Piccolo Lupo

Just a Kiss

Titolo: Just a Kiss
Rating: giallo
Warning:
Note: Non mi convince più di tanto, ma l'ultima frase aveva bisogno di una One Shot a parte.

<< Che ci fai qui?>>
Liam era allibito.
Davanti alla porta della sua camera c'era Theo in carne ed ossa.
Lo stesso Theo con cui aveva avuto un piccolo problema.

<< I tuoi mi hanno detto di fare come se fossi a casa mia...>>
Aveva l'aria di un cucciolo abbandonato e questo bastò per far intenerire il beta.
<< E ora dove sono?>>
<< Appena usciti.>>

Lui e la chimera a casa da soli?
Male.
Molto male.

Il biondo cercò di fare come se niente fosse, tornado seduto alla scrivania, compilando a caso un quiz a risposta multipla.
L'altro iniziò a gironzolare per la camera, soffermandosi sui poster di alcune band apparentemente famose.
<< Quindi... perché sei qui?>>
Domanda fondamentale a cui serviva assolutamente una risposta.
<< Ehm... ecco...>>
Theo sembrava più impacciato di lui e questo era strano, visto il suo solito comportamento meschino.
Lo vide prendere un respiro profondo prima di rispondere correttamente.

<< Sono qui per... diciamo l'accaduto di oggi.>>

Cazzo.
Cazzo e stra cazzo.
Liam non era ancora pronto a parlarne, ma l'altro sembrava abbastanza deciso.

Non sapeva con certezza cosa gli fosse preso quella mattina, eppure era successo.
Si trovavano entrambi nell'aula di chimica.
Il professore li aveva messi in punizione a causa di una delle loro solite liti.
Ma quest'ultimo li aveva lasciati un attimo da soli per fare una telefonata.

Litigarono.
Di nuovo.
Ma mentre si insultavano a vicenda, si avvicinarono un po' troppo.
Quella vicinanza fece accendere qualcosa mai scattata prima d'ora.

Si baciarono.
Fu una cosa breve ma intensa.

E ora, Theo era in camera di Liam e voleva parlarne.
Il biondino cercava di non calcolarlo, ma gli risultava difficile.
Continuava a scarabocchiare su quel dannato foglio.

La chimera, forse indispettita o forse semplicemente attratta, si avvicinò, mettendosi dietro di lui.
Quando il braccio possente del moro sfiorò la spalla del beta, questo rabbrividì.
Peccato che l'altro se ne accorse.

Theo avvicinò la sua bocca all'orecchio di Liam.
<< Perché rabbrividisci, piccolo lupo?>> gli sussurrò con voce roca, per poi andare a mordergli delicatamente il lobo.
Il biondo perse un battito.
<< P-perché fa freddo...>>

Theo fece votare la sedia girevole verso di lui.
Si fissarono negli occhi per chissà quanto tempo.
Poi nessuno dei due resistette più.
Si baciarono.
Molto, molto intensamente.
Le mani del più piccolo finirono tra i capelli dell'altro, mentre questo gli sfiorava le cosce.

Andarono avanti così per qualche minuto, finché Liam si ritrasse.
<< Che c'è?>> chiese Theo allarmato.
<< È sbagliato, è tutto sbagliato!>>
Liam si mise le mani tra i capelli mentre scendeva al piano inferiore, seguito dalla chimera.

Arrivarono alla porta.
<< Dovresti andartene.>>
<< Cosa?>>
Il moro non capiva.
Fino ad un minuto fa si stavano baciando e ora veniva cacciato di casa?
<< Non ci penso nemmeno.>> affermò incrociando le braccia.
<< Devi andare via subito!>>
Il beta era scombussolato.
Non riusciva a capacitarsi dell'accaduto.
Non poteva provare attrazione per quel diavolo, non era concepibile.
E soprattutto non era gay.

