chapter 27

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- Minho, mi dispiace molto, ma non sei ancora pronto per debuttare. Hai solo bisogno di tanto allenamento. Mi dispiace davvero tanto, ma non potrai continuare con i tuoi compagni.

y/n p.o.v.

- No...- sussurrai.
I miei occhi cominciarono a riempirsi di lacrime e le labbra tremavano.
Alzai lo sguardo.
Minho si girò verso i ragazzi, sussurrando un "grazie" con voce rotta.
Potevo sentire i singhiozzi di Seungmin e di Jeongin.
Ma i miei occhi si posarono su Felix, che mi stava guardando intensamente con occhi lucidi.
Non seppi perchè, ma è come se riuscissi a capire esattamente cosa stesse pensando.
"Ti prego dimmi che è solo un sogno, un orribile sogno e che tra poco mi sveglierò."
"Mi dispiace, ma è tutto reale..."
Abbassai lo sguardo, sperando che non mi vedesse piangere e una lacrima cadde, bagnandomi la mano.
Non potevo crederci. Minho è stato davvero eliminato e io non ho potuto impedirlo.

Sentii Hiyorin lasciarmi debolmente la mano.
Si girò e, velocemente, scappò via da lì, sotto gli occhi incuriositi di tutti, per non far vedere che stesse piangendo.
Non potevo lasciarla sola, soprattutto in un momento come questo.
Stavo per seguirla, quando Sumni Unni mi fermò di colpo, afferrandomi il braccio.
- Cos'ha Hiyorin?- chiese, preoccupata.
Oh cavolo. Cosa posso inventarmi, ora? Se scoprisse la storia tra Hiyorin e Minho, sarebbero guai seri.
- Ehm, Hiyorin non si è sentita molto bene prima delle riprese. Vado a controllare come sta. - dissi, inventando la prima scusa, che mi passò per la testa.
Mi guardò ancora più preoccupata.
- Spero nulla di grave.- disse lei.
- Vai pure.- aggiunse poi.
Senza farmelo ripetere due volte, cominciai a correre più veloce che potei, come se non potessi fare altro.
Non potevo lasciarla sola. Non volevo lasciarla sola.

Arrivai davanti alla sua stanza.
Sapevo perfettamente che si era chiusa dentro.
Quando piange, si isola, chiudendosi in camera e sfogandosi. Non ama essere vista quando piange, come me...
Vuole stare sola.
Esitai all'inizio, ma poi presi coraggio e bussai.
- Hiyorin?- chiesi, ancora ansimante dalla corsa di poco fa.
Non rispose.
- Hiyorin ti prego aprimi.- chiesi, tristemente.
- Vai via.- mi rispose, con voce rotta.
- Ma io...- tentai di dire.
- Vattene!- gridò.
Ci fu un attimo di silenzio.
Spalancai gli occhi. Non mi aveva mai risposto così. Mi girai, avviandomi, a testa bassa, verso la mia stanza.

- y/n!- mi chiamò, improvvisamente.
Girai la testa di scatto.
- Resta con me.- sussurrò, con un filo di voce.
Mi avvicinai alla porta.
Mi aprì e, subito, mi fiondai tra le sue braccia, stingendola forte.
Le lacrime cominciarono a cadere nuovamente dai miei occhi, come dai suoi.
- È colpa mia. È solo colpa mia...- disse lei, con voce rotta.
- Non è colpa tua. Non è colpa di nessuno.- le dissi, consolandola.
- Minho si è allenato molto e tu lo hai sostenuto. Non poteva fare niente, tu non potevi fare niente, io non potevo fare niente.
Non fartene una colpa e non dispiacerti. Minho riuscirà a debuttare, ne sono più che sicura.- aggiunsi poi, con tono deciso e convinto.
Sciolse l'abbraccio.
Mi guardava dritta negli occhi. Erano gonfi e rossi; aveva pianto molto, ma lei odia essere vista mentre piange.
Vuole essere forte. Sa di essere forte.
Vorrei avere il suo stesso carattere. Essere solo un minimo come lei.
Le sorrisi.
- Stai tranquilla. Io ci sono. Proprio qui davanti a te. E non ho intenzione di andarmene. Ascolterò ogni tua parola, ti lascierò sfogare, urlando e piangendo.
Io sarò qui. E non ti lascierò mai.- dissi, senza staccare il mio sguardo dal suo.
Sorrise, a sua volta.
- Grazie.- sussurrò, con un filo di voce.

Passammo il resto della serata a chiaccherare, anche se Hiyorin, molte volte non mi ascoltava o aveva la testa altrove.
Era preoccupata per Minho. All'inizio cercai di non farci troppo caso e di non chiederle nulla, ma poi lo feci.
- Sicura che vada tutto bene?- chiesi, alzando un sopracciglio.
- Si, non preoccuparti.- mi rispose, tentando di sembrare convincente. Sapevo che stava mentendo. Lo si notava lontano un miglio.
- Mh, non mi sembri tanto convinta.- le dissi, scrutandola attentamente.
- No, ma sto bene, davvero, non preo...- tentò di parlare, con una risatina nervosa, ma la bloccai.
- Ho avuto un'idea!- dissi, eccitata.
Mi guardò, con faccia stranita e incuriosita.
- Tu resta qui, io vado a prendere qualcosa da mangiare.
- Ma...- fece, per dire.
- Perfetto, torno tra poco. Ciao!!- dissi, avvicinandomi alla porta, aprendola e chiudendola alle mie spalle.

