Diligitis Mensa Crumenae Distentae

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Titolo: Diligitis Mensa Crumenae Distentae
Rating: rosso
Warning:
Note: ho gentilmente preso spunto da un manga sulla Bakudeku, che allegherei se riuscissi a ricordarmi il titolo. Perdonate la mia scarsa memoria a breve termine e ringraziate la quarantena, che nonostante mi stia lentamente uccidendo, permette alla mia fantasia di alimentarsi e creare queste chicche!

Ho bisogno di un consiglio, dite che all'inizio di ogni capitolo dovrei aggiungere una breve trama? Grazie per chi mi risponderà.
Buona lettura.♡













<<Stiles sei un vero idiota.>>
<<Theo, smettila di insultare Stiles.>>
<<Davvero Scott? Non posso neanche dargli dell'idiota dopo che mi ha trasformato in una specie di pericolo ambulante?>>
<<Era quello che volevi fin dall'inizio, no?>>
<<Due anni Stiles, sono passati due anni! Sei un po' in ritardo sulla tabella di marcia.>>

È così che i tre ragazzi erano entrati nel loft di Derek, insultandosi a vicenda e bestemmiando pesantemente (questo più da parte di Theo).
Il resto del branco li guardava dubbioso, ma senza preoccuparsi troppo, avendo tutti una mezza idea di quello che probabilmente era accaduto.
L'unico dubbio che li assaliva era sorto guardando l'alpha che teneva a braccetto una chimera bendata.
<<Indovinate? Stilinski non diventerà mai un Negromante.>> esclamò Theo, mentre Scott gli disse di fermarsi, ora che avevano raggiunto la zona soggiorno.
Di questo fatto nessuno era sorpreso.
Tempo addietro, l'uomo mazza aveva scoperto, parlando con Peter (e già qui non c'era da fidarsi), che nonostante fosse un umano, avrebbe potuto imparare degli incantesimi e diventare una specie di mago.
Lui, volendo diventare parte integrante della fascia d'attacco del branco e volendo imparare a difendersi da solo, aveva subito colto al volo l'occasione, prendendo in prestito un libro di magia che Peter aveva trovato tra gli averi di sua sorella Talia e esercitandosi a scagliare incantesimi ogni giorno da allora.
Erano ormai due mesi che l'umano creava casini a destra e a manca, senza farlo apposta ovviamente.
"La magia è difficile da gestire!" si giustificava ogni volta, e per quanto gli altri ci credessero, erano anche stanchi di rincorrerlo, attendendo vigili il possibile disastro che sarebbe capitato da un momento all'altro grazie a lui.
La prima volta che era riuscito a far uscire dalle sue mani qualcosa che non fosse un leggero luccichio, aveva dato fuoco alla sua jeep.
Aveva pianto per una settimana, dopodiché aveva deciso di ripararla con un ulteriore incantesimo, risvegliando da sottoterra un trol dormiente, che aveva iniziato a vagare per Beacon Hills, distruggendo ogni automobile che incontrava sul suo cammino.
Ci era voluta una bella dose di impegno per annullare il sortilegio e far tornare quel disgustoso essere verdognolo sotto terra.
Una volta invece era riuscito a trasformare suo padre in una donna, ma questa è un'altra storia.
Torniamo invece all'attualità e alla spiegazione che il giovane mago sta fornendo al resto del gruppo.
<<Stavo provando a trasformare un calice in un topo...>>
<<E già qui la situazione era chiaramente degenerata.>> sussurrò Malia, dandosi una pacca sulla fronte, facendo ridacchiare Liam.
<<... quando Scott e Theo sono entrati di colpo nella mia stanza...>>
<<Abbiamo anche bussato!>> esclamò Scott in sua difesa, mentre Derek scosse la testa sospirando.
<<... io mi sono spaventato, così ho erroneamente scagliato il sortilegio su Reaken.>> concluse, grattandosi il capo a disagio, sentendosi leggermente in colpa.
Mason ridacchiò, dando al castano una pacca sulla spalla.
Anche lui stava studiando per diventare negromante e concordavano tutti che avesse molte più speranze dell'altro.
Difatti, ad annullare gli incantesimi di Stiles era sempre stato lui.
"Prima di darsi alla stregoneria, è sempre meglio imparare i contro incantesimi." tendeva a ripetere il ragazzo di colore, avendo il più totale appoggio dal resto del branco.
<<Aspetta, hai provato a ricreare un sortilegio da Harry Potter?>> chiese Liam ridendo.
Lui in realtà si era divertito in questi due mesi.
Preferiva di gran lunga risolvere gli esilaranti pasticci i cui li cacciava l'umano, piuttosto che affrontare una grande e seriamente grave minaccia, come l'anukite o la caccia selvaggia.
Brividi gli percorsero la spina dorsale al solo ricordo.
<<Tu sei una testa di cazzo Harry.>> articolò Theo, facendo scoppiare a ridere il beta.
Giusto l'altro giorno avevano iniziato a guardare la saga insieme (la quarta volta per Liam, la prima per la chimera), perciò era fiero di lui per questa battuta, anche se sembrava l'unico così divertito.
Ma cosa ci poteva fare lui, povera vittima.
Era totalmente perso per il più grande e tendeva a comportarsi in modo ridicolo, nel caso quello si trovasse nei dintorni.
<<D'accordo, tutto molto divertente, ma torniamo a concentrarci sull'argomento principale: perché Theo è bendato?>> domandò Lydia incrociando le braccia, segretamente divertita.
<<Quando il danno era stato fatto, gli occhi hanno iniziato a bruciarmi. Non riuscivo a tenerli aperti e la luce mi dava un fastidio tremendo, così mi hanno bendato con questa sciarpa, che per la cronaca, puzza terribilmente di zolfo.>> spiegò il diretto interessato, facendo beccare a Stiles occhiataccia collettiva da parte del gruppo.
<<Ecco, vedete, stavo provando a->> tentò di giustificarsi l'umano, grattandosi il capo a disagio, ma la voce di Derek lo interruppe.
<<Qualcuno è morto, andato a fuoco o rimasto gravemente ferito?>>
<<No, direi di n->>
<<Allora non lo vogliamo sapere.>> annunciò, trovandosi facilmente appoggiato dagli altri.
<<Ora mi spigate perché vi siete dovuti riunire nel mio loft?>>
<<Ho bisogno di qualche delucidazione da parte di Peter.>> si giustificò l'uomo mazza, consapevole che il diavolo dallo scollo a V li avrebbe raggiunti nell'arco di un'ora.

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