XVII

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Taehyung stava ormai camminano da una buona manciata di minuti verso casa del suo migliore amico, con i pensieri che insitevano a pressargli le tempie. Le suole si posizionavano una davanti all'altra in un meccanismo ormai autonomo, e forse nemmeno teneva più conto della strada che si estendeva davanti a lui.

Si perse per mezzo attimo nei rumori che lo circondavano, tentando di scacciare tutte quelle futili idee. Nonostante Jin abitasse vicino la città urbana, si poteva ancora ben percepire la tranquillità della poca natura che ne rimaneva. Il fruscio del vento che si scagliava contro le foglie già propense a cedere dai rami, i ciottoli che calciava man mano che avanzava verso la strada in scuro cemento, un miagolio proveniente dalla casa della vecchia signora del posto, e un tuono che irrompeva in quella piacevole quiete.

Una volta arrivato davanti la piccola porta d'entrata, colpí l'asse di legno massiccio nero tre volte, con forza necessaria per farsi sentire dal proprietario dell'abitazione.

Non ricevendo alcuna risposta si avvicinò al vaso plumbeo, scivolò la mano sotto di esso alzandolo poi il necessario per pescare le chiavi nascoste. Le infilò nella serratura, girando due volte, e fece il suo ingresso nella casa.
Solo silenzio era presente.

<Jin?> disse a gran voce ma ancora nulla, se non che il suono di una nuova notifica proveniente dal cellulare nella tasca del giaccone umido che ancora aveva addosso.

Jin
Sali in camera mia, Jimin sta dormendo sopra di me quindi non posso alzarmi..
18:41

Ridacchió tra sé e sé iniziando a percorrere gli scalini di marmo e reggendosi appena alla decorata ringhiera in ferro battuto che portavano alla grande stanza del biondo.
Entró senza bussare e si ritrovò davanti una tenera immagine in cui quel batuffolo rosa di Jimin era accoccolato al petto del suo ragazzo, che lo stringeva a sé carezzandogli di tanto in tanto i capelli appena arruffati.

<Era terrorizzato dai tuoni ma sono appena riuscito a farlo addormentare.> sussurrò per non far svegliare il ragazzo sopra il suo petto, che in quell'istante sembrava nient'altro che un bambino indifeso.
Percepiva un calore in cuor suo, di nuovo.

<Insomma Tae, che hai intenzione di fare adesso?> domandò il biondo dopo svariati minuti di silenzio in cui il suo amico se ne stava imbambolato davanti la porta ancora semi aperta.

<Non lo so Jin, è diventato tutto un casino...> sbuffó scrollando le spalle e gettandosi a peso morto sulla morbida poltrona accanto al letto matrimoniale, <Venendo qui ho incontrato Gahyeon, e mi ha detto esplicitamente che potrebbe rimediare al mio "interesse" nei confronti di Jungkook...> proseguì calando sempre di più il tono della voce, <O forse al mio orientamento in generale.> concluse poi alzando la pesante sciarpa fino a coprirsi il viso già interamente paonazzo.

<MA CHE DIAVOLO VUOL-> gracchiò improvvisamente il biondo facendo mugugnare Jimin, che lentamente si stropicciò gli occhi semi-chiusi con entrambe le mani, <Perché devi sempre urlare...> piagnucolò per poi notare Taehyung seduto alle sue spalle, <Oh hei Tae, sei arrivato finalmente! Devi raccontare- tutto.> disse venendo interrotto da un grande sbadiglio.

<Se permetti di usare questi termini, quella buona donna di Gahyeon ha detto che vuole AGGIUSTARE il suo orientamento!> si agitò ancor di più Jin sventolando le mani per aria, così il rosa gliele afferrò con cautela, <Tu intanto calmati.> disse alzando un sopracciglio, per poi voltarsi nuovamente verso il castano rimasto interdetto, <Per quanto riguarda te, non lasciarti convincere da nessuno in queste situazioni. Solo tu sai veramente cosa provi.>

the truth untold - kookvDove le storie prendono vita. Scoprilo ora