<< Vattene!>>
Theo non muoveva un muscolo.
<< Bene, allora me ne vado io.>>

Iniziò a correre, fregandosene del fatto di aver lasciato casa sua incustodita nelle mani di Theo.
Corse e corse per decine di minuti senza mai fermarsi.
Lo fece quando fu abbastanza sicuro di aver seminato la chimera.
Aveva il fiato corto e l'adrenalina a mille.
Era questo l'effetto che gli faceva The- correre!
Era tutta colpa della corsa!

Sentì un battito cardiaco in avvicinamento.
Non fece in tempo ad alzare la testa per guardarsi in torno che il moro gli saltò addosso.
Letteralmente.

Rotolarono giù da una collinetta ricoperta da foglie secche, per poi ritrovarsi uno sopra l'altro.
Per l'esattezza, Theo era sopra a Liam e gli bloccava le braccia in alto per non farlo muovere.
<< LASCIAMI!>>
<< PERCHÉ?>>
Si urlavano addosso a vicenda.
L'aria odorava di rabbia, sudore ed eccitazione.

<< PERCHÉ FAI COSÌ?>>
<< PERCHÉ È SBAGLIATO!>>
La chimera era nera dalla rabbia.
<< NON È SBAGLIATO PROVARE SENTIMENTI, SAI?>>
Intanto il biondo continuava a dimenarsi senza successo, bloccato dall'imponente figura dell'altro.
<< STAI FERMO CAZZO! PERCHÉ NON RIESCI AD ACCETTARE IL FATTO CHE TI PIACCIO?>>
<< PERCHÉ NON MI PIACI!>>
Bugia.
Grossa, enorme bugia.
Ormai Liam aveva schiarito le idee, i suoi sentimenti gli erano cristallini, ma era spaventato.
Aveva paura di tutte le ripercussioni dovute a quella strana unione.
Aveva paura di non essere accettato e anche che Theo giocasse con lui.
Lui aveva bisogno di stabilità e la chimera non era certo di quell'idea.
Eppure era bello e lo attraeva.
Gli faceva pensare a cose che mai avrebbe pensato di immaginare.

Continuava a dimenarsi senza sosta, ma ancora non riusciva a liberarsi.
Gli faceva male averlo così vicino.
<< IO TI PIACCIO, MA NON VUOI AMMETTERLO!>>
<< COME POTREBBE MAI PIACERMI UN MOSTRO COME TE?>>
<< FORSE PERCHÉ QUESTO MOSTRO PROVA LO STESSO! FORSE PERCHÉ QUESTO MOSTRO TI AMA!>>

Il biondo smise di muoversi.
Il mondo si fermò.
Il tempo si fermò.
Pure la leggera brezza che tirava prima sembrava si fosse arrestata.

Il cuore di Liam perse un'altro battito.
Quel ragazzo l'avrebbe fatto morire di crepacuore.

Theo non si capacitava delle parole che erano appena uscite dalla sua bocca.
E ancora più lo stupiva il fatto che fosse tutto vero.

<< Tu... mi ami?>> chiese timidamente il biondino, tanto per accertarsi che fosse tutto vero.
Come risposta, la chimera stampò un bacio sulle labbra di Liam.

Non ne aveva abbastanza, ne lui ne l'altro.

Continuarono a baciarsi, trasformando la situazione.
Erano colti alla sprovvista dagli ormoni o roba simile.
Il fuoco dell'attrazione bruciava in loro e nessuno dei due riusciva a contenerlo.

Theo lasciò andare le mani del beta, che finirono intorno all'orlo della sua maglietta.
La strattonò con troppa violenza e finì per strapparla, ma a nessuno dei due pareva importare.

Le labbra del moro si spostarono sul collo del più piccolo, che si lasciò sfuggire un rumoroso sospiro, quasi un gemito.

Theo alzò la testa di scatto guardandolo.
<< Che cos'era quello?!?>>
<< Ehm... scusa non sono riuscito a trattenerm->>
Un bacio lo interruppe.
<< Se lo rifai giuro che ti scopo qui e non mi importa di chiunque potrebbe passare.>>