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<Ti stai frequentando con Min?> domandò Jungkook appena l'occhio cadde sul messaggio ricevuto dall'altro, usando un tono talmente freddo da far irrigidire il castano.
<No, certo che no. È solo un'uscita tra amici.> si giustificò così Taehyung, sentendosi improvvisamente tanto inferiore alla figura irritata del più grande.

Il moro sembrò quasi ignorare del tutto le sue parole, distanziandosi dal suo corpo e facendo leva su un braccio per potersi alzare dal divano.
<Dove stai andando?> chiese con una punta di rammarico non appena un immenso freddo lo inondò, essendosi allontanato dal ragazzo.

<Penso che andrò a trovare Minhyuk, non l'ho avvisato di essere tornato qui.> lo informò Jungkook, non degnandolo di un singolo sguardo,
<E sinceramente non ho voglia di starmene qui da solo.> aggiunse come se volesse farne una colpa al minore che, interdetto, chinò lo sguardo verso il suolo, sentendo bruciare quelle poche parole.

Lo osservò infilarsi la giacca e improvvisamente sentí un'immensa voglia di tirarlo a sé e pregare di restare con lui, dando così buca a Yoongi per starsene ancora un po' abbracciato al ragazzo che gli aveva conquistato il cuore.

Ma il tono ghiacciato che l'altro aveva utilizzato con lui lo aveva completamente spiazzato, imponendogli di non controbattere. Intrecciò così le proprie dita nervosamente, provando una sensazione di vuoto al di sopra dello stomaco.

<Ci vediamo più tardi.> detto ciò, Jungkook sparì oltre la soglia di quella casa, lasciando il castano in balia del silenzio. E rimase in quello stato per indeterminati secondi, finché decise di tirarsi su e cominciare a prepararsi per quella tanto scomoda uscita.

✺✺✺

<Taehyung!> lo richiamò a gran voce il tono caldo, che lo fece voltare in quella direzione per poi intravedere subito la scompigliata chioma azzurra del suo compagno.
<Yoongi.> gli dedicò un timido sorriso il castano, tentando di evitare in tutti i modi possibili il suo sguardo.

<Sono arrivato qualche minuto di anticipo, così ho già comprato i biglietti per entrambi.> lo informò ritraendo una delle mani dalle tasche della felpa per poter mostrare i due pezzi di carta,<Iniziamo ad andare verso la sala?> disse al minore inclinando il capo con un sorrisino.

<Certo..> lo affiancò Taehyung, avviandosi verso una delle entrate dopo aver letto i numeri sul biglietto, <Quanto devo darti?> domandò poi estraendo il portafoglio dal lungo giaccone color nocciola e rivolgendo uno sguardo al blu.
<Scherzi? Sono stato io ad invitarti per uscire, non ti lascerò pagare nulla.> scosse il capo per poi allontanare leggermente quell'oggetto in cuoio che stringeva tra le mani l'altro, ed entrò rapido nella sala per evitare altre proteste.

<Non mi hai nemmeno lasciato scegliere il film.> scherzò Taehyung raggiungendo il maggiore e sedendovisi accanto, <Sai che questo cinema è piccolissimo? Le alternative al film d'azione che stiamo per vedere erano tre cartoni animati, tra cui uno di questi trattava delle fantastiche avventure di una coccinella.> inarcò un sopracciglio Yoongi, per poi ridacchiare.
<Non sembra così male.> scrolló le spalle il minore, ritrovandosi contagiato dalla risata dell'altro.

<Ho dimenticato una cosa, aspettami qui.> si alzó dalla poltrona l'azzurro, e Taehyung prese a osservare la situazione circostante: quel cinema era talmente piccolo da contenere solo quattro sale, perciò quella in cui si trovavano i due era in parte già colma di persone, per lo più giovani ragazzi come loro.

Per un breve istante la sua mente vagò verso l'immagine di Jungkook, come fosse diventato per lui un'ossessione, ed era ridicolo. Ma lo era maggiormente il fatto che lui se ne stesse lì, in quel cinema, con la persona sbagliata.