Velocemente, entrai in camera mia, afferando il portafogli, appoggiato sulla mia scrivania.
Appena chiusa la porta della mia stanza, cominciai a correre verso la caffetteria, al piano terra, pensando a cosa comprare.
- Potrei prendere delle patatine, pop corn, bibite da bere e un paio di brioches. Si! Direi che è perfetto!- dissi, tutta contenta.
Arrivai davanti al bancone, dove, fortunatamente non c'era una lunghissima fila, come solito.
Davanti a me, trovai la signora Chang, la comessa e la responsabile del bar.
È sempre stata molto gentile e disponibile con noi dello staff e con i trainees.
- Buonasera!- disse, allegramente.
- Salve signora Chang!- le risposi, sorridendo.
- Cosa posso fare per te, piccola dongseng?- chiese gentilmente.
- Hiyorin sta passando un brutto periodo attualmente...- dissi abbassando la testa, tristemente.
- Ma io voglio tirarle su il morale.- continuai, sorridendo.
- Mi sembra un'ottima idea!- mi rispose lei.
Cominciai ad elencarle le cose che volevo ordinare.
Dopo aver pagato il tutto e averla ringraziata, tornai indietro, verso la camera di Hiyorin.

Non appena arrivai, mi avvicinai alla porta.
Stavo per bussare, quando qualcuno fermò il mio braccio, di colpo, afferrandomi il polso.
Mi girai, per capire chi mi avesse fermato.
- Felix, cosa stai..?- stavo per chiedergli.
- È dentro con Minho.- rispose lui, sorridendo lievemente.
Mi si illuminarono gli occhi e sorrisi.
Ero davvero contentissima che Minho fosse venuto a farle visita e che stiano passando un po' di tempo assieme.
Ora però con chi finirò il cibo?
- Qualcosa non va?- chiese Felix.
Scossi la testa.
- No, sto bene. Pensavo che avremmo passato la serata a mangiare assieme, però ora è con Minho. Non che mi dispiaccia, solo pensavo di farle un favore...- dissi, abbassando la testa.
Ci fu un attimo di silenzio, alquanto imbarazzante, dove nessuno dei due osò dire una parola.
- Che ne dici se andassimo al solito posto e mangiassimo assieme?- chiese lui, improvvisamente.
Spalancai gli occhi. E-era una s-specie di a-apuntamento?
Senza alzare la testa e senza dire una parola, annuii.
Sentivo la faccia davvero calda.
Ero arrossita molto.
Felix prese alcune delle cose che avevo tra le braccia e insieme, senza farci vedere, cominciammo ad incamminarci verso la nostra sala.
Durante il tragitto nessuno dei due, emise un suono.
L'unico rumore, che riuscii a sentire, erano i battiti del mio cuore, che sembrava sul punto di esplodere.

Non appena arrivammo, stendemmo le nostre felpe sul pavimento, come se fossero una tovaglia e cominciammo a disporci il cibo sopra.
- Allora, da cosa cominciamo?- chiese lui, con lo sguardo da affamato.
- Dalle patatine, ovviamente!- risposi.
Scoppiammo entrambi a ridere e cominciammo a mangiare, godendoci il panorama di Seoul, illuminata dalle luci delle insegne dei vari negozi, sulle strade.
Molte persone camminavano, chiaccherando beatamente, altre entravano in ristoranti, altre ancora erano famiglie con i bambini.
Possiamo dire che Seoul è una città molto frequentata.
Io e Felix passammo il resto della serata a chiaccherare e ridere, anche se riuscivo a notare un tono di tristezza nella sua voce.
Ovviamente era ancora triste per Minho, come lo ero io.
D'altronde avevano legato molto. Erano come fratelli...

Verso le undici, ad entrambi, gli occhi cominciarono a chiudersi automaticamente e sentimmo la stanchezza appesantirsi di più sulle nostre spalle.
Felix decise di accompagnarmi, ed insieme, tornammo al dormitorio dello staff.
Arrivammo davanti alla porta della mia stanza.
Mi girai verso di lui.
- Beh...allora buona notte.- dissi, con una nota
d'imbarazzo nella mia voce.
- Già...buona notte.- rispose lui, grattandosi la nuca.
- Grazie per la serata.- aggiunse poi.
- Mi hai fatto tornare il sorriso, almeno per stasera...- disse, abbassando tristemente lo sguardo.
Arrossii. Ma poi, abbassai la testa anche io, ripensando all'eliminazione di Minho.
- Mi dispiace.- dissi.
- Non dispiacerti. È solo colpa mia se Minho Hyung non ce l'ha fatta...- rispose, con voce rotta.
Mi morsi il labbro. Non volevo vederlo piangere. Di nuovo.
- È solo colpa mia...avrei dovuto aiutarlo di più...avrei dov...-
Prima che potesse finire quella frase, lo abbracciai. Era cometamente bloccato.
Non seppi con che coraggio lo feci, ma sentivo che avrei dovuto farlo.
Lo strinsi forte tra le mie braccia, come se non potessi fare altro.
In quel momento avevamo bisogno entrambi, l'uno dell'altra.
Ricambiò l'abbraccio, stringendomi forte, anche lui.
Avrei voluto restare così per sempre.

Ci staccammo dopo un paio di minuti e, senza aggiungere altro, sorridendomi dolcemente, si allontanò da me ed io entrai in camera mia.
Mi lavai i denti e mi cambiai.
Mi stesi sul letto e chiusi gli occhi. Una lacrima mi bagnò la guancia.
"Sono così innamorata di te..." sussurrai, prima di addormentarmi definitivamente.

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Hiii guys!!
Tutto bene?
Sono tornata con un nuovo capitolo e sono davvero soddisfatta del risultato!
Oggi, da me, ha nevicato molto, ma sono andata a scuola comunque. Ugh😤
Anyways, spero che il capitolo vi piaccia.
Un bacio,
~SEL

You are the mirror for myself [felix × reader] chiusaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora