L'ultimo Raijin: Il Risveglio Dei Kami

Il Portale

Eccoci qui, pronti per farci spiegare al meglio il piano da Heido. Nella sala riunioni ci sono tutti i membri della resistenza seduti ognuno ad un rispettivo posto: gli unici in piedi siamo io e Heido, anche se io ho i capelli troppo in disordine dallo scherzo di prima per sentirmi abbastanza credibile. "Allora facciamo il punto della situazione. Nella zona del portale vi saranno una grandissima quantità di kami oscuri, in più altri tre membri della Mano che non sono stati ancora sconfitti e il Signore Supremo. Io propongo di fare così: Tebuya, Jamie e Mark si lanceranno dal soffitto della torre, valuteranno il rango dei nemici e proveranno ad eliminare i più deboli. Dopodiché noi altri da terra caricheremo e cercheremo di eliminare i più forti che rimangono, compresi i membri della Mano. Il compito di catturare il Signore Supremo spetta ad Edith, Arch, Erika e Arimo: dovrete sfruttare le illusioni per confonderlo per bene. Una volta ripulita la zona Arch farà arrivare Trip sopra il portale peer sigillarlo. In realtà non mi sta bene il piano, non voglio che Edith corra rischi inutili, ma non appena provo a dire qualcosa i suoi occhi prendono fuoco e per un brevissimo istante anche i miei capelli: non avrei potuto dire nemmeno una parola.
"Obbiezioni?", chiede allora Heido.
"No", rispondo rassegnato io, cosi come gli altri.
"Per aiutarvi a prendere sonno ci penserà Erika, a voi basterà semplicemente andare al letto. Al resto ci penserà lei" esclama il capo della resistenza facendo un cenno proprio ad Erika.
"Bene, carichi per domani" conclude così Heido.

Oggi è il gran giorno, finalmente possiamo chiudere questo maledetto portale. Il piano è molto semplice. Sono le 16:30 e noi tre ci troviamo sopra la torre, all'ultimo piano.
"Ragazzi, il piano è tutto nelle vostre mani. Ricordate di dare la priorità ai Kami oscuri piuttosto che ai semplici Yokai. Riceverete continue istruzioni da Tebuya con l'auricolare", dice quasi per rassicurarci Heido. Stamattina ero così concentrato e teso che non ho salutato per bene Edith, così mi muovo per scendere da lei, ma me la ritrovo davanti a me con un sorrisetto eccitato.
"Sei pronto?", mi fa lei.
"Eh...più o meno", le rispondo io.
"Non preoccuparti, ce la faremo", continua lei ancora più convinta della riuscita del piano, così si avvicina e mi da un bacio, senza preoccuparsi di darmelo davanti a tutti, come se volesse darmi la forza necessaria per lottare

Il sole sta cominciando ad oscurarsi, sulle strade che costeggiano il fiume si vede gente di tutte le età in festa, bambini che giocano con i genitori allegri, anziani seduti sulle panchine a godersi un dolcetto della luna. Tutto comunica normalità, peccato che le acque del fiume hanno cominciato da un po' ad incresparsi.
Alle 17 esatte il portale finalmente fuoriesce dal fiume, ma ovviamente i passanti non potevano di certo vederlo, per cui vennero misteriosamente inondati da onde alte e potenti sulle strade limitrofe. Molti corrono urlando, altri si godono lo spettacolo divertendosi ancora di più.
Ma a dominare la scena è proprio il portale stesso: subito dopo essere emerso dall'acqua sembrava una pietra lavica di colore scuro di forma circolare, ma adesso alcuni segni, esattamente uguali ai portali prodotti da Arch, si illuminano di rosso, mostrando anche delle piccole crepe dalle quali fuoriescono senza sosta numerosi parassiti schifosi.
"Andiamo fratello", urla Mark su di giri.
"Sono pronto", risponde tebuya anche se l'incoraggiamento non era dovuto a lui.
Per l'occasione i suoi muscoli erano stati ridotti, in modo tale da alleggerire il lavoro a Mark, tanto che sembrava che non mangiasse da due mesi.
Faccio qualche passo indietro ed urlo anche lui: "Andiamo!", correndo fruttando tutta la mia forza e lanciandomi nel vuoto, facendomi seguire a ruota anche dagli altri due.
Nel frattempo un sacco di individui vestiti di scuro si sono disposti sopra il portale e contemporaneamente delle enormi radici hanno chiuso la supericie del portale.
"Jamie ho calcolato: ce ne sono 60 di rango 1, 32 di rango 2 e 17 di rango 3.", mi urla Tebuya nel auricolare.
"Mark!",grido,"ho bisogno di nuvole".
Fortunatamente mi ha sentito e infatti una bella nuvola si ferma molto sopra il portale.
"Tocca a te, fratello!", sento dire da lui come risposta.

Non me lo faccio ripetere due volte, così attivo subito la forma divina e comincio a spostarmi esattamente sopra il portale usando la spinta delle gambe. Adesso ho bisogno di potenziarmi però, così evoco un fulmine che mi colpisce, caricandomi, facendo attenzione a non arrivare alla stessa potenza che ho usato contro Rama. Solo alcune delle scariche che il mio corpo emette sono di colore scarlatto, segno che ho fatto bene i conti.
Evidentemente lo spettacolo non è stato ignorato, perché qualche Kami oscuro comincia a volare verso la mia direzione.
"Vediamo se resistete a questo, brutti parassiti", urlo il più forte che posso, mentre cerco di tenermi in volo sopra il portale coperto di radici.
Alzo Tatakai e lo punto verso il sole eclissato, sparando un fulmine con quasi tutte le energie in mio possesso. Questo parte e rimane nella nuvola, quasi ad accumulare potere, ma al mio gesto di scendere, quello obbesice come un cane fedele.
Adesso la parte più difficile: devo dividerlo.
Con tutte le energie mentali che posesso, ordino al fulmine di dividersi il più possibile e inaspettatamente lo fa, colpendo senza pietà prima i Kami che avevano osato sfidarmi, e poi quelli più sfortunati a terra.
Lo sforzo però è stato troppo e non ho le energie per mantenermi in volo, così mi lascio cadere, sperando di prendere il fiume.
"Ti ho preso Jamie!", mi urla Tebuya.
Mi riprendo e mi rendo conto di stare tra le sue braccia, le quali sono diventati possenti come prima, mentre una brezza leggera ci sta facendo atterrare dolcememnte nel fiume.
Dall'alto si riesce a vedere bene tutta la devastazione che ho creato: una serie di buchi nelle radici, al centro dei quali, inermi si trovano tutti i Kami oscuri di prima.
"Mark! Ho bisogno di una ventata sulle radici!", urla la voce di Edith nell'auricolare.
"Arriva subito, Madame!", risponde lui tutto contento, così dall'alto da partire una forte corrente che investe i rami, alzando un gran polverone di legna bruciata.
All'improvviso però, la corrente prende fuoco, creando la più grande colonna infuocata che ho mai visto da quando conosco Edith. Devo dire che ha trovato un modo intelligente di creare ancora più devastazione, sono quasi invidioso.

Mark ci fa atterrare così sulla fredda, nonostante la fiammata di prima, pietra del portale. Controllo l'orologio: sono passati 23 minuti dalle 17:00, vuol dire che abbiamo solo altri 17 minuti prima che il portale si apra. Proprio al centro vi è una figura incappucciata, sicuramente il Signore Supremo, la madre di Edith e altri due individui che non conosco. Uno di questi ha una tuta da allenamento giapponese scura, i lineamenti orientali e i capelli rasati, una posa di combattimento che tiene il suo corpo teso dallo sforzo. L'altro, invece, ha un kimono rosso, con striature nere, i capelli lunghi e grigi gli ricadevano legati sulle spalle sottoforma di coda di cavallo e una spada impugnata a due mani.
"Benvenuti, membri della resistenza", comincia a dire il mantello volante," lasciate che vi presenti i membri rimanenti della Mano, il primo è una personalità di spicco tra i Kami oscuri: E' il secondo Sentojin, il dio della lotta. Il giovane alla mia destra invece è il dio delle spade, vi basta solo questo da sapere di lui, ah...oltre al fatto che vi ucciderà tutti. E qui invece la madre di Edith, prego fatti avanti".
Quella obbedì al comando lentamente, mentre gli altri membri della resistenza e Edith vengono sopra al portale dove ci troviamo.
"Cosa vuoi farle?", chiede lei tra gli affanni dovuti alla corsa.
"Oh nulla, solamente punirla per aver perso contro di voi.", esclama il Signore Supremo e così in un attimo la Linda si trova a stare sollevata sopra il terreno senza respirare.
"Lasciala in pace!", grida lei, animando col fuoco i suoi capelli.
Ma lui non accenna a fermarsi, anzi dal mantello fuoriesce una risata divertita. Edith di tutta risposta genere due palle di fuoco e le lancia contro l'avversario, ma quello usa la povera madre come scudo, facendola andare a fuoco.
Le urla di dolore della donna sono lancinanti, mi fanno persino provare pena per lei, ma nonostante questo edith non smette di implorare pietà per la madre.
Di colpo un rumore, sordo e strozzato, investe i nostri timpani.
La madre di Edith ora è a terra senza vita, col collo spezzato. Nonostante fosse diventata un demone, io credo che Edith covasse nel profondo la speranza che la madre potesse essere guarita in qualche modo, ma adesso tutto non ha più senso. Se solo avessi la possibilità di riavere i miei poteri, ammazzarei di botte quel maledetto, ma non posso adesso.

Di colpo però comincia a fare un gran caldo, mi giro intorno e vedo le fiamme che animano la superificie del portae cominciare a scurirsi sempre di più. Mi volto di scatto verso Edith e vedo che lei non parla più, non emette nessun tipo di suono, l'unica cosa che fa capire che sia ancora viva sono i suoi capelli ancora in fiamme, ma il colore è decisamente cambiato. Fiamme nere, scure come il buio di una notte senza stelle, si trovavano sulla sua testa e adesso sulle sue mani.
"Perfetto era proprio quello che volevo", disse il Signore Supremo mentre un mare di parassiti fuoriesce dal portale e, come un onda, si sposta a tutta velocità verso di lei.
Lei però non è ancora sconfitta, tanto che unisce entrambe le mani e, con una fiammata molto più grande di quella generata grazie ai poteri di Mark, colpisce a tutta forza nella direzione del nemico.
Non so come, ma vedo che il Sentojin si butta giusto in tempo in acqua prima di venire colpito, mentre il Signore supremo genera una sorta di bolla. Nulla da fare per il dio delle spade però, il quale soccombe sotto le fiamme dell'ira di Edith. Controllo l'ora: mancano 5 minuti all'apertura.