Erano quattro giorni che Jungkook non si presentava a scuola, Taehyung li aveva celatamente contati.
Per quanto lo potesse a stento conoscere, e per quanto potesse sembrare contraddittorio come fatto, poteva ben garantire che non aveva mai saltato una giornata scolastica.
Quel ragazzo doveva essere distrutto, ma come biasimarlo?Ricordava bene le parole di Hyojong: la nonna di Jungkook era tutto per lui.
Non poteva nemmeno immaginare cosa potesse aver provato, e cosa stesse ancora provando, quel ragazzo.
I genitori lo avevano lasciato nelle mani di quella vecchia donna, senza pudore. Lei si prendeva cura del suo diletto nipote, e viceversa.
Si era talmente affezionato a lei che indubbiamente aveva persino sostituito il ruolo di sua madre, non potendosi nemmeno definire tale.E adesso, quella figura materna a cui lui aveva dato di tutto, insieme al suo cuore, era scomparsa da questo mondo, lasciandolo solo in una casa troppo grande per ospitare un ragazzo dall'animo infranto.
<Taehyung amore, mi stai ascoltando? > alzó i toni la donna sventolando ripetutamente la mano davanti il volto incantato del proprio figlio, estraendolo finalmente da quel suo groviglio di pensieri sconnessi.
<Oh scusami, stavo pensando a una cosa.> farfuglió tornando poi a mangiare il pasto precotto che la madre aveva riscaldato dopo scarsi tentativi di preparare un pranzo dignitoso.<Mhm, pensavi alla tua fidanzata? Com'è che si chiama, Gahyeon giusto? Mi domando spesso perché tu non me l'abbia ancora presentata..> fece poi la madre alzandosi per posare tutti i piatti nel lavello e accendere l'acqua calda.
<Me lo domando anche io.> sussurrò Taehyung prestando attenzione nel non farsi sentire dalla donna.Udì una melodia dalla tasca dei jeans e, senza alcuna brama, accese il dispositivo, sperando solo che non fosse Seokjin che lo invitava in qualche altro locale insieme a Jimin.
Ma il mittente del messaggio fu l'ultima persona a cui avrebbe mai pensato in quel momento.Jeon Jungkook
Oggi ci vediamo a casa mia per riprendere i corsi di letteratura.
Ti invio l'indirizzo.
13:42Decidi tu quando venire, io sono sempre a casa.
13:43✺ ✺ ✺
La villa si stagliava appena in periferia, immersa nel verde più brillante e circondata da alberi in ciliegio che si apprestavano a fiorire davanti all'imminente arrivo della primavera.
Chiaramente avente due piani e una mansarda con una piccola finestra semicircolare a mezzaluna, era dipinta di un pallido color crema e l'aguzzo tetto marrone la contrastava, insieme alla siepe che si arrampicava ai suoi lati.
Un giardino ampio la circondava, con alberi d'ulivo accostati che fungevano da recinzione e un cespuglio di rose bianche appena fiancheggianti le scalinate legnose che guidavano alla porta d'entrata, del medesimo materiale.
Rimase ammaliato da quella superba visuale così chiedendosi se Jungkook gli avesse inviato l'indirizzo errato, ma il cartello sovrastante la porta con su scritto a caratteri cubitali 'Jeon' chiarí ogni suo precedente dubbio.
<Hai intenzione di startene lì a gelarti il culo o vuoi entrare?> fu un'altra voce a coglierlo alla sprovvista, e dovette voltare lo sguardo per riconoscere il ragazzo dai capelli cinerei, Hui.
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the truth untold - kookv
Fanfiction真実は語られない (secondo libro compreso) Taehyung, diversamente dai suoi compagni d'età, è alle armi con la sua prima relazione amorosa con una meravigliosa ragazza. Jungkook tuttavia, convinto che il ragazzo non abbia affatto le idee chiare sul suo orient...