Complicated|| Hope Mikaelson and Kai Parker ||

twentyseven[27]

"Tu chi diavolo sei?!"fece gli occhi da ibrido guardando quello che per lei, ormai,era uno sconosciuto
"Hope,fammi spiegare"Kai non ce l'aveva fatta. E per questo si odiava. Ma stare lontano da lei era diventata una vera e propria tortura
"Come fai a conoscere il mio nome?"ringhiò, prendendo una lampada pronta a lanciargliela per difendersi
"È una lunga storia,ma devi farmi spiegare okey?"
"No,ho cambiato idea non mi interessa. Vattene subito,non voglio problemi"
"Non voglio causarti problemi"
"Come se ti credessi"disse con sarcasmo
Kai fece qualche passo avanti,aveva assorbito della magia dalle pareti dell'edificio,Hope non si mosse ma mantenne gli occhi da ibrido per ogni evenienza.
"Chi sei?"
"Mi chiamo Kai,Kai Parker"
Hope non aveva la più pallida idea di chi fosse
"Non ci conosciamo,tu che vuoi da me?"
Gli occhi dello stregone si incupirono e abbassò lo sguardo per un attimo,cosa che la ragazza notò,ma subito tornò a guardarla negli occhi. Si morse il labbro,non si era mai pentito così tanto di qualcosa.
Mise una mano sulla lampada sfiorando le dita di Hope,che a quel contatto tolse immediatamente la mano come se si fosse scottata,Malachai appoggiò la luce sul comodino affianco a loro
"Devi solo fidarti di me"dopo questa frase si sentì terribilmente stupido,lui non si era mai fidato di nessuno e ora pretendeva che lei si fidasse di lui. Un estraneo. Ma la verità è che lui non si sarebbe fidato di se stesso nemmeno con i ricordi che aveva tolto a Hope.
La triibrida finse una risata
"Non ti conosco,sei comparso nella mia camera senza il mio permesso e scommetto senza quello di Alaric e Caroline,mi hai praticamente aggredito e ora mi chiedi di fidarmi di te? Ma tutto okey?!"
"Beh,avrei potuto fare un impressione peggiore"borbottò"adesso non urlare"
"Cos-"non riuscì a finire la frase che Kai con la magia le bloccò il corpo. Hope cercò di muoversi ma le risultò completamente inutile
"Che diavolo stai facendo?! Lasciami subito o giuro che ti uccido!"
"Shh!" Si avvicinò a lei e mise le mani sulle sue tempie
"Lasciami"sussurrò Hope,non trovando più voce
Malachai chiuse gli occhi e sussurró l'incantesimo al contrario,per cancellare l'effetto.
Hope spalancó gli occhi,i ricordi le passarono davanti agli occhi come tanti video a rallentatore. Uno per uno. Quando finalmente ebbe finito lui si staccò,e lei dovette appoggiarsi al muro per riprendersi.
Hope guardò Kai,ma non come lui aveva previsto e desiderato,era uno sguardo carico di odio,di disprezzo e di disapprovazione
"Vattene"disse a denti stretti
"Hope..."
"Kai vattene,o giuro che mi metto a urlare"
"Possiamo risolvere questa cosa"
"Non c'è niente da risolvere. Tu devi andartene,e non tornare più. Non voglio vederti mai più in tutta la mai vita"la voce carica di repulsione
Kai sospirò e tirò un foglio fuori un foglio,appoggiandolo sulla scrivania
"Non ho mai fatto niente di buono,non perché non potessi ma semplicemente perché non volevo. Per questo ti ho portato questo incantesimo"disse semplicemente avvicinandosi alla finestra"se cambi idea,fammi uno squillo"saltò giù dal davanzale. Non aveva intenzione di perderla di nuovo.
Quando se ne fu andato, Hope chiuse la finestra con forza rischiando di frantumare il vetro. Scivolò a terra con la schiena appoggiata al muro,delle lacrime le scesero incontrollate dagli occhi. Si sentiva così usata e sola. Come aveva potuto essere così stupida? Avrebbe dovuto ascoltare tutti,e invece aveva fatto di testa sua. A Kai serviva solamente qualcuno che lo tirasse fuori da quella cella e da quel mondo prigione. E quale soggetto megliore di una persona rotta come Hope?
Guardò il foglio piegato sulla scrivania e con la magia lo attirò a se, iniziò ad aprirlo con le mani tremanti e poi lo lesse. Il cuore le si bloccò nel petto. Quello era l'incantesimo che cercava da tempo,Kai l'aveva trovato. Balzò in piedi con gli occhi ancora bagnati. Adesso avrebbe potuto riavere tutta la sua famiglia. Si girò e si affacciò alla finestra,Kai non c'era più. Si asciugò gli occhi,non era quello il momento di pensare a lui.