Capitolo 18

1.8K 61 3
                                    

CAPITOLO 18

HARRY POV

Non so cosa fare. In entrambi i casi non rivedrei mai più Alexis e davvero non so cosa fare. Per salvare me devono uccidere lei ma per salvare lei devo farmi arrestare. É da ieri che penso a quella piccola lettera, che anche se è solo di due righe contiene il mondo. In quella lettera c’è la vita e la morte di una persona, e la libertà di un’altra. Non so davvero cosa fare. Sono fottuto.

JAKE POV

Ok la lettera è stata inviata. Conoscendo Harry starà già andando dalla polizia a costituirsi per salvare Alex. Jason e Jay la tengono d’occhio e stando a quello che mi dicono loro sta bene. Non l’ho ancora incontrata, non voglio se no scoprirà che il suo rapitore sono io e quando Harry sarà in carcere non correrà da me. Accendo la tv e vedo la cosa migliore che mi potesse capitare.

“Dopo anni di ricerche il colpevole dei tre omicidi e di spaccio di droga nella regione si è finalmente costituito. Harold Styles.”

Un ghigno si era dipinto sul mio volto. Oops Jake aveva vinto.

HARRY POV

L’ho fatto, sono andato dalla polizia a costituirmi. Ovviamente mi hanno ammanettato e ora sono dietro le sbarre in una cella di 3x2. Spero solo che Alex sia stata liberata. 

ALEXIS POV

Ed ecco di nuovo quei due che vengono. Ormai mi sono abituata. Ogni volta mi perdo nel fissare il soffitto. Non mi accorgo nemmeno di quando se ne vanno. Sono diventata un soprammobile. Questa volta però entrano e mi portano dei vestiti puliti e uno di loro mi dice, sempre con la voce modificata un “sei libera”. Non protesto, non chiedo spiegazioni, prendo semplicemente i vestiti e li aspetto. Mi mettono nuovamente una benda sugli occhi, perché è un posto top-secret e non posso vedere la strada. Quando me la tolgono mi ritrovo sotto casa di Harry. Prendo la chiave che lascia sempre sotto lo zerbino ed entro. Di lui nessuna traccia. Vado verso la mia stanza e prendo il mio cellulare. Avevo più di mille messaggi e chiamate e tutte da Harry. Lo chiamo ma ha la segreteria telefonica. Vado dalla sua parte di letto e trovo un biglietto, non faccio in tempo a leggerlo che il telefono di casa suona.

“Pronto?!” rispondo io.

“Alex, Alex sei tu?” harry… dove cazzo era? 

“si sono io dove sei?”

“I-in carcere” dice come un sussurro. No no no non può essere…. “so cosa stai pensando vienimi a trovare e ti spiego tutto ok? porta anche la busta che c’è nel mio cassetto, non aprirla ok?.” Il mio Harry è in carcere…. lo so che non è un santo ma cazzo si doveva far proprio arrestare?

“o-ok” balbetto

“Ci vediamo alle 14.30 ok? ti amo cucciola” quel ti amo cucciola, non sa quanto mi sia mancata la sua voce. Ho bisogno di lui.

Secret LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora