*SPAZIO AUTRICE*
Continuerò a 50 voti.
Sono mortificata per la mia assenza, scusatemi ragazze. Quest'anno è stato terribile e molto difficile per me. Non avuto tempo per me stessa, per scrivere e far vivere i miei personaggi. Ora però sono tornata e spero che voi possiate capirmi. Cercherò di essere più presente e spero che voi vi innamoriate sempre più di Diana e Zayn. Ce ne saranno delle belle, nuovi personaggi e colpi di scena. Ho voluto inserire lo spazio autrice prima perché era troppo importante il mio messaggio e sono troppo importanti le mie lettrici.
From the bottom of my heart
SDIANA'S POV
Zayn si avvicina al mio corpo teso nel giro di qualche secondo. "Che succede?" Le sue dita ruvide mi affermano il mento e fissa il suo sguardo duro nel mio preoccupato. Nonostante debba essere io a rispondere, cerco di trovare altre risposte nelle scaglie caramellate. "Harry sta male." Lui fa una smorfia insofferente e insulta il riccio nascondendo le parole tra i denti. "Zayn?" Si infila meccanicamente quella T-shirt nera che stava accarezzando la sua spalla ossuta già da qualche minuto. Mi rivolge un'occhiata attenta e scruta il mio maglione traforato e slabbrato sulle maniche (torturate dalle mie dita), concentrandosi sull'attaccatura dei seni costretti in un reggiseno in pizzo ricamato. Sposto i capelli e sento un fuoco ardermi l'anima quando mi guarda in modo così... non saprei neanche definirlo. Non dovrebbero piacermi quelle mine vaganti sulle mie curve pretenziose. Cerco di concentrarmi sul problema più grave: Harry con l'alcol che gli ha quasi sostituito il sangue. "Non voglio venire, Ana." Lo guardo sconvolta e spero di aver capito male. "Cosa stai dicendo? Stiamo parlando di Harry, Zayn. Che ti prende?" Gli prendo una mano, ma lui mi allontana in malo modo. "Ti sto dicendo la verità. Non ho voglia di vedere né lui, né la banda. L' ho avvisato mille volte. Lui ha in testa troppe stronzate, troppo idee. Si costruisce assurdi castelli in aria. Si permette di interferire anche su questioni che non lo riguardano." Sono così delusa dalle sue parole che non riesco neanche a formulare un discorso coerente. Non può abbandonare la banda in questo momento. "Ti ricordo che Harry ti ha salvato la notte in cui tu, in quell'incontro di box, eri a terra, esattamente sei mesi fa. Ha fatto un altro saggio di letteratura inglese, oltre al suo, per coprirti. Ha rifiutato un qualsiasi rapporto con Wahilya perché sapeva che se ci fosse stato un qualunque tipo di relazione tra loro, tu non lo avresti sopportato. Io, credimi, non ti capisco!" Mi strofino le mani sui jeans e lui continua a regalarmi sguardi attenti. "Sai cosa credo, Zayn? Tu non apprezzi nulla di quello che ti è stato dato. Devi per forza distruggere tutto? E' così radicata in te la voglia di far cadere tutto in pezzi?" Lui si ferma. Digrigna i denti e sfodera sulle labbra carnosissime e screpolate il sorriso più falso che abbia mai visto. "Aspetta ora di chi stiamo parlando? Di Harry o di noi due?" Io cerco di conservare quel briciolo di razionalità rimastomi. "Di Harry, Zayn." Mi raccolgo i capelli in una mezza coda disordinata. "In ogni caso, devo andare via perché Harry ha bisogno di me." Ricalco ogni parola e gli volto le spalle. Mi afferra un braccio e intanto le sfere ambrate diventano nere. Mi abbraccia mettendomi una mano sul fianco. Era così strano quella sera. Non capivo neanche un suo minimo gesto. E' come se volesse perdermi, ma avesse il terrore di farlo. "Sei la mia migliore amica e anche io ho un bisogno disperato di te, ora." Chiudo gli occhi e tasta con le dita la parte bassa della mia schiena attraverso i fori del maglione bianco. Ignoro le mie mani tremanti e la pelle d'oca. Sciolgo l'abbraccio perdendo il contatto con le sue spalle ossute e allenate. Mi maledico per i pensieri che frullano nella mia testa e per il ricordo delle notti precedenti, della sua bocca cremosa che si scioglieva sulle mie forme. Ingoio in fretta e quando lui riprende a studiare le ricamature del mio reggiseno, gli alzo il mento, sistemandogli una ciocca corta sfuggita dai capelli molto folti. "Anche io ho bisogno del tuo appoggio ora." A cosa stiamo giocando? A chi ha bisogno di chi? Ma qual è il premio in questo caso? La posta in gioco è così alta?
***
Londra, di notte, sembra un cubo di Rubik: incredibilmente complicata, ma semplicemente bellissima. Non è una città che dorme: è piena di persone che fanno l'amore nelle macchine, di barboni che si rifugiano in una birra e di mariti con cravatte sbottonate che hanno appena finito di giocare a calcetto. Gli occhi di Zayn sono concentrati sulla strada e noto il suo nervosismo dal petto contratto e dal respiro irregolare. La moto va più veloce del solito e il moro ha le nocche tese. Londra si sta adattando facilmente a noi due su questa moto rotta nel pieno della notte, a noi due completamente confusi, a noi due che non riusciamo più a guardarci negli occhi. Arriviamo a casa di Kendall in circa quindici minuti. Zayn suona impazientemente al campanello. "Buonasera miei prodi salvatori." Harry ha un bicchiere in mano e gli occhi più verdi del solito. Non sembra ubriaco fradicio, solo un po' brillo. Zayn ha il viso investito dalla rabbia. Dopo essere entrati, il moro sbatte la porta e impugna la maglia biancastra del riccio . "Odio essere preso in giro, lo sai. Perché ci hai fatti venire fin qui nel cuore della notte, se stai meglio di me?" Sbatte un pugno contro il muro e Harry ride. Zayn ha la vena sul collo troppo gonfia. "Per parlare." Soltanto dopo mi accorgo che la banda è disposta in punti diversi del soggiorno mastodontico dei Jenner. Guardo Kendall con rammarico e lei mi rivolge uno sguardo di scuse. Ha un futuro come attrice. "Perché mentire?" Harry si sposta agevolmente dal corpo di Zayn e si siede sul divano in pelle nero accanto a Liam. "Non saresti venuto per il tuo stupido ed enorme orgoglio. Ana non è capace di mentirti, quindi coinvolgerla sarebbe stato inutile." Sono stranamente tutti in religioso silenzio. Harry si scola il bicchiere di scotch e comincia a fissarmi con intensità. Si alza e viene verso la mia figura minuta: il macigno che ho sullo stomaco si ingrandisce e distrugge la poca sicurezza che ho in me stessa. Lo guardo stranita e lui evita il mio sguardo. Santana sbuffa e dà una veloce controllata allo smalto rosso sulle unghie. Ciascuno di loro ha uno sguardo strano. Harry indica due posti su cui sederci e si versa altro scotch nel bicchiere: sarà la scorta delle sorelle di Kendall. Io e Zayn ci sediamo di fronte alla banda sul divanetto in pelle nera. Liam prende la parola. "Non stiamo bene in questo periodo. Siamo pieni di problemi che si stanno annodando alla nostra vita e ci stanno facendo affondare. Per questo dovremmo rilassarci un po'. Quindi abbiamo pensato di dare una festa a Soho." Poso il palmo della mano sotto il mento e il gomito sul ginocchio, facendo un'espressione stranita. "A Soho?" Spero che stessero scherzando. Non possono organizzare una festa nei locali più in di Londra solo per rilassare i nervi. "Sì, Ana. Soho." Guardo Santana con un sorriso divertito ma lei non sembra appoggiarmi. Sono estremamente seri. La mora mi fissa profondamente e interviene nel discorso del suo ex. "Ana, so che puede mirar una pazzia, ma ti prego, pequeñita. Pensa alla musica che ti spacca le orecchie, i corpi madidi di sudore che ballano impazziti, l'alcol che ti penetra e ti irrora la mente, nuovi chicos. Tutto questo organizzato da noi in uno dei quartieri più facoltosi della città. Non ci sentiremmo più dei falliti o delle piaghe delle nostre famiglie." Prima che io possa proferire parola, Zayn si infila il giubbotto e prende le chiavi della moto. Gli blocco un braccio. "Dove vai?" I suoi occhi sono così neri, più scuri di prima. Un groviglio di rabbia, furia viva, frustrazione. "Dimmi che non sei d'accordo." Mi dice con voce carica. "Devi sempre fare il melodrammatico." Le parole di Harry scivolano con le gocce di whisky nell'ennesimo bicchiere che sta assaporando la sua bocca vellutata. Io mi sentivo una piaga per la mia famiglia? Un peso così grande? "Ana." Louis mi prende teneramente una mano. "Ti prego, pensaci. Abbiamo pensato a tutto. Ne abbiamo parlato stamattina con Zayn. Riusciamo a contribuire tutti. Kendall e Santana lavorano in un pub da poco, Melissa sta facendo da tutor a delle ballerine principianti ed Eleanor aiuta suo zio in una pizzeria italiana. Harry ha il bar, Liam la palestra, Niall la gelateria e io lavoro con Daniel. Per Zayn..." Gli occhi ghiaccio di Tomlinson si scontrano con le scaglie dorate.
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We are (not) just best friends||Zayn Malik
Fanfiction" Sentivo ancora le labbra gonfie per l'ennesimo bacio proibito. Gli accarezzai il petto e lui ci avvolse nel lenzuolo. Si avvicinò in modo lento e la voce rauca penetrò le ossa. Mi aspettavo le solite due parole: stiamo sbagliando. Dovetti ricreder...