XIV

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all you sinners stand up
sing hallelujah

<Non avevo mai notato questa macchia sul suo muso.> osservò Jungkook carezzando il soffice e scuro dorso di Shizen che miagolava incessantemente.

Nel pomeriggio i ragazzi si erano coricati sul letto del castano per potersi riposare, ma la piccola palla di pelo qual'era la gatta di Taehyung si insinuò tra i loro corpi, richiedendo delle attenzioni.

<In realtà non c'era quando l'abbiamo trovata, a quel tempo era ancora un batuffolo completamente nero.> sorrise intenerito il minore, attorcigliando un dito attorno alla coda dell'animale. <Quindi non l'avete comprata?> domandò il moro, lanciando un veloce sguardo all'altro, che scosse la testa, <Avevo circa quindici anni quando la trovai sotto casa.> iniziò a raccontare stringendo appena il muso della gattina, ridacchiando quando questa cercò di nascondersi indispettita tra le braccia del maggiore.

<Ad occhio si poteva dire avesse solamente qualche settimana, così l'ho portata in casa.> prese un attimo di pausa per chiudere gli occhi e sospirare rilassato, <Appesi anche dei volantini per il quartiere ma nessuno chiamò mai.>

<Tua madre ha accettato subito di portarla in casa?> chiese ormai rivolgendo parte della sua attenzione a Taehyung, al che Shizen lo richiamò con un lamento, <Certo che no, era del tutto contraria. Ho dovuto tenerla nascosta in camera mia per un po', ma mia madre ovviamente se n'è accorta subito.> sorrise il minore al ricordo di quell'atto così stupido, ma considerato tanto spericolato quand'era piccolo.

<Si è incavolata appena lo ha scoperto?> domandò Jungkook con un'espressione incuriosita mista al divertimento, poggiando il viso contro il palmo della mano mentre con l'altra riprese a giocare con Shizen, <Oh sì, mi ha anche lanciato una delle sue preziose pantofole.> scoppiò a ridere Taehyung girandosi sullo stomaco e contagiando indubbiamente il maggiore per la sua buffa risata.

<A proposito, adesso è di sotto?> domandò il più grande poco prima di sobbalzare leggermente quando si ritrovò un piccolo graffio della gatta sulla mano, essendosi stufata delle poche attenzioni che gli rivolgeva il ragazzo, <Mh no, Yoongi mi ha scritto che oggi il padre aveva del tempo libero per poter fare quel colloquio con lei, così è andata.> rispose poggiando di raso le proprie labbra sulla ferita dell'altro, ma andandosi poi a nascondere imbarazzato nell'incavo del suo collo.

Il maggiore cominciò così a intrecciare le proprie dita tra i suoi capelli, intenerito da quella reazione, ma qualcosa gli impedì di ignorare un certo dubbio che ostinava a presentarsi nella sua mente.

<Quando siete usciti- Yoongi ti ha detto qualcosa?> domandò insicuro al minore, <Cosa avrebbe dovuto dirmi?> ridacchió questo contro il suo petto, facendolo appena tremare sotto la sua voce.
<Ha detto che ti ama, o che gli piaci?> chiarí allora Jungkook, mordendosi la lingua in attesa di una risposta da parte dell'altro, <Ma ci conosciamo da così poco!> esclamò allora il castano, come se fosse la domanda più stupida che qualcuno gli avesse mai rivolto.

Eppure al maggiore era bastato il solo sguardo di Taehyung per farlo perdere, completamente.

<E a te?> chiese infine, fissando insistente un punto indefinito davanti a sé, al che il minore rimase in silenzio, non capendo dove volesse arrivare. <A te Min piace?> sussurrò, in realtà non avendo intenzione di sentire alcuna risposta.

<A-assolutamente no!> strepitò Taehyung ritrovandosi finalmente a fronteggiare i marcati lineamenti del moro, tanto mozzafiato che credette di starsi per incantare.
<Lo sai che l'unica persona che mi interessa sei tu.> mormorò con le goti tinte di un caldo rosa e gettando lo sguardo altrove.

the truth untold - kookvDove le storie prendono vita. Scoprilo ora