<Hai una faccia, Tae-> lo schernì Jin, battendo ripetutamente l'estremità della matita sulla superficie legnosa del banco marcata da solchi e segnata da graffiti, <Un'altra notte passata in bianco? Non ti fa bene, dovresti smetterla di pensare troppo.> gli fece poi notare con tono severo.
<Io non penso troppo.> ribattè il castano iniziando a punzecchiare le proprie dita affusolate e abbronzante, <Lo faccio.. in modo regolare, ecco.> precisò facendo sbuffare l'amico al suo fianco, che pareva saperne più di lui, <Da quando se n'è andato, non fai altro che startene là a demoralizzarti.> borbottó spostando lo sguardo sul libro davanti a lui, aperto su una pagina casuale che mostrava i diversi stati di aggregazione della materia.
<Non capisco, chi se n'è andato?> domandò quasi retoricamente Taehyung, la risposta era chiara ma voleva solo essere certo di ciò che stesse passando per la mente del biondo.
<Oh dai, pensi non me ne sia reso conto dopo tutto questo tempo? Non rispondi mai alle mie parole perché sei sempre con la testa tra le nuvole, sicuramente impegnato a pensare a quell'idiota di Jeon.> gli fece notare Jin, <Sembra che si sia portato via una parte di te da quando se n'è andato, e lo odio. Non puoi farti manipolare in questo modo, senza tra l'altro nemmeno rendertene conto!> continuò alzando forse troppo il tono della voce e beccandosi quindi uno sguardo di fuoco dallo studioso della classe che non riusciva proprio a seguire la lezione con il biondo che continuava a dialogare così liberamente alle sue spalle.
Quello che Jin non sapeva però, era che il suo amico Taehyung già riconosceva di essere la marionetta favorita di quel ragazzo, e glielo avrebbe lasciato fare, ritrovandosi ad avere le mani legate e gli occhi chiusi ogni qual volta si trovasse in sua presenza.
Valutò l'opzione di rivelare all'amico il ritorno di quel ragazzo che tanto detestava, ma le parole si gelarono sulla punta della sua lingua, tremando all'eventuale reazione furibonda del biondo. Forse provando a spiegare le incomprensioni nelle quali i due si erano ritrovati coinvolti, avrebbe ancora una volta chiuso un occhio, lasciando il suo amico nelle mani del ragazzo.
<A proposito, Jungkook è tornato.> svelò quando un impeto di coraggio lo attraversò, concludendo con un colpo di tosse e una falsa espressione noncurante.
Ricevette subito un trattamento di silenzio prima di sentirsi strattonare verso il volto dell'amico, costringendolo a fermarsi a qualche soffio di distanza, <Prova a ripetere.> sibillò a denti stretti, facendo rabbrividire il più piccolo, che subito si pentì di aver proferito parola.<Si ecco, uhm..> prese tempo Taehyung, sperando di richiamare invano l'attenzione della prof intenta a copiare uno schema sulla superficie nera della lavagna, <Ieri si è presentato davanti casa mia e, vedi, abbiamo parlato delle varie complicazioni che abbiamo avuto.> raccontò non accennando ai particolari, ma Jin sembrava non voler mollare l'osso, spronandolo con lo sguardo vigile a continuare.
<Abbiamo risolto.> sussurrò evitando lo sguardo dell'altro, sentendolo bruciare sul proprio corpo, <Spero tu stia scherzando Taehyung. Dopo tutto quello che ti ha fatto?> rise amaramente il biondo, ritornando alla giusta distanza per inquadrare meglio la situazione.
<Jin ti prego, devi capire. Ci sono state troppe incomprensioni di cui tu non sei a conoscenza..> iniziò a spiegare il minore, tentando di articolare le giuste sentenze per convincerlo, <Mi aveva scritto una lettera prima di andarsene, ma io l'ho persa.> mormorò sotto il suo sguardo indagatore, <Quale uomo scappa via senza avvisare con alcuna parola? È stato solo un cagasotto.> concluse iniziando a trascrivere finti appunti per dimostrarsi disinteressato alla piega che aveva preso quella scomoda conversazione. Ma la verità era che lui se ne preoccupava perfino troppo.
<Forse aveva solamente paura di lasciarmi. Una volta nei suoi panni, tu non lo capiresti? > provò a giustificarlo Taehyung, servendosi della carta del tono supplichevole, che sapeva essere infallibile col suo migliore amico, <Ahh, quel ragazzo non me la racconta giusta.> tirò un sospiro remissivo Jin, sulla soglia del cedimento.
<Io gli ho dato una seconda opportunità, perché tu invece non puoi farlo? > insistette avvicinandosi alla sua figura con gli occhi luccicanti di speranza, <Posso anche lasciarglielo fare, Tae, ma se prova solamente a dire o fare qualcosa di appena sbagliato, giuro che lo rimando in Italia a calci in cu-> venne prontamente ripreso dalla voce della professoressa, che aveva subito colto quella parola fuori luogo.
<Non accadrà, te lo prometto!> affermò gioioso Taehyung, mostrando il suo tanto raggiante sorriso rettangolare, al quale il biondo non poté fare a meno che ricambiare.
Non lo aveva mai visto così felice da mesi, forse anche più, e il suo cuore si scaldò a quella visione che tanto stava aspettando.
Era felice per lui, per il fatto che fosse, veramente e per la prima volta, certo di voler stare al fianco di una persona. Sapeva fin dall'inizio che quella figura non poteva essere raffigurata da Gahyeon- la sua precedente fiamma amorosa, spenta troppo presto-, ed era per quello che non le era mia stata a genio, nonostante il suo carattere genuino.Taehyung meritava di più, e Jin se n'era reso conto al posto suo, iniziando a sperare che quel povero ragazzo potesse trovare la persona giusta per lui, femmina o maschio che fosse. Una figura in grado di sostenere le sue singolari idee, di dare testa alla sua personalità, di proteggerlo da tutte le malignità che lo circondavano.
E nei suoi luminosi occhi castani, forse Jungkook rispecchiava proprio quella persona, e lui non poté fare altro sennonché stringere le spalle ed accettare la decisione del proprio migliore amico.
ODIO I CAPITOLI DI PASSAGGIO
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the truth untold - kookv
Fanfiction真実は語られない (secondo libro compreso) Taehyung, diversamente dai suoi compagni d'età, è alle armi con la sua prima relazione amorosa con una meravigliosa ragazza. Jungkook tuttavia, convinto che il ragazzo non abbia affatto le idee chiare sul suo orient...