Una dolce melodia di pianoforte si espandeva e quel dolce suono mi fece aprire debolmente gli occhi.
Tutto era sfocato così stropicciai un po' le palbebre e misi più a fuoco. Ero nella mia stanza. I raggi della luna la illuminavano, dandole un tocco di angelico e paradisiaco.
Mi alzai dal letto e appoggiai le punte dei piedi delicatamente sul pavimento. Era freddo e un brivido mi pervase tutta la schiena, facendomi sussultare.
Scesi dal letto. Non sapevo che ora fosse, ma sicuramente era molto tardi.
Questa cosa mi succede spesso. Mi sveglio e, non riuscendo più ad addormentarmi, passo notti in bianco. Il dottore la chiama insonnia, incapacità di dormire.
Ma questa volta non era stata colpa mia. Qualcuno stava suonando nel bel mezzo della notte.
Presi i fiammiferi che c'erano sul comodino e ne accesi uno, portando la fiamma sulla candela, facendo più luce.
Aprii la porta della mia stanza e senza fare rumore mi incamminai verso la provenienza della melodia.Mentre camminavo in punta di piedi, cominciai a chiedermi chi stesse suonando, perchè stesse suonando e perchè la melodia la stessi sentendo solo io.
Ero curiosa e spaventata allo stesso tempo.
Raggiunsi il salone principale. Non c'era anima viva.
Possibile che nessuno stia sentendo qualcuno che suona il pianoforte?
Continuai a camminare. Ad ogni passo sentivo le gambe cedermi, talmente tremavano. Persino la mia mano non smetteva di tremare. Rischiai di far cadere la mia candela un paio di volte.
Ero spaventata ma allo stesso molto curiosa. Chi stava suonando? E perchè ero così attratta da quella melodia?
Sentivo come se la conoscessi. Come se l'avessi già sentita da qualche parte.Arrivai davanti alla stanza da cui proveniva quella splendida sinfonia. Senza esitazione aprii la porta: davanti a me c'era un meraviglioso pianoforte bianco e un bellissimo ragazzo che lo suonava.
Rimasi con gli occhi spalancanti. Lui era davvero molto bello. Indossava una semplice camicia bianca e i suoi capelli erano neri come la notte. I suoi occhi erano fissi sui tasti e sul suo viso si potevano scorgere delle meravigliose lentiggini. Sentii il cuore battermi più forte nel petto. Siccome era troppo concentrato sui tasti del piano, non mi vide, così rimasi a guardarlo, ammaliata.
Non lo avevo mai visto, ma il suo viso mi era familiare. E se fosse un altro principe?
Essendo la figlia legittima e colei che erediterà il trono, dovevo scegliere uno dei futuri sovrani di un paese qualsiasi, che permetta di unire le famiglie con un matrimonio. Sicuramente lui è uno dei tanti pretendenti.- Ahi!- gridai all'improvviso, facendo cadere la candela. Un po' di cera mi aveva bruciato il dito.
Subito lui staccò le dita dal pianoforte, si alzò di scatto e corse via.
- Aspettate!- lo chiamai, ma invano.
Cominciai a seguirlo e correre più velocemente che potevo, ma lui era troppo veloce.
Arrivammo fino al cortile principale.
- Chi siete?!- gridai, con il fiato corto.
- Lo sai chi sono.- disse fermandosi di scatto.
Mi fermai anche io stremata.
- L-lo so?- chiesi confusa.
Lui mi guardò con un viso triste, deluso.
Mi sforzai di ricordarmi chi fosse, ma non riuscivo.
Si avvicinò al mio viso e mi guardò dritto negli occhi.
Il mio cuore batteva talmente forte che era sul punto di esplodere.
- Neanche così?- mi chiese sorridendo.
- ...Felix?- sussurrai.
Non seppi perchè pronunciai quel nome ma sentivo una strana sensazione che mi diceva che era giusto così.
Subito lui mi prese i fianchi, avvicinò il suo corpo al mio e mi baciò.Subito mi alzai di scatto. Respiravo affannosamente.
Ero nella mia camera. Ero y/n la make up artist che lavora in Corea del Sud.
Non ero la principessa che ha baciato il ragazzo di cui è follemente innamorata.
Sospirai.
Era tutto un sogno. Tutto un bellissimo sogno.
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You are the mirror for myself [felix × reader] chiusa
FanficDove la protagonista lavora come makeup artist per gli Stray Kids. Odia tanto Felix, finchè lui non tenterà di baciarla... "...-He's not allowed to touch you, ok?- disse con voce quattro ottave più basse del tono che usava di solito. Questa frase mi...