four[4]

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Quattro giorni. Quattro giorni in cui le gemelle ignoravano Hope. Quattro giorni da quando aveva perso l'opportunità di aiutarle e scoprire qualcosa,per colpa di Roman.

Ripensandoci la strega sbuffò e si diresse verso la classe. La sua lezione preferita in assoluto. Arte.
Entrò in classe e si sedette al primo banco,come sempre.
La professoressa fece la sua entrata e si lasciò cadere con eleganza sulla sedia dietro la sua cattedra .
La signora Brown,era una donna sulla quarantina. Una strega per la precisione. Aveva gli occhi verdi e i capelli biondi sporco che le arrivavano poco più sotto delle orecchie.
"Buongiorno ragazzi"posò la solita borsetta scura sulla cattedra e sorrise alla classe
"Oggi dipingeremo in cortile"annunciò
Qualcuno sbuffò,altri invece fischiarono entusiasti. Hope si limitò a sorridere.
Fuori il tempo era piacevole,nonostante il venticello fresco che preannunciava l'imminente arrivo dell'inverno.
Hope si appropriò di una tela a caso e subito cominciò a dipingere.
La signora Brown diceva sempre che aveva un talento innato! Lei si limitava a sorridere e annuire,pensando "eredità di papá" ma non lo diceva mai. Sapeva che oltre ad attirare attenzione e a riportare a galla vecchi ricordi quel nome portava sempre disagio e imbarazzo,se non terrore.
"Hope carissima"la professoressa appoggiò le mani sulle sue spalle e cominciò a guardare il suo dipinto,che non era ancora finito.
Hope già sapeva cosa avrebbe disegnato,avrebbe dipinto la foto che teneva sul comodino in stanza.
Immortalava Hayley che la teneva in braccio all'età di pochi mesi e Klaus che le stringeva la manina,i due genitori non si erano nemmeno accorti che Rebekah avesse scattato quella foto troppo presi ad ammirare la bambina.
La signora Brown finse un colpo di tosse quando capì i soggetti del quadro e sorrise amabilmente.
"Ragazza mia,sai che amerò ogni tuo dipinto,e se hai bisogno di parlare di questo"indicò il quadro"sai dov'è il mio ufficio"
"La ringrazio signora Brown"sorrise di rimando l'alunna.
L'ora terminò velocemente così i ragazzi poterono tornare nelle loro rispettive camere a darsi una lavata prima di cena. Da dopo le lezioni non era più obbligatorio indossare la divisa.
Hope indossò un comodo leggins ed una semplice felpa,quando uscì dalla stanza notò le gemelle scendere le scale,con una corsa veloce le raggiunse e cercò di parlare.
"Ciao ragazze"
Nessuna risposta,perfetto.
"Allora"allungò la o come era solita fare. Da quando terminava così in fretta gli argomenti?
"Avete visto i capelli di Allison Mccall? Ma come le è saltato in mente di rasarli"rise nervosamente,non sapeva nemmeno se esistesse una Allison Mccall.
"Uhm okey,ci vediamo in giro"fu semplicemente la risposta di Lizzie
Hope rimase spiazzata sulle scale,avrebbe funzionato così d'ora in poi?
Scese in mensa e dopo aver recuperato del cibo cercò un posto dove sedersi,nonostante stesse lì da molto non aveva legato con tanta gente.
Solo con Roman ma sapete come è andata a finire, con Henry ma dopo aver bevuto il suo sangue ed essersi trasformato in ibrido è morto,con le gemelle Saltzman ma momentaneamente c'era qualche problema ed infine c'era Sarah, una dolcissima ragazza con cui aveva pranzato qualche volta.

Hope sbuffò e alla fine raggiunse un tavolo vuoto infondo alla sala,nella sua noiosa cena l'unica cosa che accadde furono i messaggi di Freya che le chiedeva le solite cose.
Dopo aver consumato il pasto si alzò e andò in camera,si sedette sul davanzale con le gambe a penzoloni e cominciò a guardare le stelle.
"Ti ricordi quando tra le tue braccia io mi addormentavo, senza sapere ancora di essere felice mamma? Perché non torni? Lo rifacciamo ancora una volta..."parlò a bassa voce Hope,e a farle compagnia c'erano solo le lacrime.
Strinse forte la collana con incisa la m di Mikaelson che Rebekah le aveva regalato e pianse più forte.
Dopo un pò notò la luce della finestra della camera accanto alla sua accendersi,le Salztman!
Rientrò in camera pulì le lacrime e corse in corridoio,si piazzò davanti alla porta e dopo aver preso un grande respiro prese a bussare più forte che poteva.
Lizzie le venne ad aprire,aveva i capelli crespi e arruffati,per non parlare di una guancia arrossata e degli occhi rossi,sua sorella era messa anche peggio.
"Lizz"non potè finire di parlare che le due l'abbracciarono facendosi scappare anche qualche singhiozzo.
"Vieni,credo che tu abbia bisogno di capirci qualcosa"le prese la mano Josie
La rossa non fece domande ma capì solo quando si ritrovarono davanti ad una porta in mogano differenziata dalle altre da un cartello rosso con la scritta "Non entrare".

Josie abbassò la maniglia con un incantesimo e le tre velocemente entrarono,scesero una rampa di scale buie e quando arrivarono giù Lizzie accese la luce.
La stanza era separata in due parti da una grande parete di vetro,l'unico modo per entrarci era una grande porta blindata che al suo fianco aveva un piccolo sportellino. Come le celle di massima sicurezza nelle prigioni dei film.
Al lato della stanza separata da loro c'era un letto che sembrava tutt'altro che comodo,sopra ci dormiva un ragazzo,ma appena si accorse delle tre balzò in piedi.
Aveva i capelli marrone scuro sparati in tutte le direzioni,e dei profondi occhi blu che la fissavano.
Hope sotto i suoi occhi blu si sentì denudata di tutte le sue sicurezze e certezze, capì subito che dentro quegli occhi si celava una tempesta.

***

Complicated|| Hope Mikaelson and Kai Parker ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora