4.Sweet awakenings

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DIANA'S POV
"Zayn, allora, dove stiamo andando?" dico sbuffando mentre la curiosità mi sta divorando. "Pazienza, nana, pazienza" afferma ridacchiando. "Siamo su questo rottame, che tu insisti a chiamare motore da mezz'ora, ho una dannatissima benda che m'impedisce di vedere e le mie braccia legate al tuo petto e la mia pazienza stanno cedendo. Adesso spiegami come dovrei calmarmi" sbotto infastidita. " Non insultare la mia piccola e poi cont..." lo interrompo bruscamente con espressione divertita " La <<tua piccola>>? Fai sul serio? "Be... si la mia piccola. Chiamo piccola tutto ciò che sento di proteggere, difendere con unghie e denti, di amare con tutto me stesso perché troppo indifeso per farlo da solo." dice tutto d'un fiato. "Che idea romantica per una moto Malik"affermo ridacchiando. "Lo so piccola, lo so." Non riesco a ribattere, le mie guance stanno andando letteralmente a fuoco, così mi limito a sorride sorpresa. Il vento continua a sferzare i nostri visi e un famigliare odore di pioggia e un inconfondibile profumo di gelsomini mi attraversano completamente. La "moto" si ferma e sento che Zayn mi afferra la mano e mi fa strada in questo labirinto di profumi. "Secondo te dove siamo?" chiede con voce bassa e roca. "N-non s-so" balletto incerta con le guance ancora a fuoco. "Prova ad indovinare" dice con lo stesso tono spostandomi una ciocca ribelle dietro l'orecchio. "Nella nostra foresta?"tento. "Non esattamente. Siamo nel tuo parco preferito" dice ancora più sensualmente e accarezzandomi lentamente i fianchi. È un'agonia straziante ma estremamente piacevole. Ignoro il groppo in gola e ingoio a fatica, continuando a mordermi nervosamente il labbro, quando il sottile strato di tessuto nero che mi copre gli occhi viene snodato dalle mani ambrate e una tovaglia inconfondibilmente a quadretti rossi e bianchi con sandwich e bottiglie di pepsi stupendamente ghiacciate è stesa sul prato del parco più bello di tutta l'Inghilterra, Hide Park. Un picknick meraviglioso, accompagnato dalla luce timida del sole e dalle nostre risate: ecco la mia sorpresa, la migliore che potessi desiderare. Sono
senza fiato e parole e il mio sorriso cresce a dismisura. Mi giro verso il mio migliore amico che mi guarda in cerca di una risposta o anche solo di un gesto: lo stritolo in un abbraccio vero continuando a ripetergli grazie sentiti e meritati. Resterei per sempre tra le sue braccia: sono un calmante, una roccia, un'ancora. Non riesco a lasciarlo andare, ma dopo un tempo che mi sembra infinito purtroppo dobbiamo scegliere quel sigillo, quella prova che il nostro legame non si sarebbe mai spezzato. Mi avvicino a lui mentre i nostri occhi si fondono in uno sguardo dolcissimo gli stampo un lungo bacio sulla guancia sussurrandogli un ultimo grazie.
ZAYN'S POV
Siamo ad Hide Park da due ore ormai e potrei starci una vita se solo Diana me lo chiedesse. È la mia migliore amica, il mio angelo custode. Abbiamo sofferto tanto entrambi, ma ci siamo sempre aiutati e sostenuti con risate, abbracci e parole. Il nostro legame è anomalo: la mia famiglia e la sua,i nostri migliori amici credono da sempre che io e Diana siamo fidanzatini con amore e ormoni a mille che nascondono la loro "relazione" da anni ormai. Esatto io e Mrs Smith ci conosciamo dalla culla, i nostri genitori sono amici d'infanzia, quindi siamo cresciuti insieme, ci conisciamo da quando abbiamo emesso il nostro primo respiro. Ma loro non sanno le cose che facciamo, non sanno dei nostri ti voglio bene, ma scommetto che se solo sapessero sarebbero gelosi di noi. Loro non sanno nulla di noi. Nessuno in questo dannato mondo può capire che Zayn Malik e Diana Smith hanno il migliore rapporto di sempre: siamo fratelli, amici o perdonatemi migliori amici. Noi siamo tutto. E ora sono appoggiato alla vecchia quercia dell'Hide Park, mentre la guardo dormire con la testa posata sulla mia spalla. La mia terza sigaretta si sta dissolvendo e sta sperando nell'aria come i miei pensieri. Ho deciso di portarla qui perché so che sarebbe stata felice e cosa non darei per vedere il suo bellissimo sorriso ogni giorno. I sandiwich erano fantastici ma la parte migliore non è stata mangiarli ma togliersi i pezzi di pane (precedentemente lanciati) dai capelli. Ripensando a tutto ciò sorrido come un bambino, ma i miei contorti pensieri vengono interrotti da due occhioni blu che mi fissano intensamente. "Giorno dormigliona" dico entusiasta. Il suo viso confuso e i suoi capelli leggermente arruffati sono adorabili. "Mi sono addormentata?" dice con voce piccola. "Sì nana, è da un'ora che russi come un cannone?" "C-cosa?" dice coprendosi frettolosamente le guance rosse da sonno e imbarazzo. Mentre cerco di trattenere una risata dico serio:"Ti giuro, sei terribile". "Mi d-dispiace, io n-non v-volevo" prova a dire farfugliando parole incomprensibili. Le scoppio a ridere in faccia e lei mi guarda prima stranita e poi arrabbiata, molto arrabbiata a giudicare dal suo comportamento: si alza di scatto e inizia a sistemare il suo zaino. "Dai nana scherzavo" provo a dire ma... "Sei il solito coglione Zayn" è furiosa quando mi chiama con il mio reale nome. Non la farò scappare: le afferro un braccio mentre si dimena. I nostri petti si scontrano e i nostro visi sono vicini, molto vicini. Lei respira affannosamente, come me d'altronde. I respiri, gli sguardi le labbra si sfiorano quasi: millimetri ci separano. "Quando dormi sei un angelo" dico sicuro. "Il mio angelo" preciso. Abbassa lo sguardo non riuscendo più a sostenere il mio: è rossa come un peperone riesce a dire solo un flebile grazie kebbabaro. Poso le mie labbra carnose sulla sua fronte calda e la stringo a me dolcemente. "Aspetta!"urla in preda al panico. "Che succede?!" esclamo preoccupato. Le tre cose possibili: un serpente, un insetto o un infarto. Mentre sto per chiamare la protezione animali o il 118, blatera velocemente e soprattutto agitata "Siamo qui da due ore. Siamo usciti un'ora prima da scuola e ci abbiamo messo all'incirca mezz'ora per arrivare ad Hide Park: erano le 12. Quindi per poter tornare a casa impiegheremo lo stesso identico tempo. Ora sono le 14:45 e io devo essere a casa per le 15:00. Quindi cosa faccio. O mio dio, papà mi ucciderà, tu lo sai com'è, maniaco del tempo e...!" "Diana Jade Smith! " sbraito. Lei si ferma di colpo e mi guarda: " Calmati! Santo cielo, mi hai fatto prendere un colpo! Sta tranquilla, ho già avvisato Eric e mi ha detto che puoi ritornare a casa alle 15:30. Dato che sono le 14:45 abbiamo 45 minuti per evitare il nostro omicidio" dico abbastanza calmo. Alcune volte si preoccupa troppo, è eccessivamente ansiosa, deve imparare a controllare l'ansia perché chi ci convive non vive davvero, ma cerca di sopravvivere a se stesso. "Ok, scusa hai ragione, è che il nervosismo prende il sopravvento e non riesco a smettere di parlare, perdonami" Ci rivolgiamo un sorriso sincero e cominciamo a rimettere tutto in sacca, o meglio nella mia sacca. Montiamo sul mio motore fiammeggiante o meglio sulla mia moto rottamata e partiamo. Destinazione: casa Smith.

*SPAZIO AUTRICE*
Ehi bellezze, come va? Spero che la storia vi stia piacendo e interessando. Ora abbiamo scoperto anche cosa pensa il nostro bel Malik. Aggiorno tra pochissimo
Xoxo
Silvia

We are (not) just best friends||Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora