Jungkook
Aveva deciso di mettere tutto in valigia, vestiti, foto, ricordi.
Ma tutto ciò che riguardava la nonna, lo lasciò immacolato, perché era lì che doveva restare. A lui importava portare con sé i ricordi passati con lei, che giacevano immobili nella sua mente. Dalle fiabe raccontate in grembo, alle lezioni di cucina a cui lui doveva forzatamente portare attenzione, alle sue ultime parole.
Rise amaramente, con gli occhi velati da quei caldi filamenti di lacrime, perché non aveva avuto nemmeno l'opportunità di dirle propriamente addio.
Non un abbraccio, non una parola.E ora si ritrovava in quella casa troppo grande per lui, con i quadri raffiguranti lui e la nonna che gli sussurravano addosso, ancora una volta, di non essere stato attento. Di essere stato un nipote inadatto.
Un ammasso di mattoni e cemento che lo sopprimeva fino a farlo soffocare. Ricordi di gioie, pianti e litigi.
Non era in grado di sopportarlo, i filamenti del suo cuore si erano sradicati, era ormai troppo debole per tutto quello.
Questo era uno dei motivi per cui aveva preso la decisione di andarsene da lì.L'altro era proprio quel ragazzo, Taehyung.
Ah, stava ripensando a lui, mentre era di fronte alla porta di casa con il giaccone sulle spalle e una sacca sotto braccio.
Quanto si detestava per tutto quello che aveva fatto a quel povero suo compagno, e quanto odiava dover scappare da lui.Un blocco da schizzi gettato malamente sul tavolo del salotto catturó la sua attenzione, un richiamo a lui per avvisare in qualche modo il ragazzo che lui, si era ormai reso conto, amava. Amava più di se stesso.
E non ci pensò altre volte a strapparne un pezzo, pescare una biro casuale dal portapenne cilindrico anch'esso lì vicino, indirizzare la punta all'inizio del foglio e rigettare tutte le parole che teneva con un soffocante groppo in gola.
Secondi, minuti interminabili per lui.Finché il suono del campanello trillò insolitamente nelle sue orecchie. E per un attimo, ci aveva sperato che fosse proprio Kim Taehyung.
Ma destino volle altro, mostrandole Hyuna, la sua ex ragazza.<Che ci fai qui?> domandò ancora sopraffatto dai suoi stessi pensieri, non rendendosi effettivamente conto che la minuta figura davanti a lui lo stava stringendo in un abbraccio. <Hui mi ha detto della tua decisione.. Jungkook, perché te ne vai?> chiese lei inspirando quell'aroma tanto fresco quanto familiare, che le era di certo mancato, <Non vedo perché debba rientrare nei tuoi affari.> sospirò lui sciogliendosi cautamente da quell'abbraccio fin troppo appiccicoso.
<In realtà, sono qui anche per chiederti scusa per... La foto che ho scattato a te e Taehyung.> ammise allora tirando l'elastico che le avvolgeva il gracile polso, e il ragazzo sentì il proprio cuore fare una piccola capriola al solo nominarlo, <Non è a me che dovresti chiedere scusa.> disse distaccato nascondendo le mani nella tasche del giaccone, <Non andartene..> quasi lo implorò lei, facendolo ridere amaramente.
<Hyuna, non puoi farmi cambiare idea.> concluse chiudendosi finalmente la porta alle spalle e stringendo quel caro pezzo di carta tra le mani, <Posso almeno.. accompagnarti?> domandò con le poche speranze rimastegli, e subito gioí quando ebbe un cenno affermativo, nonostante poco convinto, dal ragazzo davanti.
Così i due si lasciarono la casa alle spalle, subito dopo aver bloccato la lettera a terra con l'aiuto di un piccolo ciottolo.E si incamminarono verso l'aeroporto a piedi, l'uno affianco all'altro.
Ma solo Hyuna fece ritorno in città.✺✺✺
Taehyung,
Non so nemmeno come diamine potrei dirti tutto ciò che sta passando per la mia testa in questo momento su questo straccio di foglio.
Ma tralascio i dettagli e vado dritto al punto scrivendoti che sto per trasferirmi dai miei in Italia.Inutile dire che mi sento in colpa per tutto, per averti disturbato e provocato per un tempo così indeterminato, ma eri così dannatamente bello e io non conoscevo altri modi per fartelo capire.
Ovviamente meriti qualcuno di migliore, che sappia veramente come farti sentire amato, con le parole e i gesti adatti. Proprio come aveva provato a fare Gahyeon, e io l'ho allontanata da te.
Cazzo aveva gli occhi a cuore quando ti vedeva, e forse viceversa, ma il mio immenso ego mi aveva accecato, così come tutte le emozioni che mi soffocavano quando tu eri nelle vicinanze.Non immagini nemmeno il rimpianto che io mi porto sulle spalle per non aver provato in nessun modo di frenare me stesso e le mie azioni idiote, di allontanarmi da te tempo addietro.
Vorrei pregare qualsiasi cosa ci sia in cielo per guidarti fino a questa lettera, perché è l'unico mezzo con cui posso spiegare la realtà come veramente è stata.
Forse un giorno tornerò, con la speranza di non incontrare tracce di rancore nel tuo sguardo ancora innocente.
Perché sai, mia nonna aveva promesso di non lasciarmi mai, crollasse il mondo. Ma l'ha fatto, senza lasciare tracce alle sue spalle ad eccezione di uno straziante vuoto all'altezza del mio petto.E io ti scrivo ora, che l'ho perdonata, sperando che tu possa un giorno fare lo stesso, perché porto con me il vivido ricordo del nostro bacio, che mi ha decisamente insegnato cosa significa amare una persona per davvero.
-Jungkook.
❆Fine❆
Bene, posso già dire di essermi pentito di aver terminato questa roba
Comunque si spera che l'estate prossima riuscirò a scrivere qualcosina perché nel periodo scolastico non c'è proprio modo che io possa farlo
Probabilmente però pubblicherò 'a breve' una one shot, quindi PREPARATEVI perché sarà veramente deprimente
Nulla, ho concluso tutte le cose
da dire,
Ci vediamo.
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the truth untold - kookv
Fanfiction真実は語られない (secondo libro compreso) Taehyung, diversamente dai suoi compagni d'età, è alle armi con la sua prima relazione amorosa con una meravigliosa ragazza. Jungkook tuttavia, convinto che il ragazzo non abbia affatto le idee chiare sul suo orient...