chapter 12

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- L'altra sera quando ti ho vista c'era un'altra persona... Io spero di poter trovare qualcuno che mi guardi come lui guarda te, y/n.... insieme a me c'era...- Changbin si fermò e prese un respiro profondo, prima di confessare.
-Felix.

y/n p.o.v.

Sbarrai gli occhi, sentendo quel nome.
Felix? Lui era lì che mi guardava?
- I-io...
- Scusami se non ti ho detto subito la verità...
- Avresti dovuto dirmela.- dissi, rimproverandolo.
- Ti racconto tutto ora e non tralascerò neanche un dettaglio. Se vuoi.- mi disse.
- Ti ascolto.- risposi.
- Mi incamminavo per la J.Y.P. Entraitment per trovare un'aula musicale libera e trovai questa, così entrai. Dopo aver suonato questo piano, ebbi un sacco di ispirazione, così decisi di tornarci la sera stessa. Però tu eri già lì, a suonare. Vidi Felix che ti guardava... era incantato da te...
Avrei voluto andare lì e parlargli, ma quando sentii la tua voce, mi bloccai. Sei semplicemente meravigliosa.- disse, facendomi arrossire - così decisi di restare lì, aspettando che finissi di cantare.
Dopo un po' vidi Felix andarsene via, così mi misi ad aspettarti fuori dalla porta ma, sembravi triste e decisi di non disturbarti. Così, dato che sapevo dove si trovava la sua stanza, attaccai quel biglietto alla tua porta e nulla, il resto lo sai già.
- Ho una domanda.
- Dimmi pure.
- Come facevi a sapere dove fosse la mia stanza?- chiesi con aria da detective.
- Ah beh Channie hyung ci ha mostrato i vostri dormitori, così, in caso di bisogno, avremmo saputo dove trovarvi.- mi disse tranquillamente.
- Oh, ok nessun problema.- risposi.
- Scusami per non averti detto subito la verità, è solo che tu mi piaci davvero tanto...- disse abbassando la testa, tristemente.
Lo so che ha sbagliato ma ora che mi ha raccontato tutto, mi fido di lui e voglio dargli un'altra possibilità. Gli presi il viso con le mani e lo guardai negli occhi.
- Changbin, hai avuto il coraggio di dirmi la verità prima di peggiorare tutto. Ti ho già perdonato.- gli dissi sorridendo.
Gli diedi anche un veloce bacio sul naso e lui arrossì notevolmente. Io scoppiai a ridere e lui nascose il suo viso tra le mani.

In quel momento non riuscivo a non pensare a Felix. Credo di essermi presa una specie di cotta. Ogni volta che mi guarda ho i brividi e mille emozioni che non riesco neanche a spiegare.
È vero è stato davvero cattivo con me; mi ha trattato malissimo. Ma poi, quando mi ha seguito e raggiunto alla mia camera si è scusato; era davvero dispiaciuto per come si è comportato e tutto ciò che ha detto mi sembrava che lo pensasse davvero. Dal tono di voce, dalle parole.
E poi mi ha visto suonare e sentito cantare.
Da come Changbin ha descritto come mi guardava forse.... forse potrei davvero piacergli. Ha anche tentato di baciarmi.
Al solo pensiero arrossii nuovamente. E Changbin lo notò.
- Tutto bene?- mi chiese preoccupato.
- Ehm, si si n-non preoccuparti.- dissi balbettando.
- Senti, ormai siamo amici puoi dirmelo.
È vero, siamo amici. Ma io ho paura di ferirlo.
- Changbin ascolta... il bacio di prima, io...
- Lo so, lo so.- disse rassegnandosi.
- No, lasciami finire.- dissi- a me è piaciuto... però non sei tu il ragazzo di cui sono innamorata. S-sono solo confusa.- dissi con le labbra che tremavano. Ero sul punto di piangere.
- Già lo sapevo. Ho visto come vi guardate tu e Felix.- disse accennando un sorriso.
Lo abbracciai e scoppiai in lacrime.
- Mi dispiace...- gli sussurrai.
All'inizio era bloccato, non se lo aspettava. Ma poi ricambiò, stringendomi forte.
- È tutto ok, davvero. Non è colpa tua. Non si sceglie chi amare.- mi disse, comfortandomi.- Risolveremo tutto, promesso.
- G-grazie.- dissi tra i singhiozzi.

Changbin si offrì per accompagnarmi alla mia stanza, ma gli dissi di non preoccuparsi. Così lui decise di rimanere nella sala 97 a scrivere un po' di canzoni.

