XVI

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<Terra chiama Taehyung!> strepitó Jin scuotendo le spalle del proprio amico, che se ne stava con lo sguardo perso davanti a sé e una smorfia sinistra stampata in volto, <Per Dio ma cos'hai, una paralisi?> proseguì corrugando la fronte.

Ma il minore proprio non riusciva a distogliere il pensiero dall'accaduto della sera precedente.
Ricordava ancora tutte le sensazioni che lo avevano martoriato. Tutti i dettagli di quel memorabile episodio.
L'oscurità del cielo sopra le loro teste che depredava il posto delle scie rosee del tramonto, i merli che fischiavano le ultime melodie prima di esser ammutoliti dal timoroso silenzio notturno, le soffici labbra del moro che premevano sulle sue e la stretta delicata attorno ai propri fianchi che lo avvicinava al suo corpo accaldato.
Impercettibile era il miagolio di Shizen che se ne stava accucciata sul davanzale della finestra a scrutare i due ragazzi persi negli occhi dell'un l'altro.

Era così un pensiero fisso ormai che nemmeno era riuscito a chiudere occhio la stessa notte.

Aveva lasciato che Jungkook lo baciasse, e si era anche azzardato a ricambiare.

<Io... scusami Jin, ma sono veramente stanco.> si giustificó così Taehyung voltandosi finalmente verso il proprio amico e notando subito che fosse intento a mordicchiare animatamente un orsetto gommoso alla fragola.
<Cazzo sono impossibili da mangiare questi così, sono duri e si appiccicano su tutti i denti!> cambió discorso il biondo per poi porgere la piccola busta all'amico, che accettò pescandone uno al gusto arancia.

<Come va con Gahyeon? Ultimamente state uscendo spesso.> domandò Jin facendo sussultare il castano, che subito nascose parte del proprio viso nella pesante sciarpa.
Talmente era perso nel bacio scambiato con Jungkook che aveva completamente dimenticato di aver mollato quella povera ragazza. E il suo amico ancora non ne sapeva nulla.

<Ecco... ci siamo lasciati.> muguló rapidamente Taehyung da sotto il tessuto che copriva il suo volto, <Cosa hai detto?> domandò Jin chinando il capo su un lato dal momento che la voce del minore era stata attutita dalla sciarpa.
<Io e Gahyeon non siamo più insieme.> ripeté il castano alzando di poco il tono della voce, facendo così cadere la mandibola del suo amico che non credeva alle proprie orecchie.

<Come... perché?> domandò così Jin boccheggiando per la sorpresa, <Ecco, è stata una mia decisione, il giorno del ballo.> rispose timidamente, rendendosi conto di essere il responsabile di tutto quel pasticcio. <Che?! C'è qualcosa che non va, sembravi così preso da lei!> si agitó inutilmente sul posto il biondo, e il minore non seppe riconoscere se fosse stupore positivo o negativo, <Vedi, sono successe molte cose..> continuó così Taehyung, tenendo la lingua stretta tra i denti.
<Ora ho una strana sensazione, non del tutto positiva. Inizia a formulare il discorso, nel frattempo vado a buttare questa.> disse Jin stranamente pacato riferendosi alla piccola busta di caramelle, ormai vuota.

Come avrebbe potuto raccontargli tutto? Da dove avrebbe dovuto iniziare? E delle strane emozioni che percepiva nello stomaco quando il maggiore si avvicinava, ne avrebbe dovuto far parola?
Sapeva quanto il proprio amico odiasse Jungkook, e forse nemmeno lo biasimava più di tanto.
Ripensandoci però, il ragazzo era cambiato, certamente in meglio, ma così improvvisamente che ai suoi occhi appariva quasi come innaturale.

Neanche il tempo di ragionarci meglio che la voce che tanto sperava di evitare si ripresentó facendolo rabbrividire.

<Hey.> lo salutò quietamente Jungkook, e il castano poté subito intravedere in lontananza Hui che circondava una spalla di Hyojong con il braccio, entrambi che gli lanciavano fugaci occhiate d'intesa.
E qualcosa gli suggeriva che c'era indubbiamente qualcosa sotto.

the truth untold - kookvDove le storie prendono vita. Scoprilo ora