<Ecco a te.> la voce di Yoongi lo distrasse dai suoi pensieri all'incirca due minuti dopo, ritrovandosi tra le mani un sacchetto di pop corn, lo stesso che anche l'altro stringeva tra le mani. <Hai intenzione di pagare proprio tutto? Così sono in debito con te..> sospirò Taehyung alzando di sottecchi lo sguardo verso il maggiore,
<Avanti, non ho mica speso un patrimonio. E poi, un film senza questi non ha senso.> sorrise scuotendo la sacca e facendo ormai rassegnare l'altro.

Il film cominciò a proiettarsi nella sala e tutti avevano gli occhi incollati sul grande schermo, escluso Taehyung, che aveva la mente altrove.
Si ritrovava ad avere lo sguardo chino sui bottoni della propria giacca, con cui giocherellava ormai da minuti, cercando invano di distogliere il pensiero da quel maledetto ragazzo che lo aveva stregato.

<Tae, qualcosa non va?> domandò una voce al suo fianco, ovviamente appartenente a Yoongi, che nel frattempo si era voltato e aveva notato la disattenzione dell'amico.
<No uhm- perché?> chiese sperando che l'altro se la bevesse, <Il film è lì.> gli fece notare questo, indicando la parete illuminata di fronte a loro, <Hai discusso con il tuo ragazzo? O forse con tua madre?> tentò di indovinare il blu, sporgendosi verso il corpo del minore.

Taehyung boccheggiò colto di sorpresa sia per come l'altro avesse azzeccato il soggetto del suo turbamento sia per come avesse nominato Jungkook.
<No, non è così!> rispose arrossendo, ma per fortuna l'oscurità di quella stanza non permise al maggiore di potersene rendere conto.

<Non hai discusso con nessuno dei due o Jeon non è il tuo ragazzo?> piegò di poco la testa, non avendo capito a cosa si riferisse l'altro.
<Ecco, sì cioè, ho discusso con Jungkook. Ma..> si ammutolí improvvisamente, come di sua abitudine, <Lasciami indovinare ancora: è complicato?> ridacchió Yoongi, ampliando il proprio sorriso quando il minore annuì a quella sua ipotesi.

Dentro di sé sentiva l'opprimente bisogno di rispondere che sí, Jeon Jungkook era il suo ragazzo, solo suo.
Eppure non era così, o almeno non ne era ancora sicuro.
Ma gli sarebbe piaciuto poter dare conferma a quella domanda, tanto era perso per lui.

Trasalí non appena una superficie calda venne a contatto con la propria mano e, quando gli occhi caddero su di essa, constatò che fosse il palmo di Yoongi.

<Scusami, volevo solo prendere questi.> sussurrò allora il blu, afferrando il pacchetto di pop corn accanto il braccio del minore. Le goti di questo si tinsero di un caldo colore rosato, e quasi si tuffò nel colletto della propria maglia, per potersi nascondere, nonostante fosse ben certo che l'altro non potesse notarlo.

Come poteva non pensare che l'altro lo avesse fatto di proposito? Era così palese che avesse sempre l'attenzione dedicata a lui e solo lui, mettendo da parte il resto. E questo fece ancor più accaldare Taehyung, che si sentiva così in colpa per essersi presentato dal principio.

Ancora una volta, pensò che tutto avrebbe potuto prendere una piega sicuramente migliore se solo fosse rimasto sdraiato con Jungkook, e avesse declinato l'invito del suo compagno.

La sua mente vagò ancora fino ad arrivare a percepire persino il tatto del corvino sul proprio corpo, le carezze sulle proprie braccia, sui fianchi.
Il respiro caldo che immaginava scontrarsi contro il suo collo lo fece tanto rilassare da fargli socchiudere gli occhi, e le labbra che visualizzava unirsi alle proprie lo fecero completamente cedere al sonno, non essendo consapevole di aver riposato la testa sulla spalla di Yoongi.

the truth untold - kookvDove le storie prendono vita. Scoprilo ora