Mentre camminavo, continuavo a pensare a Felix, a Changbin, a tutto.
Arrivai in camera e mi buttai sul letto, scoppiando nuovamente a piangere.
Odio piangere, soprattutto davanti ad altre persone.
In quel momento avevo bisogno di qualcuno. E quel qualcuno è Felix. Avevo bisogno di lui. Parlargli. Ora che ne ho l'occasione. Guardai le ore; era quasi mezzanotte, ma a me non importava. Mi alzai dal letto e velocemente andai via dalla mia camera.
Corsì verso il dormitorio degli Stray Kids, più veloce che potei. Non mi importava più niente. Volevo solamente andare da lui. Era il mio pensiero fisso in quel momento.

Mentre correvo mi preoccupai di quello che avrebbe potuto dirmi Felix... e se mi trattasse nuovamente male? Se mi cacciasse?
Scossi il capo per scacciare quei pensieri negativi dalla testa. Sapevo cosa fare in caso mi rispondesse nuovamente male. Ero pronta a sfidarlo. Fargli vedere chi sono veramente.

Arrivai al dormitorio e bussai ripetutamente alla porta d'ingresso. Venne ad aprirmi Hyunjin che mi guardò stanco e stranito.
- Ciao y/n, cosa ci...
- Felix.- dissi con il fiatone, non lasciandogli il tempo di terminare la frase.
- Cosa?- mi guardo, più stranito di prima.
- Dov'è?
- È ancora ad allenarsi per una coreografia.- disse abbassando la testa. Sembrava preoccupato.
- È tutto ok?- chiesi.
- Si, è solo che... beh ho paura che si stia sforzando troppo. Cioè già si sta dando un gran bel da fare per imparare al meglio il coreano. Ora, quasi tutte le sere e i pomeriggi è sempre a provare le coreografie. Sono preoccupato.
- Mi mostri dove si trova la sala prove? Potrei provare a parlarci io.- chiesi speranzosa che mi desse il permesso.
All'inizio era titubante. Non sapeva se darmi l'autorizzazione, ma poi accettò.
- È una delle prime sulla sinistra. Stai attenta a non..
- Farti vedere. Lo so, grazie Hyunjin.- gli dissi salutandolo con la mano.

Ricominciai a correre verso le sale per le prove. In tutta l'agenzia c'erano circa una decina di aule per provare le coreografie.
Appena arrivai cominciai a cercare dove si trovasse Felix.
Tutte le sale erano chiuse e inutilizzate, tranne una, da cui proveniva la melodia di una canzone. Non la conoscevo, ma continuava a ripetere 'YA YA YA'. Forse è una delle canzoni che presenteranno al survival.

Lo vidi ballare, provando e riprovando fino a stremare, le parti della canzone che sbagliava. A ballare è davvero pazzesco. Si vedono la passione e gli sforzi che mette.
Appena arrivò il punto in cui reppava, sbagliò la pronuncia di una parola. Spense lo stereo. Solo ora notai che era completamente struccato, con i capelli spettinati e vestito con un semplice paio di pantaloni da ginnastica e una cannottiera bianca. Arrossii, perchè era davvero carino.

Mi ripresi quando notai che si accasciò a terra e scoppiò a piangere. Singhiozzava.
In quel momento sentii come un colpo al cuore.
Per un attimo esitai a parlargli e ad andarmene via. Ma non lo feci.
Aprii la porta, gli corsi incontro, mi misi in ginocchio di fianco a lui e lo abbracciai.
-y-y/n cosa...
- No.- dissi cominciando a piangere.- È tutta colpa mia. Ti sto facendo andar male in tutto...- dissi singhiozzando.
Lui non rispose. Era bloccato. Io chiusi gli occhi, sperando che non mi cacciasse.

Ad un certo punto, sentii le sue braccia avvolgermi i fianchi. Aprii gli occhi di colpo, per la sorpresa: stava ricambiando l'abbraccio. Cominciò a pettinarmi dolcemente i capelli e ad accarezzarmi la guancia, asciugandomi le lacrime col pollice.
Pian piano cominciai a sentirmi stanca e le palpebre farsi pesanti. Sentii Felix sussurrare qualcosa, ma non capii cosa avesse detto, perchè in meno di pochi secondi, mi addormentai.

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Ehii!! Eccomi qua con un capitolo nuovo di zecca!
Anche se sono in vacanza, ho trovato l'ispirazione giusta, per continuare a scrivere e sono abbastanza soddisfatta del risultato.
Anyways, spero che il capitolo vi piaccia. Buona lettura!
Un bacio,
~SEL

You are the mirror for myself [felix × reader] chiusaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora