloccarla. In genere per farlo bisogna aggrapparsi ad un sentimento molto forte, come la tristezza. Da quel giorno ha promesso che ci sarebbe sempre stato per me e che mi avrebbe protetto ad ogni costo".
La stringo tra le braccia e le dico"E così farò anch io, Edi. Te lo prometto".

L'ultimo Raijin: Il Risveglio Dei KamiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora