XIII

1.3K 137 22
                                    

Nonostante la nottata trascorsa parzialmente in veglia, il mattino accolse dolcemente Taehyung, che si ritrovava stretto tra le braccia del moro. Sorrise al pensiero che lo avesse perdonato, e che avesse finalmente capito che fosse l'unica persona che il minore veramente amava.

Jungkook si era dimostrato una persona differente, e sapeva fosse ormai cambiato, in modo del tutto positivo.
Non lo infastidiva più, non lo perseguitava insistentemente per il solo desiderio di spassarsela davanti la sua espressione intimorita.

La sua nuova attitudine gli aveva fatto comprendere che era disposto a tutto pur di stare solo in sua compagnia, e non deluderlo mai.
Lo avrebbe assecondato in qualsiasi scelta avesse deciso di prendere, qualsiasi opportunità da cogliere, senza aggiungere altro.
Lo avrebbe stretto a sé dovunque e senza un domani, in casa, al parco, davanti scuola; indifferente agli sguardi giudiziosi altrui.
Lo avrebbe protetto da qualsiasi fonte di negatività eventualmente scontratasi nel suo percorso.
Sarebbe stato la spalla su cui piangere in caso avesse avuto una giornata 'no', e avrebbe fatto di tutto per vederlo sorridere subito dopo.

Ma era proprio per quello che Taehyung si ritrovò accigliato, con riflessivi dubbi su cosa fosse capitato al maggiore la serata precedente. Decise tuttavia di lasciare la questione in sospeso e pensare ad altro, perché se il maggiore era veramente cambiato in tal caso gliene avrebbe fatto parola, e lui gli riponeva fiducia.

Tentò di fare il meno rumore possibile per alzarsi e andare a fare una doccia, non avendo intenzione di svegliare Jungkook, che ancora teneva beato gli occhi chiusi.

Si lavò lentamente con l'intento di prendere tempo, e nel mentre si asciugava i capelli, sentì qualche lamento al di fuori della porta.
Le sue sopracciglia assunsero una forma contratta ma si mise a ridere non appena constatò fosse solo lo sbadiglio del maggiore che si era appena svegliato, e cercava in qualche singolare modo di stiracchiarsi.

<'Giorno dormiglione.> gli sorrise dolcemente Taehyung, facendo la sua comparsa in una comoda tuta grigia, <Tae!> lo tirò a sé il maggiore, circondandogli il busto in una stretta bisognosa, e lasciando l'altro di stucco, che non lo aveva mai visto così vivace.

<Scusami tanto per ieri, non dovevo arrabbiarmi con te.> sussurrò tra i suoi capelli, mentre una delle mani carezzava la superficie della sua schiena accaldata. <Hei, va tutto bene.> ridacchió il minore con la voce attutita dal petto dell'altro, che non aveva ancora intenzione di allentare la presa sul suo esile tesoro.

<Ragazzi scendete, è pronto il pranzo!> urlò la madre dal piano sottostante, così i due subito si scambiarono un'occhiata divertita, <Ma quanto abbiamo dormito?> domandò Jungkook finalmente lasciando respirare il minore, <Sono quasi le due del pomeriggio.> lo informò questo dopo aver lanciato uno sguardo all'orologio.

I ragazzi scesero le scale l'uno al fianco dell'altro ma, poco prima di raggiungere la cucina, Taehyung ricevette un messaggio che lo fece quasi saltare al settimo cielo.
<Mamma!> alzó lo sguardo dallo schermo e balzò verso di lei, <Il padre di un mio amico sta cercando un'assistente nel proprio ufficio, mi ha appena dato la conferma!> esclamò ancora con un sorriso che partiva da un orecchio all'altro.

La donna inizialmente non volle crederci, ma subito iniziò a saltellare gioiosa per poi abbracciare il figlio.
<Mio dio, chi è questo angelo? Me lo devi ancora presentare?> domandò staccandosi il necessario per osservare il viso orgoglioso del ragazzo, che però si tramutò in una smorfia indecisa.

<Uhm, si chiama Yoongi.> abbassó di qualche tono la propria voce, con la paura che Jungkook potesse infuriarsi ora che quel ragazzo dai capelli blu stava evidentemente tentando di entrare nelle loro grazie, ma si sentì solo uno sbuffo provenire dalle sue labbra: <Almeno si dimostra utile in qualcosa.>

the truth untold - kookvDove le storie prendono vita. Scoprilo ora