VI

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Taehyung non esitò altro tempo prima di voltarsi verso l'esatto punto indicato dall'amico, scorgendo senza alcuna difficoltà quella così familiare chioma scura del ragazzo che, prepotente, aveva ormai preso possesso del suo cuore.

Il suo sguardo insistette sul corpo di quella slanciata figura, scorrendo su ogni centimetro visibile, fino ad arrivare ai suoi occhi, che si incatenarono subito con i propri come due magneti.
Entrambi percepirono i loro cuori fare una capriola sul posto, fremendo al pensiero di poter solo sfiorare i lineamenti dell'altro.

L'idea di abbandonare i due amici attraversò la mente di Taehyung, che aveva solo il desiderio di correre tra le braccia di quel ragazzo che tanto aveva detestato.

E pensò che forse quella fatidica uscita con il ragazzo dai capelli blu l'avrebbe proprio voluta fare con Jungkook, e magari si sarebbe accesa una fiamma di audacia in cuor suo, spronandolo a stringergli la mano sopra il tessuto dei braccioli. Si sarebbe poi avvicinato al viso dell'altro e avrebbe sospirato sulle sue labbra schiuse, mischiando per un attimo i loro respiri, fondendoli in un unico. E li avrebbe poi incontrati quei due petali rosa, tanto invitanti quanto intimidatori, creando una sinfonia surreale attorno a loro, escludendo il resto. Pensandoci, anche lui condivideva le stesse fantasticherie di Gahyeon.

<Hei Tae.> lo salutò a stento Jungkook, che nel frattempo si era avvicinato alla figura dell'azzurro, <Tu sei nuovo di qui? Non ti ho mai visto l'anno scorso.> tentò di non apparire scorbutico, ma subito notò un fine velo di delusione nello sguardo dell'altro.

<In realtà sono qui dal primo anno, e condividevo anche parecchi corsi con te..> rispose stringendo le spalle in una lieve risata, per smorzare la tensione. <Oh, scusami allora. Non ero una persona molto attenta.> si giustificò il moro, dando una lieve pacca sulla sua spalla, <Va bene così!> Yoongi mantenne il solito sorriso raggiante.

<Sei pronto ad andare?> domandò Jungkook al più piccolo del gruppo, che assunse subito un'espressione incuriosita. <Scusa, andare dove?> tuonò la voce di Jin, che si era apprestato ad intervenire come un'attenta guardia del corpo.

<Seokjin, da quanto tempo! Pensavo di esser finalmente riuscito ad abbattere quel muro di ostilità tra di noi.> lo guardó incerto il moro, che dentro di sé era veramente amareggiato dal non essere nelle grazie del fidato amico del proprio ragazzo, o almeno quasi, a lui piaceva chiamarlo così almeno nei propri pensieri.

<Ed è così per tua fortuna, ma non stare certo che abbasserò la guardia sulle tue mosse, ragazzo.> lo ammoní il biondo con le braccia conserte al petto e un'aria vigile, <Non mi permetterò di fargli del male.> chiarí Jungkook, con tono interamente leale,
<E per la cronaca, lo sto solo riportando a casa.> ridacchió concludendo quella scomoda conversazione, posando una mano sulla schiena di Taehyung e spintonandolo leggermente verso la propria macchina.

the truth untold - kookvDove le storie prendono vita. Scoprilo ora