chapter 14

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...sentii Felix sussurrare qualcosa, ma non capii cosa avesse detto, perchè mi addormentai...

y/n p.o.v.

Alcuni raggi di sole che penetravano dalla finestra mi fecero aprire gli occhi. Vedevo tutto sfocato a causa della stanchezza. Sentivo gli occhi gonfi e la testa mi girava; devo aver pianto tanto, ieri sera.
Sentivo un respiro caldo sul collo. Sforzai la vista per mettere a fuoco e mi ritrovai Felix abbracciato a me.
UN MOMENTO COSA?! Sentivo le guancie farsi molto calde e mille farfalle nello stomaco.
P-perchè sono a-abbracciata a Felix?
Mi guardai in giro, per capire dove fossi. Questa non era camera mia. Poi mi ricordai.
Ieri sera devo essermi addormentata e Felix mi ha portata al suo dormitorio. Questa dovrebbe essere la sua stanza.

Abbassai lo sguardo e lo osservai dormire. È davvero un angioletto. Le labbra socchiuse, il nasino a patata, gli occhi di un bambino addormentato e i capelli di quel color nero come la notte. Sorrisi pensando a quanto sia bello.
Cominciai a pettinargli delicatamente i capelli. Come sono soffici e morbidi. Scesi con la mano, accarezzandogli la guancia. Quanto vorrei poterlo fare ogni mattina.
Senza accorgermene, scesi ancora e gli tastai anche le labbra. Soffici, rosee e bellissime.
Lentamente mi avvicinai al suo viso e gli diedi un bacio veloce su quelle labbra. Non appena mi staccai da quel contatto e mi resi conto di ciò che avevo fatto, arrossii come una bambina. Lui però non sa che cosa è appena successo. Chissà se potrò mai baciarlo di nuovo?

Dopo avergli accarezzato i capelli ancora per un po' di tempo, mi resi conto che io non dovrei farmi trovare qui.
Guardai Felix. Decisi di lasciarlo dormire, dato che, dopo tutti gli sforzi di ieri sera, ne ha bisogno.
Cercai di togliere delicatamente le braccia di Felix dai miei fianchi, senza svegliarlo.
-Mnh- lo sentii sussurrare.
Presi un respiro profondo. Riuscii a staccarmi completamente da lui senza fare troppo rumore. Scesi dal letto pian piano, stando attenta a non svegliarlo con il suono dei miei passi.

Decisi di scrivergli un biglietto, dove mi scusavo nuovamente e dove gli spiegavo che sarei tornata al lavoro. Solo che non avevo un foglio.
Cominciai a cercare per tutta la stanza un taccuino o un quaderno su cui poter scrivere. Trovai un quadernetto nero, simile a quello che Changbin usa per scrivere le canzoni. Lo aprii. All'interno c'erano regole di grammatica per imparare il coreano. Sfogliai tutto il taccuino, trovando quanti esercizi stesse facendo Felix per impararlo perfettamente.
Strappai un foglio alla fine del quaderno e ci scrissi sopra.
"Scusami... per tutto. Avrei dovuto dirtelo prima. Tu mi piaci, ma è tutto così confuso per me.
Ho dovuto andare via per lavorare. Scusa ancora.
-y/n"
Appoggiai il biglietto sulla sua scrivania. Mi girai per guardarlo un'ultima volta.
- Scusami.- sussurrai.
Mi avvicinai alla porta. Abbassai la maniglia.

-Non andare via ti prego.- disse con voce roca e assonnata.
Mi girai. Era sveglio.
- Ti prego.
- Felix, i-io...
- Lo so. Ti chiedo scusa. Ti ho trattata male dal principio e sono solo uno stupido.-disse, abbassando la testa.
Mi avvicinai alla scrivania e ripresi il biglietto, nascondendolo nella tasca della felpa.
Lui si mise seduto sul letto, facendomi segno di sedermi vicino a lui. Io esitai, all'inizio, poi mi avvicinai pian piano e mi sedetti.

Mi girai e lo guardai dritto negli occhi. Solo ora mi resi conto che sul suo viso ha delle lentiggini. Come ho fatto a non notarle prima? Sono davvero adorabili!
- Che carine.- dissi inconsciamente.
- Cosa?- mi chiese, con faccia curiosa.
- Your freckles.(le tue lentiggini)- dissi, sorridendogli.
Lui arrossì e si coprì il viso con le mani.
- Thank you. - disse, togliendo le mani dal volto.- Your english pronunciation is so good.(la tua pronuncia inglese è molto buona.)- disse, sorridendomi. Adoro il suo sorriso. È così sincero e pieno di emozioni. Penso che non potrei mai stancarmene.
- Grazie.
- Senti, scusami tanto per tutto quello che ho fatto. Ero solo... ah non so neanche io come spiegarlo. Ero arrabbiato e... mi dispiace.- disse. Ancora quella fitta al petto. Come ieri sera. Sono io il motivo per cui non riesce a concentrarsi.
Abbassai tristemente il capo.
- Felix, io...
- Se vuoi odiarmi puoi anche farlo... ma...
- No, non voglio. È colpa mia. Tu non riuscivi a ballare per colpa mia.- dissi, guardandolo dritto negli occhi.
Ci fu un silenzio imbarazzante. Per quei pochi secondi, che parevano decenni, nessuno dei due osò parlare.

Appena alzai lo sguardo, mi cadde subito all'occhio il quaderno di Felix, con le regole grammaticali del coreano. Così ebbi un'idea.
- Felix.- dissi con il sorriso stampato sulle labbra.
- Mh dimmi?- chiese, alzando lo sguardo.
- Se tu mi prometti che non mi tratterai più così, io ti aiuterò con il coreano.- gli proposi. Vidi i suoi occhi illuminarsi.
- D-davvero lo faresti?- chiese, speranzoso.
Gli sorrisi e annuii. Mi prese e mi abbracciò. Arrossii. Molto. Sentivo la faccia andarmi, letteralmente a fuoco.
- Grazie y/n, ti devo mille favori.- disse. Ricambiai, stringendolo più forte.
Solo vedere il tuo sorriso mi basta.

Alzai lo sguardo e vidi l'orologio appeso sul muro. Era tardissimo. Mi staccai velocemente da lui.
- Cos...?
- È tardi, anzi tardissimo e devo andare a lavoro. Se mi vedono qui mi uccidono.- dissi preoccupata.
- Ti copro io.
Si incamminò verso la porta, la aprii e si guardò in giro per vedere se ci fosse qualcuno.
- Via libera.- sussurrò.
Uscii dalla stanza. Corsi fino alla fine del corridoio, mi girai e lo guardai.
- Grazie.- gli sussurrai, senza fare troppo rumore.
Mi sorrise e mi fece segno di andare.
Così gli voltai le spalle e corsi via.

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Hiii!! Allora un paio di cose.
1. Quanto è pazzesco il comeback!!♡
Adoro tutte le canzoni dell'album "I Am Who" ma la mia preferita è "Voices". La vostra?
2. Ho intenzione di scrivere una nuova storia sui Monsta X ispirata al video trailer dell'album "The Connect: Deja Vu". Voi che ne pensate? Fatemi sapere!
Detto ciò, buona lettura!
Un bacio♡,
~SEL

You are the mirror for myself [felix × reader] chiusaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora