Gotemba

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Sono contento che Rama si sia aggiunta al nostro team, Trip poi mi ha spiegato meglio che perde cento anni di vita per ogni yokai, quindi per il tempo che gli rimane non riuscirebbe a purificare un altro Kami oscuro come Rama.
Mi costringo a cacciare un po' questi pensieri dalla testa e a concentrarmi sul presente. Dall'incidente sull'aereo la mia valigia è finita chissà dove in mezzo al Giappone, probabilmente vicino al monte Fuji, e lo stesso vale per la roba di tutti gli altri.
Abbiamo deciso tutti che la tappa per andare a comprare vestiti e viveri sarebbe stata l'ultima in mezzo alla gente e dopodiché ci saremmo incamminati fino a Tokyo, dove si presume esserci il portale.
Ci troviamo adesso nella zona acquisti di Gotemba, in un centro commerciale. Devo ammettere che i negozi giapponesi sono molto singolari: molto più decorati e con neon e luci di vari colori. Magari siamo capitati in una zona particolare, ma in questo negozio di abbigliamento dove mi trovo adesso tutti i commessi sono vestiti da panda rossi giganti.
"Hey Edi. Perché non gli dai fuoco?" scherzo io con lei cercando distrattamente tra le maglie.
"Pensa ad evitare la palla di fuoco che ti lanceró se non la smetti di fare il cretino", fa lei mentre imito la faccia di un panda stampata su una maglietta. Questo negozio mi piace molto perché sui vestiti vi sono molti riferimenti alla cultura shintoista giapponese.

Alla fine ho preso un paio di magliette in fibre di gomma: sono le uniche che rimangono intatte dopo aver attivato la forma divina, visto che divento fatto di fulmini, ma il problema è che costano un occhio della testa. Ne ho presa una rossa con un simbolo di un fulmine giallo al centro, credo riferita a Flash, molto azzeccato direi. Poi un altra che è semplicemente perfetta: blu elettrico e al centro la raffigurazione più comune del Raijin qui in Giappone. Evidentemente per loro Inazuma aveva la pelle rossa, dei tamburi che formano un cerchio partendo dalle sue spalle, due canini inferiori aguzzi e per finire il naso da maiale. Devo dire che visto che il precedente Raijin aveva la mia stessa faccia mi sento un tantino offeso, ma non ho potuto resistere dal non comprarla e indossarla subito.
Purtroppo c'è Arch in giro, perciò non posso accompagnare Edith a provare i suoi vestiti: l'avrei fatto molto volentieri. Lei invece deve sempre trovarsi dei vestiti ignifughi, per lo stesso mio problema.
Ad un certo punto vedo lo spettacolo più bello mai visto in vita mia fino ad ora: Arch in tuta. Mi sono abituato in questi mesi a vederlo elegantissimo con il gilet e camicia, ma vederlo in felpa e tuta è uno spettacolo che mai avrei potuto immaginare.
Non perdo l'occasione per prenderlo in giro dicendo :"Come sei carino Arthur, stasera hai una festa per caso?"
"Piantala ragazzo, ho deciso di stare un po' più comodo per i combattimenti. Quando abbiamo lottato tutti e quattro i vestiti mi limitavano molto i movimenti, così adesso non riuscirete proprio a battermi."
"Prova a lottare nudo", dice Edith per continuare a prenderlo in giro.
Arch si offende e ci dice infine :"La prossima volta vi farò fare tanti giri del lago che rimpiangerete di non essere stati sconfitti fino ad ora" e la minaccia sembra davvero seria, così io ed Edith la smettiamo.
Intanto mentre stiamo passeggiando vedo Trip che esce ed entra senza sosta dai ristoranti giapponesi.
Non appena lo riesco ad inquadrare vedo la sua maglia di Star Trek tutta sporca di Wasabi e varie tipi di salse, così come la sua barba.
"Che c'è?" chiede lui, accorgendosi che io ed Edith lo stiamo fissando ridendo.
Lui per risposta arrossisce dietro gli occhiali e dice:"Erano almeno duemila anni che non venivo in Giappone per paura degli... Yokai" e quest ultima parola la pronuncia sottovoce guardandosi attentamente in giro.
"Vi assicuro che le cose che mi sono mancate di più sono il sushi ed il ramen. In America ci sono solamente bruttissime copie dell'originale."
In effetti mi sta venendo un certo languorino, così chiedo a Trip :"Cosa mi consigli di provare per primo?"
"Ovviamente il ramen , ne ho già preso una scorta per il prossimo anno. In quel ristorante lo fanno proprio come quello di duemila anni fa, assurdo", risponde lui istantaneamente, come se avesse previsto la domanda.
"Affare fatto", dico io, "andiamo a riempirci lo stomaco Edi".
"Posso unirmi anche io?" chiede una voce femminile timida dietro di noi.
È Rama, con addosso una toga da allenamento.
"Certo", le risponde cordialmente Edith, "ma non puoi di certo andare vestita così."
"Ma questo si avvicina di più a quello che indossavo io prima di venire posseduta." si difende lei coprendosi ciò che può con una mano per l'imbarazzo.
"Appunto, questo andava bene cinquemila anni fa. Adesso andiamo subito a scegliere qualcosa da indossare" le dice lei.
"E poi subito a mangiare, che ho fame" dico io.

L'ultimo Raijin: Il Risveglio Dei KamiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora